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Aprile-Maggio/2010 - Panorama sindacale
Le notizie dei sindacati
di

Silp-Cgil

Il Segretario generale della provincia di Genova, Roberto Traverso denuncia quanto segue: “Perchè la promessa del Capo della Polizia non è stata mantenuta? Eppure il giorno dell’insediamento del nuovo questore (febbraio scorso) il messaggio fu chiaro ed esplicito: ‘rinforzeremo l’organico della questura e ne valorizzeremo l’immagine’!.
Siamo certi della buona fede di quelle parole... ma allora: perché in occasione delle ultime tanto attese assegnazioni di personale, la questura di Genova è addirittura andata ulteriormente sotto organico di 6 unità?
Il nuovo questore ha ricevuto il nuovo mandato direttamente dalle mani del Capo della Polizia. Un mandato forte... per mettere a posto situazioni organizzative interne ed esterne. Per sgombrare l’immagine della Polizia genovese da episodi giudiziari circoscritti, attraverso un recupero organizzativo interno in grado di ripristinare la catena di comando all’interno della questura.
E adesso? Ci aspettiamo una reazione decisa, da parte della questura, per rivendicare immediatamente un aumento di organico e la contestuale accelerazione di provvedimenti organizzativi interni mirati ad una immediata razionalizzazione delle risorse sul territorio, per esempio: diminuzione dei servizi a carico del Nucleo Servizi della Sicurezza attraverso una più equa distribuzione degli stessi con le altre realtà del Comparto Sicurezza (Carabinieri e Guardia di Finanza); recupero del personale impiegato nel servizio di Vigilanza presso il Tribunale di Genova (assegnando tale incarico alla vigilanza privata); modifica e razionalizzazione degli orari di lavoro (in particolare nei commissariati).
Il Silp per la Cgil al tavolo del confronto sindacale con il questore farà la sua parte per contrattare misure in grado di arginare il dilagare di carenze che ormai sono gravissime.
Crediamo sia giunto finalmente il momento che di questa situazione se ne accorgano anche le Istituzioni (politiche) locali, per contribuire a far promuovere la nostra questura tra quelle di serie A (visto che ancora una volta è stata considerata di serie B!)”.
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Siulp

Il Segretario generale Felice Romano comunica: “Dopo le anticipazioni del ministro Tremonti sulla imminenza di una manovra correttiva, il Siulp, con anticipo, dice con chiarezza che, pur essendo pronti a collaborare responsabilmente per individuare sprechi, con altri tagli vi sarebbe un rischio serio e concreto di collasso del sistema sicurezza.
Pur prendendo atto della situazione economica generale del Paese, che richiede cautela e prontezza di interventi finalizzati a mantenere l’equilibrio nei conti pubblici, si sottolinea che sul terreno della sicurezza, dopo i pesanti tagli operati con le precedenti manovre finanziarie, l’apparato sicurezza e il suo personale non potrebbero sopportare, come altri settori strategici per la vita del Paese, ulteriori ridimensionamenti delle risorse.
Proprio in occasione del 158° anniversario della Polizia di Stato, il ministro Maroni ha dato atto del brillante e proficuo lavoro fatto dagli uomini e dalle donne dell’Istituzione nella lotta alla criminalità organizzata e non.
Sarebbe veramente inaccettabile - continua Romano - che gli interventi di razionalizzazione preannunciati dal governo tagliassero i fondi occorrenti per continuare l’encomiabile opera dei poliziotti nella lotta al crimine anziché, come da sempre auspicato dal Siulp, intervenire sugli sprechi che ancora albergano nell’organizzazione della ‘macchina’ pubblica.
Ci aspettiamo - conclude Romano - che questa volta, a differenza del 2008, il governo chieda la collaborazione dei rappresentanti del mondo Sicurezza e Difesa affinché attraverso l’individuazione, e conseguentemente eliminazione degli sprechi, si attui una politica mirata sì alla razionalizzazione, ma anche all’efficienza e al miglioramento del sistema sicurezza”.
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Siap

La Segreteria provinciale di Campobasso denuncia con diverse note “le gravi carenze strutturali degli stabili che ospitano la locale questura ed il commissariato di Ps di Termoli.
In questura viene segnalata l’inadeguatezza dei locali dell’Ufficio Immigrazione che non sono a norma rispetto ai dettami del decreto legislativo 81/2008, per quanto attiene all’illuminazione naturale ed artificiale, ai dispositivi di ventilazione, alle vie d’uscita d’emergenza, all’impianto di aerazione e di condizionamento. Lo stesso dicasi per l’accesso agli Uffici della questura per portatori di handicap, reso particolarmente disagiato dalla presenza di barriere architettoniche, anche se parzialmente abbattute, e da una rampa che è praticamente inservibile.
Nonostante le varie segnalazioni del Siap al questore, non si sono sanate in modo definitivo le problematiche segnalate, anche a causa della mancata consultazione e coinvolgimento del sindacato nei lavori di ristrutturazione, ma si sta assistendo ad una serie di interventi tampone che non risolvono concretamente i problemi. Tra l’altro, il cancello carrabile del commissariato distaccato di Ps di Termoli è guasto da circa due anni e costantemente aperto, con l’immaginabile rischio per l’incolumità del personale.
Alla luce di quanto segnalato, la Segreteria nazionale è intervenuta presso gli Uffici del Dipartimento per un intervento urgente affinché siano sanate definitivamente e concretamente le problematiche suesposte, adeguando gli Uffici della questura a norma di legge”.
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Sap

Il Segreterio provinciale di Torino Silverio Sabino annuncia: “Centosettanta nuovi poliziotti, appena usciti dalle Scuole di formazione, sono in arrivo a Torino. Il Sap aveva chiesto con forza al ministero dell’Interno e al ministro Maroni di rafforzare gli organici della città della Mole, da anni assolutamente inadeguati. Il Viminale - spiega Sabino - ha disposto l’assegnazione di circa 1.670 nuovi agenti in tutta Italia, dopo circa un anno di formazione teorica e pratica. Di questi, circa 170 arriveranno a Torino. Si tratta di una buona cifra, anche se dobbiamo tenere conto dei pensionamenti e dei trasferimenti in uscita.
Circa 150 agenti saranno destinati alla questura e ai commissariati, con l’obiettivo di rafforzare il controllo del territorio, incrementare le Volanti e le pattuglie appiedate, oltre ai compiti di ordine pubblico. Il restante personale è stato assegnato al Reparto Mobile, alla Polizia Stradale e alla Polizia Ferroviaria. Le nostre richieste sono state accolte - spiega il Segretario - perché la città era al collasso e i colleghi riuscivano soltanto con grande sacrificio a garantire la sicurezza dei cittadini. L’arrivo di questi nuovi agenti, se ben utilizzati, costituirà una linfa vitale fondamentale per la nostra città, anche se non tutti i problemi potranno essere risolti perché molti operatori sono andati in pensione e tanti sono stati trasferiti in altre città. Ricordo che l’età media del personale resta molto alta, circa 45 anni”.
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Sappe

Il Segretario generale Donato Capece, in relazione alla presentazione in Commissione Giustizia alla Camera di tre emendmenti del governo sul d.d.l. per la detenzione domiciliare, scrive: “Accogliamo con favore il fatto che gli emendamenti presentati in Commissione Giustizia della Camera del governo, a prima firma del sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, al d.d.l. che prevede la possibilità di scontare l’ultimo anno di pena a domicilio, siano stati riformulati tenendo in conto anche i dubbi sollevati da Pd e Lega.
Il Sappe auspica da tempo, per il bene del Paese, una urgente svolta bipartisan di governo e Parlamento per una nuova politica della pena, quanto più condivisa. Quella della sicurezza penitenziaria è infatti una priorità per chi ha incarichi di governo, ma anche per chi è all’opposizione parlamentare. Va dunque dato atto e merito al governo, e in particolare al Ministro della Giustizia, di avere tenuto nel debito conto anche le posizioni critiche alla prima stesura del d.d.l. per facilitare quanto più possibile l’individuazione di punti di intesa su un nuovo d.d.l. per la detenzione domiciliare ai condannati ai quali rimangano soltanto 12 mesi di carcere da scontare.
Alla luce delle considerazioni espresse, ci chiediamo se, ovviamente con la condivisione delle opposizioni, il provvedimento non possa essere esecutivo nella più rapida forma di decreto legge. La situazione di tensione che si sta determinando in molti istituti penitenziari del Paese, fatta di aggressioni a personale di Polizia Penitenziaria e manifestazioni di protesta dei detenuti, rischia di degenerare.
Credo quindi che l’esecutivo Berlusoni e il Parlamento tutto non possano perdere ulteriore tempo, ma debbano anzi prevedere interventi urgenti e non più procrastinabili, considerato anche che il Corpo di Polizia Penitenziaria è carente di più di 6mila unità e che oggi ci sono in carcere quasi 68mila detenuti a fronte di circa 42mila posti letto, il numero più alto mai registrato nella storia dell’Italia”.
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Coisp

Il Segretario generale Franco Maccari comunica: “Dopo il cosiddetto ‘emendamento grappino’, che di fatto vanifica i provvedimenti di sospensione della patente per chi è trovato alla guida in stato di ebbrezza, una nuova proposta di modifica al Codice della Strada dimostra la totale sconsideratezza della maggioranza di governo, che pur di garantire i privilegi alla ‘casta’ fa scempio delle regole della sicurezza stradale: l’ultima trovata di un senatore del Pdl prevede l’esenzione per gli autisti delle auto blu dalle sanzioni di taglio dei punti sulla patente, una sostanziale immunità per le violazioni delle regole sulla sicurezza stradale.
Sulla patente di servizio (che sarà rilasciata per l’espletamento dei compiti istituzionali dell’Ente di appartenenza agli autisti di veicoli in disponibilità di alte cariche degli organi costituzionali, dei presidenti di Regione, dei presidenti di Provincia e dei sindaci dei Comuni capoluoghi di provincia) non sarà applicato l’articolo 126/bis, quello sulla patente a punti. In pratica si tratta di una licenza di infrangere il Codice della Strada!
Una norma - continua Maccari - che mette a rischio gli stessi autisti, ai quali i politici potranno chiedere senza troppi scrupoli di superare i limiti di velocità, percorrere le corsie di emergenza o passare con il semaforo rosso, magari per non arrivare in ritardo a impegni tutt’altro che istituzionali.
L’emendamento sembra volere ipotritamente tutelare gli autisti nello svolgimento del proprio lavoro, in realtà serve soltanto a rafforzare un odioso e pericoloso privilegio della casta. Perché mai l’incidente provocato dall’auto di un politico dovrebbe essere diverso da quello causato da un comune cittadino?”.
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Usp

La Segreteria generale nazionale comunica: “Le continue ruberie che interessano la cosa pubblica e il vorticoso giro di mazzette che vi gira attorno, costituiscono l’estrema degradazione di un sistema di malaffare che prospera tuttora pressoché indisturbato, soprattutto grazie alle difficoltà di un apparato di indagine e di giustizia che, invece, suo malgrado, procede a stento a causa dei sempre più crescenti tagli economici e della progressiva carenza di uomini, di mezzi e di tecnologia.
La verità è che negli ultimi 10 anni i signori della politica, del dire e non fare, delle promesse disattese e delle chiacchiere inconcludenti, sembra si siano più che altro impegnati nel depauperare sia la magistratura che le Forze di polizia, privandole del necessario sostegno e bloccando le nuove assunzioni, così rendendo sostanzialmente inoperativa qualsivoglia attività di contrasto a quelle becere corruttele che ormai coinvolgono ogni parte politica.
Spesso il premier Berlusconi, seppur qualche volta con visibile imbarazzo, ha fatto suoi i meriti di quei tanti poliziotti e giudici che, nonostante tutto, continuano a fare bene il loro lavoro ed a dare filo da torcere a chi usa la politica per fare affari sporchi attraverso il collaudato sistema di corruzione ancora ben lungi da essere definitivamente debellato. Ora bisogna che si adottino subito provvedimenti concreti, affinché l’attuale esecutivo di governo sia realmente credibile quando asserisce di voler dare un contributo importante al contrasto di quei reati che coinvolgono l’Amministrazione pubblica e che al momento sono stati solo in parte individuati.
Per questo motivo, l’Unione Sindacale di Polizia ritiene che si debba raggiungere un accordo condiviso che, mediante uno specifico disegno di legge, preveda che le somme di denaro confiscate ai politici corrotti e a chi lucra sugli appalti pubblici, come anche a chi è in odore di mafia, siano interamente destinate alle Forze di polizia e agli organi di giustizia, per potenziare anche l’azione di controllo e di contrasto alle corruttele nel settore pubblico”.
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UIps

La Segreteria provinciale di Roma comunica: “Sembra che il ritorno del ‘Monnezza’ sia ormai imminente! Ad incarnare i panni del trasandato e scurrile poliziotto romano questa volta saranno i poliziotti della questura e del Reparto Mobile di Roma! Il vestiario scenografico già c’è! Per i poliziotti tutti, ormai vista la carenza di vestiario, il fai da te è diventato obbligatorio; divise personalizzate con taglie fuori misura, differenti l’una dall’altra e spesso anche con rammendi o toppe ben visibili; le autovetture di servizio purtroppo insufficienti e gli uffici romani fatiscenti e in generale tutti ancora all’età della pietra. Per i colleghi del Reparto Mobile si andrà in scena, chi con la casacca ignifuga ‘che d’estate non fa respirare la pelle’, chi invece ‘per trovar sollievo’ con un misto tra la vecchia e la nuova uniforme, tutti felicemente a bordo del fantastico e pratico Iveco poco maneggevole e che non supera i 100 km/h.
Il copione è in continua evoluzione, a scriverlo è una Amministrazione delle risorse umane e finanziarie sorda, cieca e clientelare!”.

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