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Ottobre/2010 - SOLO ON LINE SU POLIZIA E DEMOCRAZIA
Organismi, vegetali, ambiente
di Carlotta Rodorigo

Se la conversazione langue, c’è un argomento che la può riattivare: Ogm (Organismo geneticamente modificato), in parole povere e comprensibili è l’intervento su un patrimonio genetico attraverso l’aggiunta, l’eliminazione o la modifica degli elementi genetici di qualsiasi cosa. Capito? Non proprio!
Da una parte si sbandiera la resa superiore delle colture, prodotti con aumentato valore nutritivo, cura contro le malattie più temute, debellante, e contro la fame nel modo. Dall’altra parte c’è la convenienza delle multinazionali che solo per i loro interessi fornirebbero piante, brevettate, da acquistare ogni nuova semina, perché sotto brevetto, a prezzi costosissimi.
L’argomento che questa invenzione genetica serva a risolvere il problema della fame nel mondo è quasi commovente e chi non è in grado di approfondire vede nell’Ogm la salvezza dell’umanità.
A questo punto la conversazione ricca di pro e contro è inevitabile.
Scendendo dalla fantasia alla realtà, sappiamo che gli Ogm sono già sulle nostre tavole senza che ce ne possiamo rendere conto perché ignari di quali siano. Sappiamo che da anni usiamo la soia e il mais per la nostra alimentazione derivanti dalle costose sementi geneticamente modificate, senza conoscerne i pregi o i difetti sul nostro organismo.
Soia, un fagiolo in natura, originaria dell’Asia orientale, viene coltivata su vasta scala in Giappone e in Cina, a Ceylon, in Birmania, negli Stati Uniti, nel Brasile, nell’Argentina, in Africa, in Australia, in Ungheria, Austria meridionale, Russia, Caucaso e in alcune località d’Italia. Si distinguono diverse qualità di semi di soia, che variano anche di colore e possono variare la loro composizione: acqua, sostanze azotate, sostanze grasse, cellulosa, ceneri, lecitina, asparagina, vitamine.
La soia, proprio per la ricchezza di sostanze azotate, è ritenuta una dei legumi più nutrienti. Per la sua deficienza in sostanze amidacee, la soia costituisce anche un buon alimento per i diabetici. Dai semi di soia si ricava olio alimentare, sia nei luoghi d’origine che in Europa e in America. Viene inoltre usata in saponeria, per ardere e come lubrificante.
La produzione della soia è utile e molto alta, dislocata in tutte le parti del pianeta, Perché occorrerebbe aumentare la resa delle coltivazioni, già presenti nell’ambiente?
La soia e il mais sono stati tra i primi ad essere modificati, seguiti da tuberi, ecc. Non esistono valutazioni concrete circa la sicurezza alimentare che c’inducano ad un parere favorevole, ma intanto le importazioni in Europa di prodotti geneticamente modificati minacciano uomini e animali.
Perché usare prodotti Ogm senza certezze di tutela per la salute dei cittadini?
Si contrappone alla modifica dei vari organismi la richiesta del mercato di “alimenti biologici”, cioè di prodotti naturali, così come ci vengono offerti da colture che non subiscono interventi esterni.
L’Italia è la nazione che vanta la più alta esportazione di prodotti alimentari biologici, con una richiesta sempre in aumento. Non si può quindi giustificare l’intervento cruento che si vorrebbe approvare per aumentare il consumo di Ogm.
Oggi dobbiamo notare che ci sono grandi problemi che interessano la vita degli organismi vegetali che si perpetuano sulla terra, nel meraviglioso equilibrio che dura da miliardi di anni, per questo affiorano i pro e i contro delle teorie attuali che tendono a voler forzare la natura attraverso la scienza, sempre alla ricerca di mezzi nuovi per “mutare” i fenomeni, mediante i quali è caratterizzato ogni organismo.
Nell’Universo in cui viviamo tutto è regolato affinché l’uomo, i fiori e i microrganismi vivano dal momento in cui l’ambiente, per ogni “categoria” di esseri, si fece adatto alla vita.
L’uomo per natura è allettato da mille esperienze, sostenute dalla sua intelligenza e dalla scienza, ma non pensa che un giorno non riuscirà più a dominare quanto ha prodotto fuori da se stesso, esperienze che possono diventare capaci di distruggerlo.

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