A quando l’approvazione delle norme anticorruzione pronte fin dal 1999?
In quell’anno fu approvata la Convenzione penale e civile contro la corruzione, del Consiglio Europeo.
L’approvazione sottoscritta anche dall’Italia non è stata mai notificata dal nostro Parlamento. Tutto fatto, pronto il disegno di legge stilato contro la corruzione. Presentato al Senato ed approvato, inviato in Parlamento, non ha convinto la Camera anche se la legge, una buona legge, potrebbe risolvere almeno in parte la corruzione che è andata man mano crescendo.
Corruzione sia nel settore privato che nel settore pubblico potrebbero diminuire ma a tutt’oggi non è applicata in Italia.
La corruzione nella nostra nazione viene divulgata per lo più attraverso la stampa e interventi dei nostri comici che ne fanno testo di numerose barzellette, aggravando la situazione.
I soggetti di questi interventi cercano soltanto di attaccare in modo comico una situazione bassa senza rivolgersi alle lobby e a chi ci comanda, danneggiando gli italiani.
Chi osa attaccare i partiti, la sanità, la telefonia e la televisione esce dal giro vizioso in cui siamo caduti e resta escluso.
Si ricorre al giudizio dei giudici per frenare il malaffare e i clientelismi ma l’Italia perde credibilità declassando l’economia e il sociale.
Mentre la corruzione aumenta gli italiani vedono aumentare la pressione fiscale, la spesa pubblica, le nuove regole del lavoro.
Secondo i dati della Corte dei Conti l’attuale corruzione porta a tutti i cittadini una tassa occulta di circa mille euro a persona.
Queste spese riguardano ospedali abbandonati, mal gestiti, appalti truccati, concorsi programmati anticipatamente, riducono il benessere della vita, distruggono la vita pubblica, condannano l’economia e avvelenano la morale di tutti.
Questo significa la “crisi”.
Ma ci sono i partiti politici di qualsiasi colore che celano la verità, favorendo la corruzione e la conseguente cultura dell’illegalità ma anche l’evasione fiscale, togliendo valore alle megastrutture.
Non si salvano le banche nelle quali regna la partitocrazia.
In mezzo a tanto sfacelo i partiti non mancano di risorse molto alte, risorse economiche notevoli fuori di ogni controllo.
Più di un milione di persone vivono di politica. Tutte strapagate.
Denaro sottratto, alla cultura, ricerca, strade, carceri, ospedali, scuole.
Le tasse aumentano mentre i servizi essenziali diminuiscono.
Cosa dirige questa classe dirigente?
Sono stati loro a guidare lo Stato imponendo tasse su tasse, accumulando ricchezza ma che non realizza tanto necessario.
I cittadini italiani sono costretti a subire questi comportamenti ma la comprensione ha un limite.
Chi ha compiti istituzionali non deve sostenere questa situazione, non deve accettare l’attuale corruzione ma combatterla con l’informazione, penetrare nelle lobby per vedere chi danneggia tutti i cittadini a fare pulizia.
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