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Aprile-Maggio/2010 - Libri
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Lo sciopero degli immigrati paralizza il Paese

Chiudono le fabbriche, le aziende agricole, la sanità va in tilt, il mondo delle badanti, baby sitter e colf sparisce, frutta e verdura marciscono nei campi. E poi abbassano le saracinesche i ristoranti, le rosticcerie, i bar, si sospendono le partite di calcio, pallavolo e basket e le parrocchie restano senza prete. Sembra la descrizione di un post catastrofe mentre invece è ciò che accadrebbe se tutti gli immigrati che vivono e lavorano in Italia decidessero, a un certo punto, di fermarsi anche solo per un giorno.
Questo è l’argomento del libro di Vladimiro Polchi che dice: “Ho scritto un romanzo dove tutti i personaggi e tutti i numeri sono veri. Ho fatto la cronaca di un giorno in cui gli italiani stupefatti scoprono che gli stranieri non si sono presentati al lavoro. E così si accorgono di quanto siano importanti”. Blacks out ha poi innescato una reazione a catena ed è sfociato nell’organizzazione di ciò che nella finzione letteraria di Polchi viene solo immaginato.
In seguito ai gravi fatti di Rosarno, un libro come Blacks out mostra l’altra faccia della medaglia e chiarisce il ruolo importante che gli immigrati rivestono in Italia, nonostante gli insulti, i soprusi e le umiliazioni a cui vengono spesso sottoposti. Nelle grandi città, la metà dei muratori parla romeno. In Abruzzo, il 90% dei pastori è macedone. In Val d'Aosta, a fare la fontina sono i migranti. In Emilia Romagna, tra gli addetti al Parmigiano Reggiano, uno su tre è indiano. I lavoratori stranieri sono decisivi nella produzione del prosciutto di Parma, della mozzarella di bufala a Caserta, del Brunello di Montalcino e dei vini doc nella provincia di Cuneo.
Ora però Polchi dovrà stare attento, perché potrebbe facilmente essere individuato come il “mandante morale” dell’emancipazione e della ribellione degli immigrati, un sobillatore di stranieri che finora avevano sempre subito la loro condizione di “cittadini di serie b” senza protestare.

Vladimiro Polchi
BLACKS OUT. UN GIORNO SENZA IMMIGRATI
Laterza ed.
pagg. 224 E 15
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Un avvocato detective

Le giornate di Guido Guerrieri trascorrono in equilibrio instabile fra il suo lavoro di avvocato - un nuovo elegante studio, nuovi collaboratori, una carriera di successo - e la solitudine venata di malinconia delle sue ore private. Antidoti a questa malinconia: il consueto senso dell’umorismo, la musica, i libri e le surreali conversazioni con il sacco da boxe, nel soggiorno di casa.
Tutto inizia quando un collega gli propone di cercare gli elementi per dare nuovo impulso a un’inchiesta di cui la Procura si accinge a chiedere l’archiviazione.
Un incarico insolito per Guerrieri, un caso più adatto ad un detective che a un legale: Manuela, studentessa universitaria, è scomparsa in una stazione ferroviaria, dopo un fine settimana trascorso in campagna con amici.

Gianrico Carofiglio
LE PERFEZIONI PROVVISORIE
Sellerio ed.
pagg. 352 E 14

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Il mondo in pugno

Cosa accadrebbe al mondo se il fondamentalismo islamico riuscce a manovrare la massima carica politica mondiale, il Presidente degli Stati Uniti d’America? Quale evoluzione inaspettata potrebbe avere la Storia, se l’Islam conquistasse i centri del potere? Malcom Powell è il primo presidente afroamericano e questo lo sanno tutti, ma è anche una pedina del fondamentalismo islamico e questo ancora non lo sa nessuno. Dall’inizio del suo mandato mette in atto una serie di provvedimenti che sveleranno la sua vera identità, operando una rivoluzione della politica americana. Atto finale in questo percorso: la conversione all’Islam.
Prendendo spunto dalla Storia che tutti noi stiamo vivendo, l’Autore immagina una storia tanto inquietante quanto verosimile.

Albert Danton
IL PRESIDENTE
Albatros Il filo ed.
pagg. 364 E 19
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Riccardo Lombardi un politico atipico

Il libro non vuole essere il classico, tradizionale ricordo postumo ma la riproposizione di uno dei politici italiani più ammirati e meno seguiti. La sua attenzione di quanto in quegli anni ribolliva nel mondo giovanile, ne ha fatto uno dei punti di riferimento affidabili ed insostituibili, un argine solido alla violenza. Lombardi è stato il faro per orientarsi: non ha vinto, quanto a consensi e voti, ma non è stato sconfitto dalla storia. Il suo rammarico, la sua amarezza sono state la mancata ‘rivoluzione democratica e liberale’ nel passaggio dal ventennio fascista alla Repubblica, quando alla Costituente fu tolto il compito di legiferare, cioè intervenire per riformare; quando all’epurazione si preferì l’amnistia; quando ancora si inserirono i Patti Lateranensi nella Costituzione.

Patrignani Carlo
LOMBARDI E IL FENICOTTERO
L’Asino d’Oro ed. E 18
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Le interpellanze di Sciascia

Camilleri racconta l’esperienza parlamentare di Leonardo Sciascia, attraverso le interrogazioni parlamentari che lo scrittore presentò tra il 1979 e il 1983. Camilleri, che a Sciascia fu legato da consuetudine e amicizia, ne mette in luce la passione politica autentica; la lucidità, l’approccio mai ideologico ma sempre ancorato a una analisi dei fatti acuta e spietata, comunque sempre scomoda e insofferente al potere. Gli argomenti di queste interrogazioni sono, tutti, di estrema attualità, allora come oggi; i casi di cronaca affrontati sono tuttora ferite aperte. Dalla voce di Camilleri, e dagli interventi di Sciascia, emerge un ritratto impietoso di un’Italia incapace di fare i conti con il proprio passato; e colpevolmente sorda alle parole di chi, con tutto il rigore della ragione, dimostrava di amarla.

Andrea Camilleri
UN ONOREVOLE SICILIANO
Bompiani ed.
pagg. 3194 E 12
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Cosa c'è nei verbali ufficiali?

Sergio Paoli, Segretario generale del Coisp, racconta le giornate della società trentina che interagisce con il Corpo di Polizia. Truffatori, poliziotti, gente comune, suicidi, ecc. sono questi i protagonisti di cui l’Ispettore capo della Questura di Trento racconta con uno stile per metà pulito e freddo - quale il linguaggio di chi deve redigere delle relazioni professionali - e per metà intriso di emozioni, passione e trasporto. Un poliziotto vero, attraverso le imprese dell’ispettore Tommaso Costalta, detto ‘‘Javert’’, racconta le giornate di servizio ordinario di uno tra i tanti tutori dell’ordine del nostro Paese.
Uno spaccato ironico e leggero, ma a volte amaro e realistico, della vita e del cameratismo di un poliziotto di provincia.

Sergio Paoli
AL TERMINE DEL SERVIZIO REDIGERE
DETTAGLIATA RELAZIONE
GINGKO ed.
pagg. 96 E 13,50

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