MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
1 giugno – 9 settembre 2012
La mostra The Bronze House di Plamen Dejanoff inaugura i nuovi spazi espositivi del museo MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna. Il percorso espositivo ci mostra il percorso di avvicinamento di quella che vuole essere la più imponente costruzione di un monumento in bronzo realizzato da un’artista contemporaneo. L’artista ha intrapreso un progetto a lungo termine nel corso di tutta la sua carriera che è stata orientata verso l’esplorazione dei legami tra arte e processi economici e l’indagine sul ruolo dell’artista e le sue possibilità operative nella società contemporanea, che lo ha reso una figura controversa e spiazzante, costantemente in bilico tra un’abile manipolazione di strategie estetiche mutuate da dinamiche tipiche della società tardo-capitalista globalizzata e una critica ironica quanto disincantata al sistema dell’arte. L’artista inizia nel 2006 a delineare e sviluppare il monumentale progetto Planets of Comparison per la sua città natale Veliko Tarnovo, un affascinante centro di origine medievale che conserva ancora oggi intatte le tracce del glorioso passato di capitale del Secondo Impero Bulgaro. Nel centro della città Dejanoff ha acquistato una serie di cantieri in cui prevede di costruire alcune infrastrutture in bronzo per la creazione di un centro culturale di utilizzo pubblico che comprenda una biblioteca, un cinema, un teatro, uno spazio espositivo, un laboratorio per la produzione artistica. The Bronze House è il primo di questi interventi architettonici, veri e propri ambienti scultorei, a prendere concretamente forma in una colossale villa di oltre 600 metri quadrati destinata ad essere assemblata in Bulgaria, le cui fasi di avanzamento nel processo di costruzione vengono presentate in un percorso espositivo itinerante che ha già coinvolto alcune istituzioni museali europee, tra cui il MUMOK Museum of Modern Art Ludwig Foundation di Vienna, il MAK Austrian Museum of Applied Arts / Contemporary Art di Vienna, il Kunstverein di Amburgo e, a seguire la tappa italiana presso il MAMbo, il FRAC Champagne Ardenne di Reims. Gli imponenti volumi della Sala delle Ciminiere del Museo valorizzano la monumentalità dell’opera scultorea presentando la versione più avanzata finora mai realizzata, composta da 160 elementi di facciata, ciascuno dei quali avente dimensioni 100 x 70 x 10 cm, che si sviluppano in verticale per 5 metri di altezza, per un peso complessivo di circa 16 tonnellate. In essa l’artista gioca con la griglia architettonica vuota come un modello ideale, astraendo la decorazione di edifici storici nella traduzione di una struttura aperta. La scelta di un materiale come il bronzo, di utilizzo classico nelle pratiche artistiche ma del tutto anticonvenzionale in ambito architettonico, rappresenta una sfida sia per le modalità costruttive tradizionali sia per la lavorazione dei singoli elementi, vere e proprie opere d’arte in sé solo in apparenza identici, mentre la tecnica di combinazione modulare a incastro si ispira alle trame degli elementi decorativi caratteristici delle case popolari in legno della regione, espressione di quella architettura vernacolare organica che un affascinato Le Corbusier descrive nel suo libro Viaggio in Oriente.
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