Alla Galleria dell’Accademia di Firenze fino al 4 novembre
una singolare esposizione “Arte torna arte”
in cui maestri del presente dialogano con i più grandi
pittori e scultori
La mostra Arte torna arte fa vivere oltre quaranta opere di importantissimi artisti contemporanei all’interno delle sale della Galleria dell’Accademia di Firenze. Il percorso espositivo si snoda lungo le sale dedicate alle esposizioni permanenti e anche le sale della collezione permanente che comprendono tra le altre la Tribuna del David, la Galleria delle Prigioni, la Gipsoteca, la Sala del Colosso.
Luciano Fabro, uno dei più importanti artisti italiani, scomparso nel 2007, aveva intitolato Arte torna arte una sua raccolta di testi riguardanti lecture e conferenze che aveva tenuto in giro per musei e istituzioni culturali di tutto il mondo tra il 1981 e il 1997.
I curatori della mostra, Bruno Corà, Franca Falletti e Daria Filardo hanno deciso di utilizzare questa espressione come titolo dell’esposizione in quanto considerano che l’arte si rinnova traendo forza da se stessa e dalla propria storia. In questa ottica è da considerare l’accostamento tra i grandi classici del passato e le opere di artisti contemporanei che attraverso il loro lavoro guardano alla storia, ai capolavori del passato, utilizzandone l’iconografia e rielaborandone il pensiero.
Per questo genere di operazione la Galleria dell’Accademia si prestava come luogo ideale, vista la presenza del David, de I Prigioni di Michelangelo, di una vasta e importante raccolta di pittura fiorentina medievale e rinascimentale oltre che di molte altre importanti opere.
La galleria è anche la sede preposta per le mostre dell’Accademia di Belle Arti fiorentina, prima istituzione nata in Italia nel suo genere. Tramite questa operazione l’accademia include ora ogni genere di linguaggio espressivo della produzione visuale tra cui le tecniche più tradizionali quali pittura, scultura, disegno come anche la fotografia, il video, la performance e le installazioni ambientali.
Tra le opere degli artisti contemporanei troviamo L’Arch of Hysteria di Louise Bourgeois, appeso davanti alla Venere del Pontormo e poco lontano dal David di Michelangelo. Vicino il David anche Giuseppe Penone con un suo tronco di albero scavato. Altri artisti presenti sono Giulio Paolini con L’altra Figura, collocata quasi di fronte al video Surrender di Bill Viola. Alfredo Pirri vicino a Portrait of the Artist as a Weeping Narcissus di Olaf Nicolai e ancora Michelangelo Pistoletto con la Sacra conversazione.
La lista completa degli artisti è la seguente: Francis Bacon, Louise Bourgeois, Alberto Burri, Antonio Catelani, Martin Creed, Gino de Dominicis, Rineke Dijkstra, Marcel Duchamp, Luciano Fabro, Hans Peter Feldmann, Luigi Ghirri, Antony Gormley, Yves Klein, Jannis Kounellis, Ketty La Rocca, Leoncillo, Sol LeWitt, Eliseo Mattiacci, Olaf Nicolai, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Giuseppe Penone, Pablo Picasso, Alfredo Pirri, Michelangelo Pistoletto, Renato Ranaldi, Alberto Savinio, Thomas Struth, Fiona Tan, Bill Viola, Andy Warhol.
FOTO: Giuseppe Penone Tronco di Albero
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