Silp-Cgil
Il segretario generale provinciale di Genova, Roberto Traverso, dichiara che a fronte della recente manifestazione, “per cercare di ottenere una congrua assegnazione degli allievi agenti in uscita dal 180° e 181° Corso”, la Questura di Genova continua ad essere a corto di uomini. “Di fronte ad una carenza di personale superiore al 35% rispetto alle piante organiche del 1989 ci aspettavamo un segnale in controtendenza… invece siamo alle solite.
Tante promesse pre natalizie ma in realtà il tanto strombazzato congruo innesto di personale connesso al 180° e 181° Corso Allievi Agenti si è concretizzato in 3 misere unità! A dir poco vergognoso!”.
“La Questura continua a rispondere con le solite operazioni di facciata orchestrate da un Ufficio di Gabinetto sempre più propenso a soddisfare la richiesta di mediaticità politica che arriva dal Comitato per la l’ordine e sicurezza pubblica e sempre meno attento alle reali e disastrose condizioni della Polizia di Stato genovese.
Poliziotti mandati allo sbaraglio professionale in nome di una ostinata visibilità voluta da quei politici che di “sicurezza” ne san ben poco: e così, mentre non abbiamo risorse, grazie all’aiuto di sigle sindacali “stampella”, si stravolgono orari di lavoro per consentire all’Ufficio di Gabinetto della Questura di mettere al lavoro 7 dipendenti durante la notte di San Silvestro con orario 22.00/04.00.
Quale sicurezza potranno garantire quei colleghi? Quale aiuto potranno dare alle pochissime ‘volanti’ che quella notte lavoreranno sotto organico per le vie di Genova?
Per non parlare del grave danno organizzativo che pesa sui carichi di lavoro dei Commissariati, Divisioni e Uffici Polstato a causa dell’impiego del personale nelle cosiddette ‘pattugliette’ appiedate che da tempo girano sul territorio senza un efficace contributo operativo alla prevenzione.
Il nuovo Questore è ancora in tempo a virare il timone organizzativo della questura verso una rotta che gli consenta di affrontare con equilibrio le criticità di una città che da troppo tempo ha un rapporto difficile con la sicurezza.
Per farlo occorrono scelte organizzative interne importanti e coraggiose in grado di rigenerare la fiducia della categoria, dalla base a quella dirigenza che da troppo tempo lavora in un regime di ‘commissariamento’.
Ci auguriamo pertanto che il 2012 sia l’anno buono...”
_____
Siap
Il Segretario Generale Tiani ha inviato una nota al Signor Capo della Polizia, Direttore Generale della P.S. Prefetto Antonio Manganelli chiedendo l’apertura del tavolo negoziale per il confronto sull’accordo per l’utilizzazione delle risorse economiche relative al Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali per il 2011.
“Eccellenza, l’anno 2011 è oramai concluso e, come noto, le scelte operate dal precedente governo hanno prodotto effetti fortemente penalizzanti per il reddito del personale, a seguito del blocco triennale dei contratti, con una riduzione dei pagamenti per le missioni e degli straordinari nonché i tagli di bilancio.
Ciò premesso, Le chiedo che il Dipartimento della P.S. predisponga con urgenza l’apertura del tavolo negoziale, subito dopo le festività natalizie, per discutere il previsto accordo per l’utilizzazione delle risorse economiche relative al Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali per il personale della Polizia di Stato per l’anno 2011, c.d. ‘produttività’.
Si potrebbero, così, avviare in tempi celeri tutte le procedure e gli adempimenti, anche contabili, necessari per permettere al personale di avere senza ritardo gli emolumenti spettanti.
Nell’attesa di urgenti riscontri si porgono deferenti saluti”.
_____
Siulp
La Segreteria Provinciale del Siulp, Felice Citriniti, comunica che: “Quanto sta accadendo in questi giorni presso il Cie di questo capoluogo (Bologna), una rivolta conclusasi con la fuga di quattro cittadini extracomunitari e la tentata fuga di altri sei la sera del 16 dicembre nonché ulteriori rivolte nelle due serate successive, dimostra in maniera lampante la fondatezza delle preoccupazioni espresse già da alcune settimane da questa O.S. che in occasione di un’analoga circostanza, ha chiesto con fermezza di aprire un confronto con l’Amministrazione essendo ormai indilazionabile la necessità di rimodulare il servizio di vigilanza attualmente garantito da poche unità. Se nulla di irreparabile è ancora accaduto, lo si deve solo ed esclusivamente alla professionalità degli operatori che, in particolare, la sera del 16 dicembre hanno fronteggiato la situazione in tre prima che arrivasse il personale del VII Reparto Mobile e le pattuglie del 113. Va detto che le Volanti dirottate sul posto sono state costrette a lasciare sguarnite le zone di rispettiva competenza. Il Siulp auspica che sulla questione Cie, un vero e proprio vulnus per la sicurezza della città, intervengano oltre la Prefettura anche tutte le agenzie di sicurezza del territorio ed in primis gli amministratori locali che hanno tutta l’autorevolezza per rappresentare a livello centrale il grave deficit di sicurezza generato da un dispositivo fortemente condizionato dall’ormai famigerata carenza di organico e di strutture nettamente al di sotto di quel livello di efficienza indispensabile per garantire un pronto intervento senza però sottrarre risorse ai cittadini, come è invece accaduto nelle ultime settimane, quando le volanti sono state dirottare al Cie per dare supporto ai pochi operatori in servizio sul posto. Come al solito le emergenze anche se ampiamente prevedibili vengono affrontate dopo, mai prima, e nei prossimi giorni il Ministero non mancherà di autorizzare l’impiego del Reparto Mobile per integrare la vigilanza ma i lavoratori di Polizia sono ormai stanchi di soluzioni temporanee per problemi permanenti come la sicurezza del Cie.
Da almeno un mese questa O.S. ha denunciato il rischio di una degenerazione oggi denunciamo la sottovalutazione della questione da parte del Ministero che continua a navigare lungo la rotta delle risposte demagogiche senza entrare nel merito di una valutazione complessiva del ‘sistema’ Cie . Si fa finta di ignorare che la realtà dei Cie è una realtà costosa in termini di risorse finanziarie ed umane e se costosa deve essere per la sicurezza di tutti, va collocata tra le priorità da affrontare senza ulteriori ritardi, salvo assumersi la responsabilità di incidenti più gravi che potrebbero accadere”.
_____
Coisp
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, esulta per l’ultima straordinaria operazione della Polizia di Stato che ha assicurato alle patrie galere Michele Zagaria, superlatitante astro indiscusso del clan dei casalesi che per troppo tempo era riuscito a sottrarsi alla giustizia, preso dalla Polizia in un bunker all’interno di un’abitazione di Casapesenna (Caserta).
“Le congratulazioni sono troppo poco! E’ incontenibile l’orgoglio per il lavoro straordinario svolto dai colleghi che hanno catturato il boss dei casalesi Michele Zagaria… soprattutto… perché ce l’hanno fatta senza l’aiuto di noti esperti specialisti come gli ex ministri Maroni e La Russa!”.
“L’abbiamo sempre detto e lo ripetiamo - aggiunge Maccari -, uomini e donne della Polizia di Stato vanno avanti senza tregua, nonostante tutte le carenze che li tengono in condizioni operative disastrose, e nonostante l’incompetenza e l’approssimazione con la quale spesso si trovano a confrontarsi quando ci si mettono di mezzo i politici. Siamo particolarmente felici che i colleghi abbiano tagliato un tale traguardo e che lo abbiano fatto ora che certe figure apicali non ci sono più… almeno ci verrà così risparmiato la solita cantilena insopportabile del ‘questo Governo è quello che ha fatto di più nella storia contro la criminalità, ed ha messo dentro un sacco di latitanti, abbiamo arrestato, ecc. ecc.’! Sono i Poliziotti a mettere dentro i latitanti… e se potessero contare sulle giuste risorse operative, di uomini e di mezzi, e sulla razionalizzazione di un sistema in cui gli sprechi sono ancora ben lontani dall’essere eliminati, sarebbe tutto più facile. Ma intanto ce la fanno lo stesso – conclude Maccari – anche se nessuno ha un’idea reale di quanto ciò costi a loro ed alle loro famiglie”.
_______________
Uil-Pa Penitenziari
Il segretario nazionale, Enrico M. Ponti, comunica che la Uil-Pa, “pur condividendo l’esigenza in ordine all’avvio di un dibattito relativo alla costituzione di un Istituto di Previdenza Generale, critica nel merito e nel metodo la decisione del governo che, in maniera assolutamente frettolosa, ha prodotto, invece, l’incorporazione dell’Inpdap e dell’Enpals nell’Inps.
Tale operazione non appare affatto in grado di tutelare le specificità dei due enti, allo stato disciolti che, giova ricordare, erano stati costituiti al fine di tenere nel debito conto le peculiarità dei lavoratori dello Spettacolo e di quelli della Pubblica Amministrazione. Infatti, prestazioni loro erogate da Enpals ed Inpdap, anche con contribuzione aggiuntiva ad esclusivo carico dei lavoratori interessati, rischiano di essere messe in predicato dalla genericità del testo approvato dal Governo. Inoltre, altrettanto grave è il blitz con il quale, modificando una precedente legge non viene più garantita la tutela del posto di lavoro a circa un migliaio di dipendenti dell’Inpdap in servizio da decenni presso lo stesso.
Per quanto sopra la Uil-Pa, stigmatizzando l’assenza dal dibattito dell’organo deputato alla gestione dell’Inpdap, intento a baloccarsi sul come applicare improbabili procedure di Performance ai lavoratori di un Ente che più attentamente avrebbe dovuto tutelare nella sua complessità, chiederà alle competenti Commissioni Parlamentari una urgente audizione per meglio esplicitare le criticità evidenziate”.
__________________
Comunicato congiunto
A Palazzo Chigi, si è tenuto il confronto tra il Governo e i Sindacati e le Rappresentanze del Comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Il Presidente Monti, insieme ai ministri interessati, pur ribadendo le difficoltà del momento che il Paese sta attraversando, e in funzione delle quali l’azione di risanamento dell’esecutivo sarà improntata sul rigore, sulla crescita ma anche sull’equità, ha ribadito che è intenzione del Governo salvaguardare la specificità di questi Comparti.
Ciò, anche in funzione della delicata ed essenziale funzione che gli operatori di questi Comparti devono garantire.
Poiché la sicurezza, la difesa, il soccorso pubblico e la giustizia sociale sono considerati fattori di contesto essenziali anche per il rilancio economico e per la competitività del “sistema” Paese.
Le Organizzazioni sindacali e le Rappresentanze pur attendendo il provvedimento ufficiale per esprimere un giudizio definitivo e per verificare se le intenzioni manifestate saranno poi tradotte in atti concreti, ed in particolare per il rispetto della specificità e per l’apertura del tavolo per la definizione della previdenza complementare, ritengono positivo, come primo aspetto dell’azione del Governo, il riconoscimento del ruolo dei sindacati e delle rappresentanze oltre che della concertazione.
La convocazione odierna, pur nella ristrettezza dei tempi, ne rappresenta sicuramente una chiara volontà.
Per questi motivi, concludono i sindacati e le rappresentanze, facciamo appello, ora, a tutte le forze politiche in Parlamento affinché in sede di approvazione della manovra correttiva, sostengano la scelta del Governo di voler rispettare la nostra specificità nell’interesse della sicurezza del Paese che rappresenta la condizione essenziale anche per il rilancio economico e la sua competitività..
COCER ESERCITO – COCER AERONAUTICA – COCER MARINA
_____________________________
Garante dei detenuti Regione Lazio
Garantire il diritto alla salute degli oltre 6.600 detenuti reclusi nelle 14 carceri della Regione, attraverso il monitoraggio costante e la promozione di progetti volti al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro negli istituti e alla prevenzione e cura della popolazione detenuta. Sono questi gli obiettivi del Protocollo d’intesa firmato dal Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni e dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “San Camillo - Forlanini” Aldo Morrone.
«Il drammatico sovraffollamento - ha detto il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni - aggravato dalla carenza di personale e di risorse finanziarie, ha creato una vera e propria emergenza nelle carceri. In questo contesto, è molto difficile tutelare il diritto alla salute di chiunque frequenti il carcere. Detenuti, agenti di polizia penitenziaria e volontari sono quotidianamente alle prese con condizioni igieniche precarie, rischi di epidemie sempre più alti e difficoltà nel garantire ogni tipo di prestazione sanitaria. Abbiamo firmato questo protocollo con l’azienda ospedaliera “San Camillo - Forlanini” perché siamo convinti che ciò consentirà di migliorare la quantità e la qualità delle prestazioni sanitarie offerte nelle carceri della regione».
Il “San Camillo - Forlanini” ha già in corso di realizzazione il progetto “Salute nelle carceri “, promosso dalia Regione Lazio, per la prevenzione della salute in carcere attraverso iniziative a carattere informativo e formativo, visite dermatologiche, oculistiche, pneumologiche, cardiologiche, odontoiatriche ed ecografie tirodee, oltre che attraverso visite specialistiche ambulatoriali ed analisi cliniche a persone ristrette negli Istituti Penitenziari.
Il Protocollo d’Intesa firmato prevede che l’azienda ospedaliera “S. Camillo - Forlanini”, su sollecitazione del Garante, assicuri la consulenza e l’informazione sanitaria specialistica, promuovendo e attuando progetti sanitari specifici a favore dei detenuti delle carceri del Lazio.
Dal canto suo il Garante, nell’ambito delle funzioni che la legge regionale gli conferisce, segnalerà al “S. Camillo – Forlanini” le priorità relative a questioni sanitarie meritevoli di eventuali progetti di intervento. Il Garante si impegna, inoltre, ad agevolare i rapporti di collaborazione tra il l’azienda ospedaliera, il Provveditorato Amministrazione Penitenziaria del Lazio, le Carceri e le Asl del territorio.
|