In questo mondo di crisi, terremoti, alluvioni, terrorismo, potrebbe esserci d’aiuto riscoprire il cammino della fede. Il ragionamento, principio del nostro agire, ci spinge a rivolgere una particolare attenzione al mondo di oggi dove è venuto meno un tessuto culturale ispirato alla fede sia essa cristiana che universale.
Nel richiamo a questa virtù Benedetto XVI ha aperto il 2012 quale “anno della fede”.
Il papa, rappresenta la Chiesa Cattolica Romana questa religione che ebbe la sua approvazione nel 313 d.C. data della conversione dell’imperatore Costantino al cristianesimo.
Nel 306 Costantino divenne capo dell’impero romano. Su di lui influirono la devozione di sua madre per il cristianesimo e soprattutto la sua fede nella protezione divina.
Alla vigilia della battaglia di Ponte Milvio presso Roma nel 312 vide una grande croce nel cielo, sotto cui era scritto “In questo segno vincerai” . Vinse su Massenzio e l’anno dopo emanava il famoso editto di Milano che garantiva nell’impero libertà di culto.
Con l’editto di Milano i cristiani cominciarono a prendere conoscenza della potenza di diffusione della loro religione, la religione cristiana, che divenne la religione ufficiale dello stato romano.
Finiva così il tempo degli arresti, delle torture ed esecuzioni capitali.
Seguì il Concilio di Nicea nel 325 d.C. che riunì il regno di Costantino d’oriente ed occidente.
La storia della cristianità al suo nascere osserva norme molto diverse dai costumi licenziosi odierni che non rispecchiano gli insegnamenti cristiani di quell’uomo storico che fondò il cristianesimo e Gesù, un personaggio della personalità così potente e affascinante con un’etica così nobile e così ispirata a umana fratellanza che è opera di un miracolo più grande di quelli ricordati nei Vangeli.
Gesù predicava il messaggio del Regno che non è di questo mondo: vi do un comandamento “che vi amiate gli uni e gli altri come io ho amato voi” non è un messaggio etico o filosofico o una via per raggiungere la conoscenza attraverso l’illuminazione.
Sulla base delle opere di Gesù si può trovare Dio, se siamo disperati a fare lo sforzo di cercarlo.
Egli provvede al necessario d tutti gli uomini, siano essi giusti o ingiusti ma fornisce loro l’aiuto di cui hanno bisogno per trovare la sua via.
Torniamo a considerare e seguire il governo di Dio sugli uomini, a manifestare l’amore verso il prossimo con azioni concrete.
Il mondo odierno è pieno di falsi profeti ma anche falsi maestri per questo torniamo a considerare quei valori che si possono tradurre in “Fede, speranza e carità” e forse tutto si potrà risolvere senza usare troppe inutili parole.
Non perseveriamo negli errori che resero note Sodona e Gomorra e che procurarono la loro distruzione cancellandole dalla faccia della terra.
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