Palermo è una terra di frontiera, dove la realtà parla di una società martoriata, e che porta ancora le profonde ferite inferte dalle stragi del 1992. Tuttavia il processo avviato in questi ultimi anni, mirato ad un avvicinamento sempre più profondo della gente all’istituzione Polizia di Stato, ha visto la realizzazione di un rapporto fiduciario che si è andato sempre più consolidando.
Non è certo un caso che il Silp palermitano sostenga con forza la cosiddetta Polizia di Prossimità, strumento che è risultato fondamentale in questo percorso. Sempre come Silp, abbiamo registrato una grande attenzione della popolazione di Palermo ai problemi di sicurezza, in questi ultimi due anni: le nostre manifestazioni, i sit-in ed i volantinaggi hanno contribuito alla presa di coscienza, da parte dei cittadini palermitani, di come possa essere messo in pericolo il loro senso di sicurezza. Ci sentiamo parte attiva, in una società nella quale intendiamo ritagliarci un ruolo da protagonisti, per contrastare chi cerca di frapporre ostacoli al naturale corso del vivere civile: siamo arrivati a questo III Congresso con la volontà di riaffermare questo concetto.
Da sempre il Silp a Palermo ha dimostrato capacità e competenza nell’affrontare i problemi dei poliziotti, e rapportarli al ruolo istituzionale che essi svolgono nella realtà territoriale. L’attività della nostra organizzazione sindacale trova riscontro nell’attenzione che ci viene rivolta dagli organi di stampa e di comunicazione di ogni genere: consideriamo questa, la dimostrazione dell’autorevolezza e della credibilità che vengono riconosciute alla nostra struttura.
Innanzitutto, i poliziotti di Palermo sono profondamente delusi per la scarsissima attenzione riservata dall’attuale governo alla Polizia di Stato ed alle altre Forze dell’ordine. E’ necessario partire da questo aspetto fondamentale.
In una politica fatta di tagli e non di investimenti, le ricadute diventano tanto più pesanti quanto più grandi sono le città ad alto impiego di servizi di Polizia. Ovviamente Palermo non sfugge a questa proporzione, ma è bene sottolineare come – paradossalmente – si sia preferito potenziare, a livello centrale, il dispiegamento di personale nelle città del Nord, lasciando Palermo e gli altri capoluoghi siciliani con organici sostanzialmente inalterati, cioè deficitari. In più, dallo scorso 5 luglio, proprio a Palermo sono state soppresse le Volanti notturne dei Commissariati della città: stiamo parlando di una città ad altissima densità criminale e che, purtroppo, non si distingue per avere un tenore di vita simile a quello di Stoccolma. Abbiamo contrastato fin dal primo minuto il progetto del questore di Palermo di arrivare a tale risultato; abbiamo sensibilizzato l’opinione pubblica effettuando anche un volantinaggio nello stesso giorno della Festa della Polizia, spiegando alla gente le ragioni della nostra protesta. Ci ha lasciato perplessi un fatto: l’Amministrazione locale ha preferito non rispondere alle nostre dichiarazioni e, alla fine, siamo stati noi ad informare i cittadini di Palermo del nuovo assetto-sicurezza che avrebbe avuto la città. Pochi uomini, tantissimi servizi, straordinari sistematicamente tagliati, budget missioni notevolmente ridotti, autovetture fatiscenti e pronte per la rottamazione; troppe scorte e gestione del personale sicuramente da rivedere. La Polizia di Stato a Palermo oggi offre questo scenario.
Grazie agli ottimi rapporti con la Cgil, il Silp di Palermo partecipa alle iniziative che vengono promosse a livello locale – anche regionale – e che riguardano gli spaccati e le problematiche sociali della nostra terra, della nostra gente. Un esempio su tutti: quando, in occasione delle grandi manifestazioni o degli scioperi generali, ci confrontiamo con le altre categorie di lavoratori, avvertiamo da tempo che esiste un marcato interesse nei confronti della nostra sigla e delle nostre iniziative. E’ come se si fosse definitivamente compreso – finalmente – che la sicurezza, soprattutto in una città difficile come la nostra, è la base solida su cui si fonda la vita civile e democratica. Per questo, ancor di più, la nostra organizzazione non mancherà mai di fornire il proprio contributo.
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