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Novembre/2009 - Contributi
L'Opinione
“Lavavetri e intolleranza”
di Pierstefano Durantini

ARoma, da un po’ di tempo a questa parte, si respira un clima pesante. Infatti quasi giornalmente gli organi di stampa registrano un’aggressione a un cittadino straniero, un attacco a una coppia omosessuale, il ferimento di un senza fissa dimora, il tutto spesso è condito da slogan fascisti e xenofobi. La Capitale, insomma, è ormai preda di bande di emuli di tipi come ‹‹svastichella - l’ammazza gay››, o di altri trogloditi che, seminando il panico tra coloro che vivono ai margini e non solo, passano il loro tempo a prendersela coi più deboli e indifesi.
Sorge allora spontanea una domanda: dopo aver impostato tutta la campagna elettorale sul tema della sicurezza e della legalità, cosa fa il Sindaco Alemanno? Intendo, oltre ad esprimere le solite e retoriche parole di circostanza e di condanna di tali episodi, quali sono i provvedimenti che il primo cittadino della Capitale intende prendere per arginare questa pericolosissima deriva?
Beh intanto, di concerto con il Prefetto, ha emesso una bella ordinanza contro i lavavetri ai semafori e tutti gli altri che, vendendo piccola mercanzia o attraverso brevissimi spettacoli di giocoleria, provano a guadagnarsi, in maniera forse un po’ pittoresca e sui generis, ma certamente onesta, qualche soldo.
Quindi dal prossimo primo novembre sarà sanzionabile, perché intralcio al traffico, detergere il parabrezza delle auto in transito nella Capitale e perennemente incolonnate nel caotico traffico cittadino.
Quindi, con la sua ordinanza, Alemanno dimostra di fare il forte coi deboli, andando a colpire tutti coloro che, in maggioranza stranieri e irregolari, provano a tirare avanti senza delinquere.
Inoltre tale provvedimento pare veramente fuori luogo per una città assillata da problemi decisamente più gravi dei lavavetri ai semafori e che nel passato si è sempre distinta per la sua proverbiale accoglienza e tolleranza. Ma, cosa ancor più grave, questa ordinanza rischia di essere molto pericolosa, perché potrebbe essere intesa in maniera sbagliata da certi individui che si ergono a giustizieri e difensori della città e che potrebbero sentirsi autorizzati a menar le mani durante le loro incursioni violente. Del resto solo qualche giorno fa in viale Marconi, un giovane straniero un po’ troppo insistente nell’offrire il suo servizio di pulizia del parabrezza, è stato spedito all’ospedale, con fratture multiple per le botte ricevute, da tre individui scesi da un’auto inneggianti al duce. Come se non bastasse, dopo le cure del caso, lo sfortunato, essendo privo del permesso di soggiorno, è stato accompagnato al centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria e quindi, anche grazie al discutibile decreto sicurezza del ministro Maroni, la missione è stata compiuta: un clandestino in meno nell’Urbe!

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