Con questo numero di “Speciale Silp per la Cgil” apriamo con la rivista Polizia e Democrazia una nuova forma di collaborazione editoriale, che ha come obiettivo quello di fornire agli iscritti al sindacato, ma anche agli operatori di Polizia e a tutti gli addetti, a vario titolo, al settore della sicurezza, strumenti di informazione aggiornati sui più importanti provvedimenti che riguardano gli operatori, e sulle politiche di prevenzione e contrasto ad ogni tipo di minaccia criminale.
É nuova, questa forma di collaborazione, perché si aggiunge a quella, quasi trentennale, che molti di noi hanno instaurato con Franco Fedeli in epoca di Movimento per la riforma della Polizia, e proseguito, con le diverse testate ma lo stesso filo conduttore, lungo tutto il difficile ma entusiasmante percorso riformatore che la sicurezza pubblica ha conosciuto sinora. Ed è nuova, anche perché guarda alle sinergie che si possono realizzare tra l’impegno di un sindacato confederale come il nostro, sempre attento a coniugare diritti e valori, e le competenze professionali e la sensibilità democratica di quella che è sempre stata considerata molto di più di una semplice rivista specializzata.
Quattro numeri tematici già dal primo anno di pubblicazione, quello a cavallo con il decennale del Silp per la Cgil, è lo sforzo organizzativo e finanziario che il sindacato intende sostenere per rafforzare il suo progetto di comunicazione, consapevole che la prima condizione per garantire maggiori livelli di tutela agli operatori è informarli sui loro diritti, fornire strumenti di conoscenza per arricchire la loro esperienza professionale e per migliorare le condizioni di vita e di lavoro.
In primo piano, in questo numero di esordio, il rinnovo dell’Accordo Nazionale Quadro, strumento centrale per la vita lavorativa degli operatori e per l’attività dell’Istituzione Polizia. I nove anni di ritardo per la sua definizione la dicono lunga sul ruolo che gli viene attribuito nell’impiego e nella gestione del personale, e sulle difficoltà che il sindacato ha incontrato per aprire una nuova fase negoziale, e, tuttavia, gli obiettivi raggiunti sono significativi. E’ stata respinta l’idea di un ritorno al passato, quello dell’arbitrio nell’impiego degli operatori, e sono state introdotte nuove e più efficaci forme di tutela. Sono stati rafforzati gli obblighi di trasparenza nella gestione del personale, e si è riconosciuto un più incisivo ruolo di controllo e iniziativa alle strutture sindacali territoriali e centrali.
Anche su questo versante, dunque, il Silp intende aprire una nuova stagione di tutela dei diritti del personale, fondata sulla qualità della rappresentanza e la formazione permanente del suo quadro dirigente, perché non si può garantire il rispetto dei diritti dei cittadini se non si garantiscono contemporaneamente i diritti degli operatori.
|