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Marzo - Aprile/2011 - Interviste
Galassia Islam
Femminismo islamico? Un vero e proprio ossimoro
di a cura di Gianni Verdoliva

Quale è la sua opinione del femminismo islamico?
Il femminismo islamico è un ossimoro. Queste donne cercano l’uguaglianza nei testi sacri islamici, dove non c’è che ineguaglianza. L’emancipazione delle donne e di tutte le persone in generale può avvenire solo quando c’è il riconoscimento del pensiero individuale mentre al momento attuale i musulmani sono una sorta di unico corpus sociale che si riconosce sotto la ummah musulmana.
Come mai chi critica gli estremisti islamici è accusato di razzismo?
Questo accade per via del relativismo culturale. Molti, anche tra gli intellettuali e gli accademici sono animati da un sentimento di senso di colpa nei confronti dei popoli colonizzati che è stato definito “il singhiozzo dell’uomo bianco”. Questo atteggiamento genera una forma mentis che rende sospetta o impossibile qualunque critica a una cultura altra da quella occidentale. Le persone riflettono ma non lo fanno liberamente perché tutto deve essere filtrato dal relativismo culturale che stabilisce cosa è politicamente corretto dire.

E’ stata mai messa da parte per via delle sue idee?
Tante volte. Mi accade spesso, e anche da parte di quelle che si considerano femministe. Giusto per fare un esempio se si tratta di parlare all’Unione Europea io non sono gradita perché i politici vogliono sentire le donne musulmane velate che hanno un discorso focalizzato sulla loro visione islamica della società.

Quindi è anche colpa della politica?
Certo. Sia da destra che da sinistra. La destra non vuole le diversità razziali che considera come una minaccia, la sinistra dal canto suo dice agli immigrati “venite ma restate diversi”. Quelli della sinistra non riescono a vedere gli altri con gli stessi occhi con cui vedono se stessi. Per coloro che vengono o che vivono nel sud del mondo hanno sempre un atteggiamento diverso che comprende, minimizza e giustifica tutto. E questo è un altro grosso problema. Il fatto di dividere il mondo in nord e sud. Nel sud del mondo ci sono tanti oppressori autoctoni spietati che non dovremmo aver paura di condannare. Ma lo schema con cui è stato stabilito deve essere diviso il mondo vuole che tutti coloro che vivono o provengono dal sud del mondo sono delle povere vittime al fianco dei quali bisogna stare.

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