Ci scusiamo del pezzo ‘Il sindacato militare?
Costa 40 milioni di euro l’anno ma non offre servizi’, uscito
nel numero 144 (luglio-agosto 2011) e da noi attribuito
erroneamente a Michele Fornicola. Qui di seguito
pubblichiamo un articolo, a firma di Fornicola, che racconta
le conseguenze all’interno del CoCeR


AAccecati da probabili ragioni di rivalsa, ieri molti delegati Cocer mi hanno accusato per il contenuto di un articolo apparso sulla rivista “Polizia e Democrazia” che reca la firma “Michele Fornicola”
Nessuno dei delegati, tantomeno il presidente gen. D. Nicola Raggetti, che ha agevolato un dibattito molto aspro nei miei confronti, si è preoccupato tuttavia di chiedere se il sottoscritto confermasse il contenuto e la paternità dell’articolo molto critico nei confronti della “rappresentanza militare”. Ho chiesto anche di poter parlare con il Presidente, in separata sede, proprio per cercare di chiarire l’equivoco ma, purtroppo, invano.
Ritengo comunque doveroso, dopo aver effettuato gli opportuni accertamenti, chiarire che tale articolo è stato pubblicato, mesi orsono, anche nel sito “Militariassodipro” a firma del vero autore “Luca Marco Comellini”. Debbo precisare inoltre che mi sono attivato subito ed ho fatto giungere un messaggio anche alle persone responsabili della pubblicazione dell’articolo medesimo anche sul sito “Polizia democratica” affinché provvedessero per rendere nota una “errata corrige”.
Mi spiace rilevare che la mancata serenità più volte dimostrata da alcuni delegati del Cocer Carabinieri abbia, di fatto, impedito che si facesse chiarezza subito del malinteso e che l’assemblea sia stata distolta da attività certamente più importanti per il “benessere del personale”. Per esempio la votazione della Mozione intesa a richiamare il rispetto delle norme contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90 “Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, a norma dell’articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246” presentata ai sensi dell’articolo Art. 921, comma 5, che doveva essere votata immediatamente e, diversamente, ieri non è stata posta ai voti dopo la lettura da parte del sottoscritto.
Non entrerò nel merito, invece, sulle accuse mosse nei miei confronti dai delegati del Cocer che ritengo possano essere ritenute significative anche per il lettore più distratto. Ho registrato e mi sono compiaciuto del fatto, che almeno una persona mi ha chiesto e si è preoccupato di sapere se io fossi davvero l’autore dell’articolo. Si tratta del collega Appuntato che svolge il suo incarico nella “segreteria” del Cocer Carabinieri.
A fronte delle recenti importanti riduzioni di spesa dei ministeri dovranno essere prese presto decisioni importanti per la nostra istituzione. Decisioni che dovranno essere comunicate agli organi istituzionali, sembra, in questo mese di settembre oltre alla previsione di ulteriori economie programmate per i prossimi tre anni.
A fronte di questa situazione davvero difficile, spiace rilevare che il Cocer/Cc, che negli ultimi mesi ha spesso registrato la mancanza del numero legale per poter deliberare, abbia in programma di non riunirsi anche per le prossime settimane. Un danno di immagine oltre al fatto che si sottoporrà a legittime critiche da parte degli organismi di base ed intermedi.