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Aprile-Maggio 2012/2012 - Articoli e Inchieste
Economia
Osservatorio sociale Salvatore Aversa - Nuovo strumento di contrasto alle mafie in Calabria e in Lombardia
di L. B:

L’organizzazione prende il nome del sovrintendente capo della Polizia di Stato vittima della ‘Ndrangheta, venne ucciso il 4 gennaio 1992, insieme alla moglie, nel centro di Lamezia Terme



In memoria di un funzionario dello Stato e della sua abnegazione, d’intesa con la Cgil Nazionale, con la Cgil Calabria, quella Lombardia, il Silp Nazionale ha promosso la nascita di un nuovo strumento per contrastare la mafia. La finalità ‘dell'Osservatorio socio-economico per la legalità ed il contrasto delle mafie in Calabria e in Lombardia’ è di contrastare le organizzazioni criminali sempre più articolate, ramificate e globalizzate, specie in Calabria. L’Onlus intende «promuovere e gestire l’osservatorio - così come riportato nello statuto - con lo scopo di stimolare e rendere efficace il contrasto della criminalità organizzata, contribuendo ad alimentare e diffondere la cultura della legalità e l’impegno al rispetto dei diritti delle lavoratrici, dei lavoratori, di cittadini e cittadine». È proprio grazie alla presenza delle organizzazioni dei lavoratori e delle lavoratrici, in particolare nei settori più a rischio di infiltrazione mafiosa, che si vuole coordinare ed integrare le attività e le iniziative di contrasto delle Istituzioni e delle Associazioni impegnate su questo fronte.
«In Calabria - ci conferma Claudio Giardullo, presidente dell’Osservatorio - vi è il maggior numero di amministratori locali e di giornalisti minacciati per il loro lavoro. Questo dato, da solo, ci dice che in questa regione lo Stato si sta giocando la sua legittimazione e che il governo non può più rinviare un intervento concreto per garantire un livello di legalità almeno analogo a quello della media delle altre regioni». La nascita dell’Onlus è una risposta, «un atto dovuto al Paese e - continua Giardullo - a quei sindaci, giornalisti, magistrati e poliziotti che in Calabria e nel resto del Paese sono l’emblema di un’Italia che resiste allo strapotere mafioso».
Per Michele Gravano, Segretario Generale della Cgil Calabria, «l'Osservatorio sulla legalità è uno strumento importante per accrescere la conoscenza della criminalità in tutte le sue forme, dovrà essere un riferimento fondamentale importante per tutte le forze sane come le associazioni della società civile con l'obiettivo di dare un contributo attivo al contrasto e alla lotta economica e militare della 'ndrangheta». Nino Baseotto, Segretario generale Cgil della Lombardia, aggiunge che «la ndrangheta non è una questione regionalistica, bisogna sfatare il luogo comune che la mafia sia un fenomeno meridionale, l'Osservatorio può servire ad aiutare la crescita e la consapevolezza dell'antimafia scoraggiando la mafia quale fenomeno legato ai grandi flussi finanziari serve invece combattere con strumenti più aggiornati e più risorse da destinare alle forze dell'ordine e alla Magistratura». Gli scopi e le attività dell’Associazione saranno infatti «perseguiti attraverso la diffusione di dati e informazioni, anche attraverso una banca dati accessibile on-line, e proponendosi come interlocutore dei diversi livelli delle pubbliche Amministrazioni, di Enti, Istituzioni e Strutture impegnate o interessate nel rafforzamento delle barriere culturali e tecniche per il contrasto delle infiltrazioni mafiose». Claudio Giardullo e Ivan Cicconi sono stati nominati rispettivamente presidente e direttore scientifico dell'osservatorio, a loro è stato affidato il compito di costruire e guidare questo nuovo strumento di approfondimento del fenomeno mafioso in Calabria e nelle altre regioni coinvolte. Per Ivan Cicconi «l'Osservatorio è uno strumento importante per colpire la zona grigia dell'economia e della spesa pubblica che in questi anni si è allargata, è uno strumento significativo per far emergere la tutela del lavoro sorretto dai principi sani della legalità. Solo attraverso la legalità si garantisce il lavoro vero».

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