home | noi | pubblicita | abbonamenti | rubriche | mailing list | archivio | link utili | lavora con noi | contatti

Giovedí, 22/10/2020 - 15:14

 
Menu
home
noi
video
pubblicita
abbonamenti
rubriche
mailing list
archivio
link utili
lavora con noi
contatti
Accesso Utente
Login Password
LOGIN>>

REGISTRATI!

Visualizza tutti i commenti   Scrivi il tuo commento   Invia articolo ad un amico   Stampa questo articolo
<<precedente indice successivo>>
Giugno-Luglio/2012 - Immagini e Cultura
L'odore della luce
di Giulio Sarchiola

Il mondo femminile nella pittura dell’Ottocento e del primo Novecento
Barletta, Pinacoteca De Nittis
Dal 5 maggio al 19 agosto 2012


A Palazzo Marra, sede della Pinacoteca De Nittis di Barletta, è possibile visitare fino al 19 agosto la mostra L’odore della luce, che ha come protagonista la figura della donna e la natura nell’ambito della pittura di fine ‘800 e inizio ’90 in italia. In questo periodo questi due protagonisti occupano un ambiente fatto di una quotidianità straordinaria, in cui inizino ad emergere nuove certezze durante decenni destinati a cambiare il mondo e in cui si assiste al nuovo ruolo conquistato dalle donne non solamente nelle città ma anche nelle campagne apparentemente immobili tanto del Sud quanto del Nord del paese. Il percorso espositivo è suddiviso in quattro sezioni tematiche: sentimenti, i lavori del giorno, prati e giardini, confidenze e attraverso la descrizione della piccola borghesia di provincia e del mondo contadino prova a restituirci un’immagine del mondo femminile che diventa sempre più consapevole della sua importanza e dell’inizio della fine di una millenaria subalternità. I quadri rappresentano momenti intimi e personali della vita delle protagoniste, come l’adolescenza, il lavoro e la ritualità dei sentimenti. Attraverso la vita delle donne l’esposizione ci mostra anche vari campi di interesse storico, letterario e sociologico. I quadri ci mostrano gli usi e i costumi delle tradizioni locali e ci mostrano un complesso e variegato territorio culturale. Dopo l’Unità d’Italia emerge una società legata alle società rurali e alle tradizioni contadine che ci rimandano ai romanzi di Verga e Capuana. In questi quadri si assiste ad una fase di passaggio in cui il rigido realismo cede il passo al gioco delle impressioni per cogliere sentimenti e sensazioni degli artisti di fronte i propri soggetti introducendo nella pittura una componente emotiva che fino ad allora non si era ancora vista. La peculiarità della mostra è nel rappresentare la ricchezza della cultura figurativa italiana tra il XIX e il XX secolo che era capace di dialogare con molte correnti pittoriche, dalla Scuola di Posillipo ai macchiaioli toscani. Pittori come Pellizza e Morbelli sono riusciti a trasfigurare la realtà, pur rappresentata con metodo scientifico nell’analisi della luce e del colore, unendo alla resa di particolari fenomeni luministici, una forte suggestione sentimentale. Questa dimensione lirica, certamente ispirata anche dalla letteratura, in particolare di d’Annunzio e Pascoli, giunge alla visione divisionista e poi simbolista di Plinio Nomellini con la sua bellissima "Lucilla", dove la donna seduce con uno sguardo intenso e fuggente mentre il corpo e il volto appaiono vaporizzarsi nella vegetazione rigogliosa, in una trasfigurazione dal sapore simbolista.

<<precedente indice successivo>>
 
<< indietro

Ricerca articoli
search..>>
VAI>>
 
COLLABORATORI
 
 
SIULP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
 
Cittadino Lex
 
Scrivi il tuo libro: Noi ti pubblichiamo!
 
 
 
 
 

 

 

 

Sito ottimizzato per browser Internet Explorer 4.0 o superiore

chi siamo | contatti | copyright | credits | privacy policy

PoliziaeDemocrazia.it é una pubblicazione di DDE Editrice P.IVA 01989701006 - dati societari