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Agosto-Settembre/2010 - Articoli e Inchieste
Terzo Congresso Silp per la Cgil
Tesi congressuali sulle politiche organizzative
di

I passi per continuare
a far crescere il sindacato

Il Silp per la Cgil, partendo dalle indicazioni approvate dalla 1^ Conferenza di Organizzazione, allo scopo di razionalizzare la propria attività ottimizzando le proprie risorse organizzative, definisce quali momenti fondamentali:

• Il proselitismo e il tesseramento;
• La politica dei servizi;
• La politica delle risorse;
• I rapporti con la Cgil;
• La formazione;
• L’informazione;
• Le iniziative di lotta;
• Le modifiche statutarie;
• Il nuovo regolamento congressuale.

Il proselitismo e il tesseramento
Il proselitismo è la linfa vitale per il Sindacato. In questa ottica, il Silp per la Cgil, lo considera quale attività primaria e permanente all’interno delle proprie dinamiche.
II Silp per la Cgil è senza dubbio espressione di un patrimonio di lotte da salvaguardare, rispettare, conservare e tramandare, quale memoria storica del movimento di democratizzazione della Polizia del nostro Paese.
Iscriversi è una scelta importante perché il Silp per la Cgil difende e persegue la “confederalità” cioè quella forma originale della rappresentanza degli interessi dei lavoratori che assume valori generali, sociali insieme alle rivendicazioni contrattuali e di categoria.
In questo contesto, diventa fondamentale perseguire la fidelizzazione di ogni iscritto, considerandola una risorsa ineludibile per favorire il processo di crescita, arricchimento ed evoluzione culturale della categoria.
Il rilevante incremento di iscritti rappresenta oggi il risultato della fiducia dimostrata dai lavoratori di Polizia nei confronti della nostra organizzazione e del suo gruppo dirigente credibile e trasparente, che nei valori espressi della democrazia, tolleranza e solidarietà ha saputo coniugare ogni utile azione di emancipazione della categoria, con coraggio e lungimiranza politica.
Il lavoro di questi anni è stato importante e significativo ed i risultati non sono mancati, ma è necessaria una ulteriore riflessione che coinvolga l’intera organizzazione, finalizzata a realizzare un maggiore radicamento del Silp nel territorio nazionale.
Occorre avviare una discussione in ciascuna Struttura, che individui i propri punti di forza e di debolezza e che sia in grado di capire le dinamiche della categoria che rappresentiamo, per poi destinare risorse sindacali a progetti in grado di incrementare il nostro livello di rappresentanza e di rappresentatività.
Occorre comprendere meglio il valore politico che deve sempre avere l’impegno sul tesseramento, affinché questo sia non solo basato su concetti quantitativi ma anche e soprattutto su quelli qualitativi, attraverso un forte metodo organizzativo che diventi sempre più partecipativo e che coinvolga a ogni livello l’intero gruppo dirigente del Silp, attraverso un’impostazione territoriale che partendo dai posti di lavoro possa attivare azioni mirate sul tesseramento.
Deve essere sempre ribadita l’importanza che riveste il momento dell’atto materiale della “consegna della tessera”: il rapporto diretto con l’iscritto deve divenire un momento che esalti il contatto con il rappresentante del Silp e che imponga al dirigente sindacale un confronto ed una capacità di ascolto sui risultati ottenuti e su quelli da ottenere, nel rispetto soprattutto di un elementare diritto dell’iscritto e che premi la sua adesione al Silp.
Per consentire un monitoraggio costante della forza sindacalizzata nella Polizia di Stato e della mobilità dei nostri iscritti, partendo da una analoga esperienza della Cgil Nazionale, abbiamo realizzato un sistema di rilevazione dei dati sul tesseramento che utilizza sempre più le nuove tecnologie informatiche.
Il lavoro di analisi dei dati numerici, che richiederà una opportuna conoscenza ed una adeguata capacità elaborativa, da parte di ciascuna Struttura, sarà l’occasione per avviare una riflessione interna, anche critica, indispensabile a cogliere ed interpretare per tempo eventuali difficoltà, lacune e ritardi organizzativi e politici ma anche in grado di individuare tutti gli spazi adatti per applicare strategie innovative che sappiano motivare e coinvolgere nuove risorse umane.
Il proselitismo ed il tesseramento non vanno percepiti come semplice lavoro ordinario e ciclico, quasi un momento residuale nella funzione di direzione sindacale, ma devono essere considerati in tutto il loro valore politico, destinandovi una diversa attenzione mirata a far accrescere la nostra politica di investimenti e di utilizzo delle risorse sindacali, umane ed economiche.

La politica dei servizi
La strategia per aumentare le adesioni alla nostra organizzazione sindacale, che deve vedere al centro la persona con i suoi bisogni, i suoi diritti, la sua dignità, passa inevitabilmente, oltre che dalla conoscenza delle iniziative promosse e dalla credibilità delle proposte che il Silp ha avanzato sull'intero territorio nazionale, anche dai servizi che l'organizzazione riesce ad offrire.
Infatti, oltre al consolidato ed apprezzato servizio di tutela legale che il Silp offre agli iscritti, bisognerebbe proseguire e rafforzare la collaborazione con i servizi della Cgil, proponendo assieme ad essa una gamma di prestazioni sempre maggiori e maggiormente qualificate in grado di fornire competenze esclusive alla categoria. Conseguentemente diventa importante compiere un salto in avanti nel percorso verso il grande obiettivo politico-organizzativo rappresentato dall’incremento delle attività di tutela individuale, dal potenziamento della confederalità dei servizi, dalla crescita del proselitismo e dalla fidelizzazione.
In questo scenario il ruolo del “sistema servizi” non può che sostanziarsi in un innovativo e più forte collante tra le tutele individuali e collettive allo scopo di accrescere il prestigio, l’affidabilità, la concretezza della nostra organizzazione.
E’ indispensabile, dunque, avviare una maggiore sinergia fra la stessa Cgil ed il Silp, attraverso un intenso collegamento, anche mediante lo sviluppo di un sistema informatico, con le Camere del Lavoro territoriali per avvicinare sempre di più i lavoratori di Polizia, anche quelli in pensione, ai valori confederali ed alle opportunità dei servizi.
Appare quindi necessario sviluppare anche un sistema di assistenza del Silpche garantisca agli iscritti ed ai lavoratori di Polizia le competenze formative esclusive di cui l'organizzazione dispone su alcune specifiche materie (sicurezza del lavoro, disciplina, previdenza ed assistenza, ecc.).
Occorre riuscire, quindi, a far comprendere al meglio alla categoria il peso della tessera del Silp, riempita anche dei servizi offerti dal sistema Cgil.
In questa organizzazione assume particolare importanza il promuovere l'apertura nelle questure di sportelli servizi integrati della Cgil, impegnando colleghi e quadri in quiescenza formati a dare risposte esaustive ai bisogni delle persone.
Molto interessante, allora, si rivela il contributo che può essere consegnato alla categoria dal lavoro esplicato dai colleghi, in attività ed in pensione, che si cimentano nell’attività dei servizi. Anche ai fini del proselitismo, possono essere dei veri e propri sensori dei bisogni delle persone e dei cambiamenti in atto nella categoria, laddove non è sufficiente la sola leva della contrattazione.
Rispetto ad una domanda crescente di aiuto, il sistema dei servizi del Silp, interfacciato con quello della Cgil, dovrà prevedere dei percorsi che consentano al già iscritto del Silp, pensionato, di ritrovarsi, volontariamente ed automaticamente, nella nuova casa dello Spi Cgil.
La nuova organizzazione dei servizi che abbiamo in mente, deve implicare il mantenimento dei collegamenti con tutto quanto fa parte della vita lavorativa e quella pensionistica, in cui può necessitare un aiuto, una consulenza, un consiglio.
In questa direzione il rafforzamento del rapporto Cgil e Silp dovrà essere teso a costituire, anche mediante l’avvio di automatismi informativi, ad una vera e propria associazione con il “Sistema Servizi” della Cgil.

La politica delle risorse
L’aumento sensibile e costante degli iscritti, registrato nel passato mandato congressuale, ha comportato che le risorse siano in assoluto e ovviamente aumentate in proporzione all’incremento.
Sono di converso però aumentate le problematiche da affrontare e i fronti di lotta, gli scenari di impegno e coinvolgimento della nostra organizzazione, anche e soprattutto in relazione alla sempre maggiore visibilità e autorevolezza che il Silp ha assunto negli anni.
Poiché la probabilità di aumento ulteriore del nostro coinvolgimento, a tutti i livelli, nelle dinamiche sociali del Paese, anche al di là dell’effettiva consistenza numerica della nostra organizzazione, è più che un auspicio, appare inevitabile considerare che, ancora una volta, la politica delle risorse dovrà essere improntata alla massima razionalizzazione possibile.
Massima razionalizzazione significa continuare nella sin qui dimostrata e consolidata attitudine dei quadri dirigenti Silp ad ogni livello di sfruttare al meglio le risorse.
Appare altresì utile immaginare nella piattaforma contrattuale la possibilità di frazionare le ore di permesso.
La valorizzazione e il coinvolgimento sempre maggiore dei giovani deve essere tra gli impegni primari della nostra organizzazione a tutti i livelli. E’ quindi auspicabile una politica delle risorse che veda nel ricambio e nell’ampliamento dei quadri e dei dirigenti sindacali una straordinaria opportunità.
Appare altresì utile la politica perseguita negli anni di favorire investimenti mirati al fine di innescare un meccanismo virtuoso il quale porti risorse in virtù dell’attività concreta della struttura impegnata sul territorio.

I rapporti con la Cgil
Il Silp per la Cgil rivendica con forza la propria autonomia da partiti politici e istituzioni, non come corollario delle limitazioni giuridiche previste dalla legge, ma come portatore di interessi di una categoria di lavoratori che ha diritto di essere rappresentato da un sindacato che non veda il proprio agire influenzato da ragioni politiche e che non sia quindi strumentale a partiti o istituzioni.
Ciò ovviamente non gli impedisce di riaffermare che i valori alla base della sua nascita sono quelli della Cgil e, quindi, di mantenere e rinforzare un rapporto forte, chiaro e irrinunciabile, che è politico-culturale e che rappresenta il punto di riferimento del nostro cammino.
Restano da valutare nuove interazioni legate ad una reciprocità di rapporti che permetta di considerare e valutare come risorse i gruppi dirigenti del Silp anche in seno alla Cgil.
Il superamento degli artt. 81 e 82 della legge 121/81, che vietano ai poliziotti di iscriversi a sindacati non esclusivamente di Polizia, iscrizione invece possibile ai partiti politici, è un obiettivo primario non solo per quanto sin qui detto ma anche e soprattutto perché amplierebbe la sfera di libertà dei lavoratori di Polizia e non solo.
Il Silp continua a sostenere unitamente alla Cgil la rivendicazione di una maggiore democrazia rappresentativa nelle Forze armate per giungere all’individuazione di nuove forme di rappresentanza militare, sul modello del processo che ha portato con la legge 121, quasi 30 anni fa, all’introduzione dell’attuale sistema di relazioni sindacali che ha senz’altro favorito l’efficienza e l’operatività delle Forze di polizia a status civile, ha consentito rapporti più solidali e trasparenti con la società civile ed ha rafforzato la capacità di tenuta degli operatori in momenti drammatici come quelli della lotta al terrorismo e delle stragi di mafia.
L'obiettivo finale è sicuramente quello di superare qualsiasi vincolo giuridico che limiti la fruizione completa delle libertà sindacali negando la possibilità di garantire realmente i diritti del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate.

La formazione
La formazione assume sempre più una dimensione strategica anche nella nostra organizzazione sindacale. Infatti non è più sufficiente l’auto apprendimento unito all’esperienza diretta.
La formazione dei quadri e dei dirigenti sindacali rende più efficace la rappresentanza politico sindacale dei lavoratori e la tutela sia collettiva che individuale ed è quindi necessario individuare percorsi formativi diversificati e permanenti.
Bisogna proseguire nella esperienza già maturata con i due cicli di formazione relativi all’Accordo Nazionale Quadro che in sinergia con le strutture regionali avvii una formazione generale di carattere politico-sindacale da destinare a quadri dirigenti dell’organizzazione ed una formazione mirata per materia da offrire ai quadri che si occupano ai vari livelli delle diverse materie (servizi, sicurezza sul lavoro, disciplina, contrattazione, previdenza ecc.).
Tali percorsi devono essere permanenti e vanno ad essi destinate apposite risorse che vengano utilizzate attraverso un coordinamento nazionale ed una serie di centri di coordinamento sviluppati sul territorio e che possono interagire con centri, sia interni che esterni, specializzati nelle singole materie.
Vi è la convinzione che oltre a ciò tali percorsi formativi, soprattutto per chi assume ruoli di direzione e rappresentanza del Silp, debbano rafforzare l’identità, il senso di appartenenza e la conoscenza dell’organizzazione, attraverso continui rapporti con la confederazione e con le strutture formative in essa presenti.

L’informazione
E’ necessario investire nell’efficacia del sistema comunicativo.
Questo è il punto di partenza della riflessione in virtù della mole imponente di risorse investite nell’attività di comunicazione da parte del Silp. Proprio per l’importanza che l’organizzazione attribuisce alla comunicazione diventa necessario svolgere un lavoro di ricognizione e di razionalizzazione, ai vari livelli oltre che migliorare la capacità comunicativa esterna ed interna del Silp.
La produzione di vademecum, guide o altri strumenti editoriali, i passaggi nelle tv o sui giornali locali, le campagne di affissione, i siti i forum sui social network di ciascuna struttura, ecc. sono tutti utili strumenti che però vanno messi in relazione sia politica che organizzativa alle decisioni del Silp Nazionale e coordinate con le altre verticalità del sistema ai vari livelli dell’organizzazione.
In questa ottica risulta necessario fissare l’obiettivo di approntare un piano integrato di comunicazione, che sappia coniugare la necessità di raggiungere in maniera capillare ciascun iscritto mediante l’utilizzo di idonee mailing list con l’esigenza di visibilità diffusa all’interno dei posti di lavoro e nella rete web rivolta nei confronti di tutti i lavoratori interessati.
Adoperando in maniera efficiente la posta elettronica corporate, di cui la nostra organizzazione ha saputo dotarsi, sarà possibile distribuire sistematicamente notizie e documenti su ciascuna attività posta in essere dalla nostra organizzazione sia a livello locale che nazionale, ma anche promuovere le informazioni diffuse dalla Cgil e del Sistema servizi.
Infatti, se è vero che la strategia per aumentare le adesioni alla nostra organizzazione sindacale passa inevitabilmente dalla conoscenza delle iniziative promosse e dalla credibilità delle proposte che il Silp ha avanzato e deve avanzare sull’intero territorio nazionale, è altrettanto vero che solo facendo leva su una informazione puntuale, precisa ed esaustiva potremo raggiungere i nostri obiettivi.
In questa direzione si muove l’accordo che è stato stipulato dal Silp con la rivista “Polizia e Democrazia”, il quale costituisce, in questa fase lo strumento ideale per veicolare le nostre strategie, il nostro progetto, le nostre posizioni.
Su questo terreno bisogna continuare a muoversi.

Iniziative di lotta
Il riconoscimento dei “pieni” diritti sindacali per gli operatori della categoria, sebbene in questo particolare momento storico, politico e sociale, risulti lontano dall’essere conseguito, continua ad essere un obiettivo irrinunciabile della nostra organizzazione.
In tale ottica la responsabilità connessa alla non rivendicazione del diritto di sciopero, porta ad affermare la necessità di proseguire sul percorso legato a scelte alternative di lotta che tengano conto del fatto che il Servizio Polizia è un servizio pubblico essenziale. Ovvero la necessità di individuare altre forme che garantiscano il riconoscimento dei diritti e le rivendicazioni fondamentali dei lavoratori di Polizia.
Il miglioramento e consolidamento dei rapporti con i media devono continuare ad essere diretti all'esportazione dei valori, progetti ed idee confederali quali elementi di identità del Silp per la società. Le rivendicazioni, il coinvolgimento della pubblica opinione, la diffusione delle argomentazioni di supporto alle tesi della nostra organizzazione, le mobilitazioni sul territorio dovranno continuare a rappresentare un momento di sintesi politicamente corretto e non strumentalizzabile.
Le modifiche statutarie
A seguito di una approfondita discussione, sono state elaborate alcune modifiche statutarie che sono state evidenziate nell’allegato documento in maniera da risultare di facile lettura e di agevole paragone con l’articolato attualmente in vigore.

Il nuovo regolamento congressuale
L’esigenza di ridiscutere e se necessario perfezionare le regole congressuali ha richiesto un confronto costruttivo che ha portato ad elaborare una bozza. Il nuovo regolamento, senza stravolgere il vigente impianto normativo si affranca definitivamente dal riferimento alle eccezioni poste per il I° Congresso e soddisfa le esigenze di disporre di uno strumento attuale e coerente.

FOTO: Federico Schillaci

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