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Gennaio-Febbraio/2012 - SOLO ON LINE SU POLIZIA E DEMOCRAZIA
Sicurezza Pubblica
Un concetto in continua evoluzione
di Claudio Ianniello

In un mondo in cui i fattori di rischio hanno assunto carattere globale e sono quindi riconducibili a molteplici minacce (dal terrorismo alle calamità naturali, dalle crisi socio-politiche alle epidemie ed alla criminalità organizzata) è inevitabile che la gestione delle situazioni di emergenza richieda il concorso di più enti, organismi e strutture. Ciò è quanto mai vero nel caso in cui le molteplici situazioni, che danno origine ad alcune delle emergenze sociali, finiscono col minacciare l’ordine e la sicurezza pubblica.
Sia l’uno che l’altra hanno rappresentato, e continuano a rappresentare, un punto di riferimento essenziale per il sistema di protezione civile che nasce proprio come parte della sicurezza pubblica. Le amministrazioni che operano in questi ambiti, quindi, in quanto parte integrante del sistema di protezione civile intervengono in tutte le situazioni d’emergenza anche quando queste non siano generate da comportamenti antisociali.
Per sicurezza pubblica si intende comunemente il complesso dei compiti attribuiti alle Autorità preposte al mantenimento dell’ordine pubblico, alla sicurezza e alla incolumità dei cittadini, alla tutela della proprietà, al controllo e all’osservanza delle leggi e dei regolamenti, Autorità cui sono affidati anche gli interventi di soccorso pubblico in caso di pubblici e privati infortuni. A questi compiti provvedono le varie Autorità e Forze preposte alla sicurezza pubblica, che operano a livello nazionale, provinciale e locale.
Questa impostazione dei compiti e delle attribuzioni dell’Autorità di P.S., risente profondamente del periodo storico in cui è stata formulata e di una concezione imperniata sulla subordinazione dei cittadini ai pubblici poteri e sulla conservazione dei rapporti sociali ed economici su cui si fondava il regime fascista. Con l’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica le nozioni di ordine e di sicurezza pubblica hanno acquistato una diversa dimensione, in contrasto con la legislazione del periodo precedente.
Con riguardo alla prima nozione, la Carta Costituzionale non presenta alcuna certificazione diretta, ma sembra optare per una definizione minimale, adottando termini quali sicurezza ed incolumità, aderendo ad una concezione dell’ ordine pubblico di tipo materiale e non di tipo ideale. Il concetto di ordine pubblico ha poi subito una modificazione negli anni Sessanta del secolo scorso.
Nella cd. Legislazione d’emergenza, esso fu più volte invocato in un’accezione piuttosto diversa da quella utilizzata dalla Costituzione per arginare i fenomeni di violenza e di sovversione, che caratterizzavano la vita sociale e politica del tempo. Tali norme speciali, che rappresentavano i caratteri dell’urgenza e della temporaneità, consentivano un ampliamento dei poteri di Polizia, un aggravamento delle pene e la previsione di nuove fattispecie di reato lesivi dell’ordine pubblico.
Va ricordato che esse, una volta esauritasi la situazione d’emergenza che le aveva ispirate, non sono state completamente abrogate, e questo non ha fatto altro che restringere l’ambito di alcune libertà personali. In seguito, l’oggetto della tutela della sicurezza pubblica è andato identificandosi nell’assicurazione delle condizioni di un pacifico ed ordinato sviluppo dei dritti e delle libertà riconosciuti dalla Costituzione, nell’ottica di una partecipazione effettiva di tutti all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese e nell’eliminazione delle aree di emarginazione e di disagio sociale ed economico, che sono una delle fonti principali del disordine e dell’insicurezza collettivi.
Di recente poi, una definizione più precisa ed ampia dell’ordine pubblico è stata offerta dal Legislatore all’art. 159 D. Lgs 31 marzo 1998, n. 112, nel quale viene indicato che le funzioni e i compiti amministrativi relativi all’ordine pubblico e alla sicurezza pubblica “concernono le misure preventive e repressive dirette al mantenimento dell’ordine pubblico, inteso come il complesso dei beni giuridici fondamentali e degli interessi pubblici primari sui quali si regge l’ordinata e civile convivenza nella comunità nazionale” nonché “la sicurezza delle istituzioni, dei cittadini a dei loro beni”.
Il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, comporta dunque tutte le attività che consentono di vivere tranquillamente e di agire nella comunità per la realizzazione delle singole individualità ed il soddisfacimento dei proprio interessi. Si è giunti così alla fusione dei due concetti; mentre si è venuta a distinguere l’attività si polizia di sicurezza dalla polizia amministrativa, cui resta affidato il compito di vigilare, e, se del caso, sanzionare, i comportamenti che non sono necessariamente riferibili all’ordine pubblico.
Con riferimento alle attività di governo, anche degli enti locali, con la locuzione pubblica sicurezza si suole oggi indicare anche il complesso di quelle attività, interessi, apparati, autorità e strutture di cui l’ordinamento giuridico oppure l’apparato legislativo o esecutivo dispongono per garantire un’accettabile grado di sicurezza ai cittadini, per fronteggiare emergenze e gravi necessità collettive, nell’obiettivo dell’incolumità pubblica.
La pubblica sicurezza riguarda pertanto sia le attività di polizia, volte ad assicurare la sicurezza attraverso il rispetto delle norme di legge, sia quelle comunque finalizzate a prevenire che la collettività possa patire danni da eventi fortuiti e accidentali, infortuni e disastri naturali, climatici o di qualunque altro genere, o comunque a prevenirne l’aggravio del danno attraverso l’organizzazione di forme di prevenzione e di soccorso.
La definizione che riunisce nella sicurezza pubblica le funzioni di polizia e quelle di protezione civile, è coerente con le nuove strategie di difesa civile. La sicurezza pubblica ed il generale grado di sicurezza percepito dalla popolazione forniscono un decisivo contributo al benessere dei cittadini e, più in generale, alla produttività dell’intero sistema – paese.
Per questo motivo il coordinamento della attività di pubblica sicurezza e della protezione civile è diventato un tema rilevante nel mondo politico a livello sia nazionale che internazionale, ancora più avvertito dal momento in cui all’inizio del XXI secolo sono drammaticamente cambiati il tipo e la dimensione delle minacce alla pace.
Negli ultimi anni anche l’Esercito italiano ha fornito il suo contributo nell’attuazione delle politiche di ordine pubblico nei contesti territoriali caratterizzati dalla presenza di potenti forze eversive e criminali, Si ricordi ad es. l’art. 7 bis della legge 125/2008, che prevede il concorso di contingenti di personale militare in piani di controllo del territorio in presenza di specifiche ed eccezionali esigenze di prevenzione della criminalità.

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