Gli scandali finanziari e politici della Chiesa
“Si ha la sensazione netta che ci si trovi di fronte, tutti, a un potenziale esplosivo inaudito, che deve essere doverosamente portato a conoscenza delle più alte autorità”. Lettera riservata di Angelo Caloia, Presidente del Consiglio di sovrintendenza dello Ior, al Segretario di Stato, cardinale Angelo Sodano.
Spericolate operazioni finanziarie mascherate da opere di carità e fondazioni di beneficenza. La storia raccontata in questo libro è totalmente inedita. Parte da un archivio immenso, custodito in Svizzera e da oggi accessibile a tutti. Circa quattromila documenti. Lettere, relazioni riservate, bilanci, verbali, bonifici. La finanza del Vaticano come non è stata mai raccontata.
Tutto grazie all’archivio di monsignor Renato Dardozzi (1922-2003), tra le figure più importanti nella gestione dello Ior fino alla fine degli anni Novanta.
Sembrava una storia conclusa con gli scandali degli anni Ottanta. Con Marcinkus, Sindona e Calvi. Invece tutto ritorna. Dopo la fuoriuscita di Marcinkus dalla Banca del Papa, parte un nuovo e sofisticatissimo sistema di conti cifrati nei quali transitano centinaia di miliardi di lire. L’artefice è monsignor Donato de Bonis. Conti intestati a banchieri, imprenditori, immobiliaristi, politici tuttora di primo piano, compreso Omissis, nome in codice che sta per Giulio Andreotti.
I soldi di Tangentopoli (la maxitangente Enimont) sono passati dalla Banca vaticana: titoli di Stato scambiati per riciclare denaro sporco. Depositi che raccolgono i soldi lasciati dai fedeli per le Sante messe trasferiti in conti personali, con le più abili alchimie finanziarie.
Lo Ior ha funzionato come una banca nella banca. Una vera e propria “lavanderia” nel centro di Roma, utilizzata anche dalla mafia e per spregiudicate avventure politiche. Un paradiso fiscale che non risponde ad alcuna legislazione diversa da quella dello Stato del Vaticano. Tutto in nome di Dio.
Gianluigi Nuzzi
VATICANO S.p.A.
Chiarelettere ed.
pagg. 304 E 15
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Diversità e dintorni
La nascita di Anna, una bimba Down, rappresenta per i suoi genitori la linea che divide il tempo della normalità dalle stagioni di una vita che è diversa, alla ricerca di nuovi equilibri. I genitori, Lucia e Marco, mettono in discussione il loro stare nel mondo. Nel seguire il filo di un cammino alla ricerca di un senso, incontrano un universo di persone, ciascuna con la propria storia di diversità, fatica e bellezza. Individui portatori di un'idea del mondo aperta, priva di giudizio e ricca di esperienze e sogni. Ogni personaggio trova il suo posto in una trama di separazioni, incontri e partenze, dove alla fine prevale la dimensione del perdono e dell'amore. Anna partecipa con il proprio essere bambina, descritta nelle sensazioni e nel suo essere bella e amata nonostante tutto.
Laura Mazzaglia
IL TEMPO DELLE LINEE OBLIQUE
Miele ed.
pagg. 96 E 12,90
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Il lavoro domestico straniero in Italia
Oggi oltre due milioni e mezzo di famiglie italiane hanno in casa assistenti familiari (le cosiddette "badanti"), colf, baby-sitter. Ma la novità più vistosa, rispetto al passato, sta nel fatto che questo personale di servizio è costituito in misura crescente da stranieri. Basato su estese ricerche condotte negli ultimi anni, e su un ricchissimo archivio di oltre seicento lunghe storie di vita raccontate da lavoratrici e lavoratori stranieri, questo volume ne ricostruisce i percorsi migratori, i canali di integrazione, le esperienze lavorative, le relazioni domestiche all'interno delle nostre case. Per quanto non ci si pensi, queste persone hanno poi anche una casa propria che è scenario di vite quotidiane e familiari, di rapporti affettivi e amicali, qui indagati e rivelati.
R. Catanzaro e A. Colombo
BADANTI & CO.
Il Mulinoi ed.
pagg. 396 E 26
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La PolPen si racconta
U na serie di racconti brevi, scelti fra i tanti giunti a seguito del concorso letterario promosso dalla rivista istituzionale del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria "Le Due Città".
L'iniziativa letteraria ha contribuito a mostrare i lati umani e professionali degli operatori di Polizia Penitenziaria che hanno raccontato in prima persona il valore, le difficoltà, le emozioni del proprio lavoro.
Il Capo del Dipartimento Franco Ionta ha curato la Prefazione, ringraziando gli autori e tutti gli appartenenti al Corpo per la professionalità e la dedizione con cui operano quotidianamente.
A cura dell'Ufficio Stampa e Relazioni Esterne del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria
Prefazione di Franco Ionta
QUELLA VOLTA CHE...
Laurus Robuffoi ed.
pagg. 240 E 15
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Assurda normalità assurda follia
Brendan e Sherilyn Gutteridge sono una giovane coppia innamorata. Sembrano fatti l’uno per l’altra. Sono entrambi molto cortesi, impeccabili, testimoniano i vicini. Il loro giardino è curato all’inverosimile, come i loro abiti. Chiunque li abbia conosciuti, non può che attestare l’irreprensibile normalità dei due giovani. Eppure, a dire il vero, tutti, nessuno escluso, hanno sempre avvertito qualcosa di inquietante in loro, qualcosa di troppo perfetto, un dettaglio che provoca una strana sensazione di disagio. La più sospettosa è Charlotte, anziana signora, vicina di Brendan e Sherilyn, ficcanaso e depositaria dei segreti del piccolo quartiere. E in effetti, una crepa alla imperturbabilità dei Gutteridge si è verificata: l’arrivo di una figlia indesiderata: Samantha.
Carol Topolski
L’AMORE E’ UN MOSTRO
Bompiani ed.
pagg. 350 E 18,50
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Crime deal del XXI secolo
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A trent’anni dall’inizio della rivoluzione liberista riemergono pratiche e discorsi analoghi a quelli adottati nei secoli scorsi nei confronti dei popoli colonizzati e dei lavoratori che osavano cercare di emanciparsi. Come negli Stati Uniti, anche nei Paesi europei il “crime deal” è ormai una realtà le cui ricadute sociali sembrano ancora sconosciute.
I testi qui raccolti, realizzati dai ricercatori europei del progetto Crimprev, studiano il processo di criminalizzazione su migranti, zingari e marginali autoctoni, la “tolleranza zero” e l’esasperazione delle paure e delle insicurezze. Attraverso un’analisi critica dei dati statistici, tutto ciò è interpretato come un’efficace risorsa politica ed economica del potere neoconservatore.
Salvatore Palidda (a cura di)
RAZZISMO DEMOCRATICO
La persecuzione degli stranieri in Europa
Agenzia X ed.
pagg. 256 E 16
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