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Gennaio - Febbraio/2011 - Osservatorio
Se ne va lasciando domande “cosmiche”
di Carlotta Rodorigo

Potrebbe sembrare un gioco, ma si tratta di una sorta di test molto serio proposto dall’astronomo Martin Rees, presidente della britannica Royal Society, al momento di passare le consegne al suo successore, il genetista Paul Nurse. Fondata 350 anni fa, la Royal ha come fine la ricerca di risposte a quesiti scientifici di ogni tipo, e anche le soluzioni a problemi di carattere pratico. E, appunto, Martin Rees, lasciando la guida dell’illustre consesso ha voluto essere fedele alla sua tradizione, inserendo nel dibattito elementi di segno quasi fantascientifico. Vediamo le domande.
1) Che cosa c’era prima del Big Bang? Possibile risposta: non c’era nulla, perché tempo e spazio sono nati con il Big Bang. In realtà si ipotizza che vi fosse una “fluttuazione quantistica del nulla”, un caos che conteneva una qualche forma di tempo e di spazio suscettibile di essere organizzata. Ai cosmologi il compito di una verifica che nessuno sa quanto possa durare, e se avrà mai un esito positivo.
2) Sappiamo che l’Universo si espande, ma in che cosa si espande? Si ipotizza l’esistenza di un superspazio infinito, detto “bulk”, che conterrebbe questo Universo in continua espansione. Mentre altri astrofisici parlano di vari universi che si incontrano in un processo di distruzione e creazione. E si suppone persino la futura (molto futura) possibilità di trasferci in un iper-spazio atemporale, al riparo dalle catastrofi cosmiche.
3) Per restare (si fa per dire) con i piedi in terra, quando riusciremo a raggiungere le stelle più vicine? Le previsioni della Royal Society azzardano che entro i prossimi cento anni saranno arrivati su tutti i pianeti del sistema solare. Per quanto riguarda le stelle, occorrerà inventare un mezzo di locomozione che abbia una velocità almeno pari all’1% di quella della luce: ci sarà da aspettare appena 10 milioni di anni.
4) Sarà possibile registrare i ricordi e riprodurli? Rivivere le esperienze del passato condividendone tutte le sensazioni con altre persone?
5) Che cos’è l’autocoscienza? Sarà possibile creare delle macchine pensanti?
6) Verranno ideati e prodotti dei medicinali “ad personam”, cioè adatti ai problemi di salute di ogni individuo?
7) Gli esseri umani saranno in grado di sviluppare un approccio scientifico ai loro problemi?
8) Sarà possibile risolvere il problema delle fonti energetiche, e conciliare i sistemi produttivi con il controllo dell’inquinamento?
9) Quando si arresterà la (per forza di cose preoccupante) crescita demografica?
10) Sarà scoperta la formula per ricavare tutti i numeri primi (quelli divisibili solo per se stessi e per 1)? Il numero primo trovato finora ha 13 milioni di cifre.

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