Il 6 maggio del 2004 sono state emanate le procedure e le linee organizzative e d’indirizzo operativo del Piano nazionale per la gestione degli eventi di natura terroristica nonché le modalità di funzionamento dell’Unità di Crisi.
Per l’attuazione di detto piano, al fine di assicurare la compiutezza del circuito informativo e la valutazione della minaccia terroristica, nonché di gestire l’emergenza per gli aspetti di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica il Ministero dell’Interno si avvale dell’Unità di Crisi e del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (C.A.S.A.).
L’Unità di Crisi , prevista all’art. 6 del D. Lgs. 6 maggio 2002 n. 8, conv. nella Legge n. 133/2002, assolve in occasione di emergenze derivanti da eventi che coinvolgono diversi “aspetti della sicurezza”, una duplice funzione:
• accertare e qualificare la notizia;
• coordinare l’attivazione delle appropriate misure di emergenza
Il Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (C.A.S.A.) è un tavolo permanente tra polizia giudiziaria e servizi di intelligence ed importante strumento, a livello nazionale, di condivisione e valutazione delle informazioni relative alla minaccia terroristica interna ed internazionale.
E’ stato formalmente costituito, dopo una fase sperimentale (dicembre 2003 – maggio 2004), il 6 maggio 2004 con decreto del Ministro dell’Interno avente ad oggetto il Piano Nazionale per la gestione di eventi di natura terroristica nonché le modalità di funzionamento dell’Unità di Crisi.
Detto organismo è composto dal Direttore Centrale della Polizia di Prevenzione, con la funzione di Presidente, e da ufficiali e/o direttori di rango superiore del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, da un Rappresentante del DIS, dal Capo Reparto responsabile dell’Ufficio dell’AISI, dal Capo Reparto Direttore del competente Ufficio dell’AISI.
Si è riunito, finora, per la tempestiva valutazione a seguito dei recenti attentati terroristici di matrice fondamentalista verificatisi in Europa ed ha analizzato e approfondito il livello della minaccia terroristica, derivante in particolare dai messaggi jihadisti e dalle rivendicazioni di attentati.
Ha, inoltre, pianificato attività, attuate sul territorio nazionale dalla Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza, con le seguenti modalità:
- servizi di controllo coordinato, a livello nazionale, in contesti di estremismo islamico, nei confronti di cittadini stranieri noti per la loro contiguità con ambienti radicali. (i servizi sono stati effettuati ed articolati su base regionale);
- servizi di controllo straordinario di carattere preventivo, specie dopo le progettualità terroristiche sventate in Gran Bretagna negli ultimi anni;
- approfondimenti svolti su soggetti ed associazioni al fine di verificare eventuali flussi di finanziamento verso organizzazioni del terrorismo internazionale;
- costante monitoraggio della rete internet con riferimento ai siti fondamentalisti islamici per una valutazione dei profili di minaccia connessi alla messaggistica jihadista.
Inoltre, nella sua veste collegiale, in un’ottica di collaborazione internazionale, il C.A.S.A. ha partecipato ad incontri con organismi omologhi per fare il punto sull’attuale stato della minaccia terroristica nei diversi Paesi dell’U.E..
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