La notte del 3 settempre, in piazza Navona, un uomo, sul finire della notte, ha danneggiato in maniera grave la Fontana del Moro infierendo specialmente su uno dei quattro mascheroni. Come risolvere il problema che procura danni ai monumenti romani non è cosa facile, ma per ora il modo più probabile è punire in maniera concreta gli autori di queste azioni.
Sono previsti soltanto tre anni di reclusione per i responsabili di queste gravi azioni, dimostrando la debolezza legislativa che interessa questo settore.
Il nostro Paese, unico per il suo patrimonio artistico e monumentale, non difende con leggi adeguate quanto possiede.
E’ tassativamente certo che soltanto menti malate possano concepire atti ingiustificati o sotto effetto di droga o alcool che adombrano la normale lucidità di ogni essere umano.
Il problema, grave problema, è da affrontare subito per bloccare tutti quegli esseri disturbati che per varie ragioni, possano danneggiare l’ambiente senza essere fermati.
Senz’altro questi episodi favoriscono quelle gang che popolano i sobborghi della città e che si stanno moltiplicando a forte velocità.
E’ allo studio una mappa della città, di quelle zone di Roma dove si registano episodi delittuosi per poter aumentare i presidi dei centri di Polizia già in parte operanti sul territorio a disposizione di segnalazioni e denunce da parte di tutti i cittadini contro la criminalità, che permetteranno interventi immediati nelle zone a rischio.
All’attuale situazione si aggiungono episodi di violenza che si stanno consumando nella Capitale. La lotta continua contro la criminalità, per evitare lo stabilizzarsi, è l’argomento più urgente e comprende anche la microcriminalità. Sono in aumento i reati minori come percosse, lesioni mortali con uso di armi proprie e improprie, ma anche omicidi e rapine.
Gli omicidi interessano la criminalità organizzata specialmente commessi in provincia. Forse influisce la crisi che procura la tensione sociale che spesso diventa un pretesto per scatenare la violenza. Questa violenza riguarda tutti, specialmente chi avrebbe il diritto di manifestare secondo le regole.
Quando l’ordine pubblico crea problemi è necessario l’intervento di unità di Polizia per prevenire la violenza con professionalità. Per incrementare le Forze dell’ordine si potrebbe permettere ai sindaci affinché intervengano per quanto gli compete, nella lotta al degrado del territorio.
Il problema della violenza e lo studio della prevenzione deve essere affrontato con intelligenza, qualità che alle nostre Forze di polizia non manca.
Da ultima, ma non meno tragica, è la sicurezza stradale, per la quale servono iniziative che contrastino le stragi del sabato sera, con progetti che combattino l’abuso di alcool e droga.
“Divertiti responsabilmente” come suggerito dalla Fondazione Umberto Veronesi che ha permesso di sensibilizzare oltre tre milioni di giovani consumatori, interessando tutto il territorio nazionale.
Diverse iniziative sono state promosse come, educazione stradale, gestioni per responsabilizzare i giovani che frequentano i locali, attraverso volontari che eseguono l’alcool-test nei locali stessi, con l’augurio che i giovani preferiscano sviluppare cultura e produttività in cambio dell’effimero pericoloso.
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