Dal 7 luglio al 2 settembre 2012
La mostra “Fernando Botero: disegnatore e scultore” a Pietrasanta, in Versilia, festeggia gli 80 anni del pittore colombiano. Il percorso espositivo si snoderà nel centro storico, in quelle piazze ed in quelle vie in cui Fernando Botero è solito trascorrere con la famiglia buona parte dell'anno. Di lunga data, infatti, è il legame creativo del maestro con la città, instaurato dagli anni Settanta. Nel 2000 è stato designato cittadino onorario di Pietrasanta. Negli spazi esterni, nella suggestiva cornice della piazza del Duomo, sono presenti sei bronzi monumentali, mentre dieci sculture di medie dimensioni sono collocate nella chiesa di Sant'Agostino insieme ad un ciclo di acquerelli su tela. Inedita è anche la serie di 40 disegni, realizzati negli anni Settanta, che saranno presentati al pubblico nelle sale del chiostro di Sant'Agostino. Il percorso è costituito complessivamente da oltre 70 opere in cui il maestro ci mostra il suo lavoro tra presente e passato. Le opere in mostra sono realizzate con varie tecniche, dalla matita al pastello, passando per il gesso, la sanguigna e il carboncino e l'acquerello. Il tutto è realizzato su carta o su tela. Dal punto dei contenuti, il percorso espositivo riassume i principali temi dell'opera del maestro colombiano. La chiesa di Sant'Agostino ospita le opere di grandi dimensioni, che abbinate a un’ articolazione delle sculture di piccole e medie dimensioni architettata dall'artista stesso, permette allo spettatore un confronto diretto tra la plasticità del suo disegno e il plasticismo delle sue sculture. Le 10 sculture di piccole e medie dimensioni richiamano alcuni dei principali temi raffigurati nei disegni, dalle figure femminili nelle posizioni dell'iconografia "classica" (sedute, in piedi e sdraiate) o di quella mitologica ("Leda"), passando per la "Natura Morta" a quella equestre dell' "Uomo a cavallo con cappello". La sala dei Putti del chiostro di Sant'Agostino raccoglie un'ampia selezione di opere di disegno dedicate ai temi della corrida e del circo. "La mostra - afferma il curatore Alessandro Romanini - rappresenta un'armonica sintesi della cultura europea e di quella sud americana. Un connubio sinergico tra l'iconografia e il repertorio tecnico e linguistico che Botero ha incessantemente analizzato e elaborato nel corso della sua ultra sessantennale carriera e la dimensione culturale latino americana".
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