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Marzo/2012 - Immagini e Cultura
Mostra
Photographe
di Giulio Sarchiola

Photographe - Henri Cartier-Bresson
21 marzo – 24 giugno 2012
Palazzo Reale di Torino

La mostra Henri Cartier-Bresson. Photographe, nel Palazzo Reale di Torino, è una retrospettiva antologica che rende omaggio al noto genio della fotografia francese. E’ aperta dal 21 marzo e si potrà visitare fino al 24 giugno. Il percorso espositivo è composto da circa 130 stampe in bianco e nero, scattate dagli inizi della sua carriera durante gli anni 30 fino alla fine degli anni 70, momento in cui Henry Cartier Bresson si dedico al disegno. Durante la sua carriera di fotografo ha fotografato momenti importantissimi della storia del 1900 diventandone uno dei più illustri testimoni. Ha fotografato i più grandi artisti e politici della sua epoca e i più importanti accadimenti. Tra i tanti la fine del Kuomintang in Cina, i funerali di Mahatma Gandhi in India e il campo di deportazione di Dessau in Germania, nel 1945. Oltre a queste immagini storiche nel percorso espositivo troviamo anche fotografie di persone comuni: donne, bambini, lavoratori, anziani, ritratti nella propria quotidianità. Scatti rubati in cui i soggetti non sono mai in posa, immortalati nel momento di compiere un gesto o nello svolgersi di una situazione. Il fotografo infatti ha sempre creduto nella poetica del kairòs, il momento opportuno, istante nel quale il fotografio deve “porre sulla stessa linea di mira la testa, l’occhio e il cuore.” H.C.B. è sempre riuscito a tradurre le proprie intuizioni in fotografie, in cui la perfezione formale si accompagna a un alone di mistero che spesso le pervade. E’ come se in particolari condizioni, si manifestasse all’artista un rapporto speciale e denso di significato fra la luce, il luogo e le persone, tale da rendere palese al suo occhio l’organicità degli elementi. La composizione, la geometria e la forma, non sono altro che questa lucida consapevolezza, che egli ha la capacità di riconoscere e di accogliere, riuscendo a scattare nell’istante liberatorio dell’intuizione.

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