F. Guccini e L. Macchiavelli
Tempo da Elfi. Romanzo
di boschi, lupi e altri misteri
Giunti ed. pp 312, € 18
Nuovo capitolo della saga che ha per protagonista l'ispettore della Forestale Marco Gherardini, detto “Poiana”. L'ambientazione è fra i boschi dell'Appennino, quelli cari a Guccini, dove prende avvio la storia con il ritrovamento del cadavere di un giovane appartenente alla comunità degli Elfi, ragazzi e ragazze che vivono in piccoli gruppi isolati sulla montagna, senza elettricità e praticando il baratto. Una storia piacevole, ben calibrata, su cui incombe l'imminente assorbimento dei Forestali nell'Arma dei Carabinieri.
Molto più che un leitmotiv, il destino non condiviso di finire a far blocchi stradali torna con ritmicità prepotente. “Vuol dire - chiede un agente della Forestale a Poiana – che ci comanderà il maresciallo dei Carabinieri?” “Non lo so e non voglio saperlo”, risponde l'ispettore.
Il finale naturalmente è a tinte rosee senza tralasciare uno scatto d'orgoglio.
Gherardini spense la sigaretta con un gesto nervoso. Si alzò in piedi, fece due passi, se ne accese un'altra e tornò a sedere, guardando la ragazza.
“E' che ...” Tacque
“Che...?”
“Che ci sono diverse cose. La prima: non ho molta voglia di traslocare nei Carabinieri. Con tutto il rispetto, sono un forestale, l'ho già detto, e avrei preferito rimanere in questo Corpo; sono ispettore, non mi va di essere chiamato maresciallo e di essere collega di Barnaba (il carabiniere che comanda la casermetta del paese, ndr) con tutto il rispetto anche per lui. La divisa in fondo conta, e preferisco quella della Forestale a quella dei Carabinieri, anche se poi sarà la stessa cosa, lo stesso lavoro, ma insomma...” (Cva)
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