In mostra per celebrare la conclusione
del 150° anniversario dell'Unità d'Italia
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riferendosi al palazzo del Quirinale afferma: “oggi lo si vede assai più di non molti anni fa come Casa degli italiani”. L’intento della Presidenza è infatti quello di far sentire vicino al popolo italiano, sia fisicamente che idealmente, il Palazzo simbolo dell’Unità d’Italia. A tale scopo sono state ideate negli anni numerose ed eterogenee iniziative volte a far conoscere ed apprezzare il Quirinale, edificato dai papi nel 1583, diventato nel 1870 residenza dei sovrani d’Italia e dal 1 gennaio 1948 sede della Presidenza della Repubblica.
Già da diverso tempo è possibile visitarlo ogni domenica, dalle ore 8.30 alle ore 12.00 (per il calendario esatto rimandiamo al sito http://www.quirinale.it) o assistere ai concerti proposti nella splendida cornice della Cappella Paolina, permettendo ai cittadini la fruizione concreta, fisica, di ampi e suggestivi ambienti costituenti un inestimabile patrimonio storico-culturale.
Ora con la mostra “ Il Quirinale. Dall’unità d’Italia ai giorni nostri”, curata da Paola Carucci e Louis Godart, si desidera il coinvolgimento anche ideale dei cittadini che, in misura sempre crescente, identificano il Quirinale con l’istituzione in esso ospitata e con il suo fondamentale ruolo di garante della libertà, dei diritti e doveri di tutti, nell’esclusiva fedeltà alla Costituzione della Repubblica.
Dal 30 novembre 2011 al 17 marzo 2012, tra il Cortile d’Onore e le sale del Piano Nobile, l’iniziativa promossa dal Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica Italiana e organizzata in collaborazione con l’Associazione Civita, si pone a conclusione ideale delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
L’allestimento, del Maestro Luca Ronconi, presenta un impianto di pannelli leggeri e trasparenti che rendono agile il percorso espositivo e facilmente fruibili le testimonianze, divise tra fotografie, riproduzioni di giornali, registrazioni sonore, riprese cinematografiche e documenti di archivio. Permettendo allo stesso tempo di apprezzare degnamente le sale che ospitano l’esposizione, protagoniste spesso degni eventi descritti, e ricche in arredi e dipinti di notevole pregio e valore artistico.
Nella mostra saranno rappresentati alcuni tra i momenti più importanti del ruolo svolto dai Re e dai Presidenti della Repubblica a partire dal 1870, suddivisi in due aree logico-tematiche: una parte storico documentaria ed una parte dedicata al patrimonio artistico del Quirinale.
La parte storico documentaria analizza un periodo che comprende la Monarchia e la Repubblica, dal 1870 ai giorni nostri. La Monarchia è a sua volta articolata in tre momenti: una prima parte, dal 1870 (anno in cui il Quirinale diventa residenza dei sovrani d’Italia) al 1922, dedicata a Vittorio Emanuele I, a Umberto I ed alla prima fase del regno di Vittorio Emanuele III; una seconda parte dedicata al Re e al duce nel ventennio fascista; una terza parte che analizza il cosiddetto periodo della transizione dall’8 settembre 1943 al referendum del 2 giugno 1946.
Interessante l’attenzione dedicata anche al periodo della Luogotenenza del Regno affidata, nel giugno del 1944, da Vittorio Emanuele III al figlio Umberto II, il quale lascerà definitivamente l’Italia a seguito del risultato referendario del 2 giugno 1946, atto di nascita della Repubblica Italiana.
Dal 1 gennaio del 1948, momento in cui entrerà ufficialmente in vigore la Costituzione, il Quirinale, in base ad una decisione del Consiglio dei Ministri, diverrà la residenza dei Presidenti della Repubblica. E ad ogni Presidente infatti è dedicato un apposito spazio espositivo che pone l’accento su particolari momenti rilevanti del suo mandato. Si vuole evidenziare il ruolo di rappresentanza dell’Unità nazionale, all’insegna del dettato del primo comma dell’art. 87 della nostra Costituzione: “Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale”.
La parte della Mostra dedicata al patrimonio artistico del Quirinale, sviluppa tre momenti della storia di questo palazzo: il primo è legato al periodo tra il 1861 e il 1870, e rappresenta gli ultimi anni di papa Pio IX al Quirinale ed il successivo passaggio da sede pontificia a residenza dei Re d’Italia. Il Palazzo in realtà, sottolineano Paola Carucci e Louis Godart, ha conservato tra i suoi arredi poche testimonianze del periodo papale.
Il secondo momento rappresenta gli anni tra il 1870 e 1946, e sono descritte le acquisizioni fatte durante la monarchia per arredare una reggia che risultava quasi spoglia al momento in cui Vittorio Emanuele II vi si insediò. Infatti, chiosano i curatori della mostra, I capolavori più significativi che abbelliscono le sale del Quirinale provengono dalle regge preunitarie di Colorno, Torino, Parma, Firenze e Napoli, con l’aggiunta di quadri e mobili comprati dalla Casa regnante tra il 1871 e il 1939.
Importanti furono anche le modifiche architettoniche apportate al Palazzo, in particolare al piano nobile, per rendere la “vecchia” seicentesca residenza papale una reggia degna di uno Stato moderno. Rientrò in questa fase di innovazione architettonica anche la costruzione delle moderne scuderie sabaude.
La mostra ha anche il pregio di far apprezzare alcuni momenti storici a volte trascurati dai più, grazie al ricordo reso ora vivido dai documenti e dalle immagini esposte: ad esempio quando il Palazzo fu messo a disposizione del popolo come casa, anzi come ospedale degli italiani, negli anni tristi della Grande Guerra, quando la Regina Elena, moglie di Vittorio Emanuele III, si adoperò come infermiera e con l’aiuto della Regina Madre trasformò in ospedali sia il Quirinale che Villa Margherita. Inoltre Elena per reperire fondi ideò la "fotografia autografa", venduta in banchi di beneficenza.
Il terzo ed ultimo momento è quello del periodo repubblicano (dal 1946 ad oggi). Notevoli sono state le iniziative intraprese dalla Presidenza della Repubblica per esaltare e custodire, anche con diversi studi, ricerche e restauri, il grande patrimonio artistico e culturale rappresentato dal Quirinale e i tesori in esso contenuti.
Durante il percorso si avrà la possibilità di prelevare copie in fac-simile di alcuni dei documenti esposti, dando così l’opportunità al visitatore di stimolare la curiosità sul particolare “ frammento di memoria” che ha tra le mani, magari con l’input ad approfondire la storia e la conoscenza dei fatti avvenuti nel Palazzo.
Una mostra rivolta a tutti, che ammicca agli amanti della Storia e delle Istituzioni della Repubblica, e punta a conquistare il pubblico più giovane.
Orari
Dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30.
Domenica: dalle 8.30 alle 12.00.
La mostra rimarrà chiusa tutti i lunedì, il 3 dicembre mattina
e nei giorni 8, 18, 20, 21, 24, 25, 26 e 31 dicembre 2011; 1° e 6 gennaio 2012.
Ingresso gratuito
Foto: Ufficio stampa Civita
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