Per affrontare le situazioni di rischio e di emergenza gli ordinamenti predispongono misure che consentono di derogare il normale assetto di poteri e il loro esercizio in quanto, essendo il più delle volte impossibile prevedere e regolare in anticipo tali situazioni, è necessario contemplare aperture del sistema giuridico che siano, per quanto possibile, rigidamente regolate.
Devono, infatti, essere conciliate diverse esigenze, la prima delle quali è quella di evitare lo sconfinamento in un uso arbitrario e non controllato del potere pubblico.
Il problema dei poteri straordinari deve essere associato a due diverse ipotesi:
a) in funzione della difesa delle istituzioni: emergenza come rottura dell’ordinamento costituzionale che può presentarsi nel caso di attacco alle istituzioni, interno o esterno o in quello del diverso uso dei poteri (rispetto a quello previsto dalla Costituzione);
b) in funzione della difesa dei cittadini: in questo caso il potere inciso dall’emergenza è, prevalentemente, quello amministrativo che può essere attivato anche attraverso lo strumento legislativo della decretazione d’urgenza.
Il problema dell’emergenza viene affrontato nelle varie Costituzioni o indirettamente o in maniera generica, in ogni caso, sotto il profilo della difesa delle istituzioni.
Nella concezione tradizionale, di matrice liberale, le situazioni di emergenza vengono qualificate come stati d’eccezione o di necessità e viene prevalentemente analizzato il rapporto tra autorità e libertà.
Tale impostazione è coerente con la concezione secondo la quale la Costituzione ha il compito di limitare il potere e le attività statuali, a garanzia delle posizioni dei singoli e della società civile.
Secondo questa posizione la permanenza dell’ordine necessario per l’esplicazione delle libertà individuali riveste importanza primaria e, pertanto, la conservazione dello Stato, che garantisce tale ordine, è finalità che giustifica il sacrificio di quelle stesse libertà e quindi della sostanza della Costituzione, ove quell’ordine sia messo in pericolo da circostanze eccezionali.
Le teoriche classiche sostengono che le situazioni di emergenza possono essere affrontate con alcuni strumenti messi a disposizione delle stesse Costituzioni come ad esempio la dichiarazione dello stato di guerra, la decretazione d’urgenza.
Rispetto alla scarsità delle previsioni costituzionali, la scienza giuridica si è, comunque, confrontata lungamente sull’argomento con un’evidente ripresa dell’interesse teorico-pratico dovuta prevalentemente ai fenomeni del terrorismo interno ed internazionale .
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