La ricerca di fonti di energia “pulita” da parte degli stati sembra non essere efficace, ma l’iniziativa dei privati e le piccole idee potrebbero rivoluzionare il mercato.
Ora che il mondo delle istituzioni planetarie ha praticamente fallito a Copenaghen, sono l’iniziativa privata e l’ingegno a suggerire soluzioni sempre più economiche ed efficaci per risolvere i problemi ambientali. In questo breve articolo presenteremo le idee più efficaci per incrementare il risparmio energetico e per aumentare la produzione autonoma di energia pulita.
L’EcoFactor, un'azienda specializzata in soluzioni personalizzate per il risparmio domestico di energia, ad esempio, ha ideato un software capace di regolare automaticamente il termostato di casa per ottenere ogni istante il maggior risparmio energetico alla miglior prestazione. Riducendo così l’impatto del consumo energetico e i costi per l’utente.
L’Alphabet Energy, azienda di Berkeley, ha sviluppato un sistema capace di riciclare la dispersione termica e trasformarla in nuova energia: il tutto consiste in un miniconduttore (probabilmente si tratta di nanofili di silicone) che trasforma direttamente il calore e lo fa ad un costo irrisorio, appena 1 dollaro a watt.
Altra bestia nera per gli ecologisti è l’inquinamento atmosferico: lo smog. La FuelSavers Technologies, per ridurre l’impatto dello smog nell’atmosfera, ha progettato un sofisticatissimo software dedicato appositamente ai giganti della strada, i tir. Attraverso una centralina, dialogando con un apparecchio posto sulla bocca del tubo di scappamento, controlla la fuoriuscita delle sostanze nocive.
Per quanto riguarda la produzione di energia pulita, i problemi diventano molto più complessi e soprattutto interconnessi all’economia. Molti economisti, infatti, sostengono che la rivoluzione energetica debba partire dal basso, dai piccoli comportamenti quotidiani e dai piccoli impianti familiari come quello dell’Armageddon Energy: i suoi progettisti hanno realizzato un sistema di minipannelli solari facilmente montabili, così da risparmiare sia sull'energia che sulla manodopera di montaggio.
Ma la rivoluzione verde vedrà come protagonista non il sole ma il vento. La “B&Q”, una delle catene per il “fai da te” più grandi del Regno Unito, ha cominciato a vendere micropale eoliche come fossero un qualsiasi articolo di ferramenta. Quindi non si parla più di produzione di energia eolica con i giganteschi mulini, che spesso sono un'intrusione nel paesaggio rurale. Per questo sta fiorendo il nuovo mercato delle microturbine eoliche e aziende come la Optiwind hanno realizzato tecnologie ideali per l’alta densità e i settori a bassa quantità di vento. La nuova tecnologia eolica punta a realizzare una turbina composta da una serie di piccole microturbine a cinque pale ed una specie di “imbuto” dove il vento, fatto accelerare e così lanciato verso le piccole turbine eoliche alla massima velocità, può produrre più energia. La soluzione sembra in grado di conciliare una significativa produzione di energia da una fonte energetica rinnovabile, a costi accettabili e con impatto ambientale e paesaggistico trascurabile. In un recente articolo di NewsWeek si sottolineano i vantaggi delle microturbine, facilmente collocabili a breve distanza dal punto di utilizzo, sul terrazzo o sul tetto di casa, evitando così le non trascurabili perdite di energia elettrica delle macro turbine a causa del trasporto della loro corrente dal luogo di produzione. Ovviamente le microturbine producono una piccolissima frazione dell'energia che è in grado di produrre una megaturbina, ma la sua potenza è assolutamente compatibile con le necessità della famiglia che vive sotto il tetto dove la microturbina è collocata. Questa tecnologia, unita a soluzioni come le turbine centralizzate della HydroVolts, che permettono di produrre energia energia pulita da qualunque tipo di fonte idrica, dal fiume al torrente più insignificante, rendendola direttamente utilizzabile, permetteranno anche ai paesi più poveri di risolvere il problema energetico senza utilizzare le inquinanti risorse fossili.
Ora, visto che le idee esistono, le tecnologie pure, manca semplicemente una volontà politica. Riusciranno i nostri politici a passare sopra gli interessi delle grandi compagnie energetiche?
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