Vivo in Israele dal marzo 1945, sono arrivata qui dopo avere passato la Guerra mondiale a Firenze, nascosta. Mia mamma, Anna Cassuto, reduce dei campi nazisti, e` stata uccisa da terroristi Arabi il 13 Aprile 1948 un mese prima della fondazione dello Stato d'Israele: andava a lavorare come levatrice all'ospedale di Monte Scopus.
Io vivo a Saad, un kibbutz di fronte a Gaza dentro la linea verde, dal 1955. Abbiamo visto da vicino la guerra del Sinai quella dei sei giorni e quella di Ottobre. Nei tempi di tregua ci sono sempre stati attacchi di arabi che venivano dalla striscia di Gaza, minavano le strade tra i campi, venivano a rubare automobili e bestiame, e venivano anche a ammazzare. Il mio figlio maggiore Nathan, chiamato con il nome di suo nonno Nathan Cassuto, perito nei campi nazisti, e` caduto 31 anni fà nella guerra del Litani in Libano, era paracadutista.
Nel corso degli ultimi 8 anni siamo sotto la minaccia continua dei missili Qassam che sono arrivati a centinaia nel mio kibbutz. Il 31 dicembre 2008 è scoppiato uno di questi missili accanto alla finestra del mio salotto facendo molti danni, noi per miracolo non eravamo a casa. In questa ultima guerra non ci siamo mossi di qua, mio marito lavora nel pollaio, e le galline devono mangiare anche quando c'è guerra. Non abbiamo modo di ripararci dai missili, abbiamo 15 secondi di avviso, non abbiamo rifugio in casa. Anche i nostri figli non si sono mossi di qua, e per le medesime ragioni hanno mandato i bambini dagli zii.
Il mio kibbutz è religioso, e così pure noi e i nostri due figli che vivano qua con le loro famiglie. Gli altri tre figli vivono, uno in Galilea, una in un paese qui vicino, e una a Ramat Gan. Il Signore mi ha dotato di 20 nipoti che vanno dai 25 anni a 4 mesi, presto due si sposeranno.
Mio marito lavora da sempre nel pollaio, è stato per anni il direttore, ora che è pensionato, continua a lavorare, ma meno ore. Il pollaio ha due succursali, polli per carne e polli per uova da cova. Si parla di migliaia di polli. Inoltre è archeologo dilettante e s'interssa di filatelia.
Io ho fatto la professoressa di liceo per anni, poi ho imparato a fare la professoressa per adulti e modellista. La sera insegnavo ai genitori e durante il giorno facevo modelli per le ragazzine del kibbutz. Nel frattempo ho redatto il settimanale del mio kibbutz per anni. Ora anche io sono in pensione e lavoro qualche ora nella sartoria, mi occupo della pensione che spetta ai membri del kibbutz, aiuto mia figlia con i piccini, e sono volontaria in un'ente che aiuta famiglie che hanno perso figli in guerra (Yad Labbanim). Mi piace scrivere (in ebraico), leggere, e lavori manuali vari.
Per dare un'idea di una giornata durante l'ultimo conflitto – ci si alza alle sei per andare al tempio, ma il tempio ha cambiato luogo, l'hanno trasferito nel piano sottostante alla sala da pranzo, per motivi di sicurezza. Finita la preghiera mattutina preparano lo stesso luogo per la prima colazione, poi si va a lavorare, se c'è allarme si corre a ripararci dove si può. A mezzogiorno si va a pranzo sempre nel piano sottostante, siccome l'aula e` piccola a volte c'è da aspettare che qualche amico finisca il suo pranzo per potere prendere il suo posto. Durante il dopopranzo e la sera arrivano artisti a tirare su il morale, cantano, suonano etc. Sono sempre artisti di prima linea e volontari! Ci sono molti soldati che si danno il turno dentro e fuori di Gaza, che hanno bisogno di doccia, pranzo o un posto da posare un po' la testa. I volontari sono sempre più dei soldati. Poi ci sono quelli della televisione che si sono messi proprio di fronte a casa mia; un caffè caldo, un sandwich a loro offerti sono sempre ben accettati. Questo è proprio un piccolo assaggio di un giorno durante la guerra.
Cosa pensa del risultato delle ultime elezioni in Israele?
Le ultime elezioni sono il risultato di quello che pensa il popolo d'Isrele del governo impotente di Olmert, spero che sappiano fare di meglio.
Le piace Tzipi Livini? Le piacerebbe potesse essere la nuova Golda Meir?
Non mi piace affatto, non ha una sua agenda e non può assolutamente essere una seconda Golda, non e` in grado.
Quando il governo si è ritirato dalla striscia di Gaza, quale era la sua opinione in merito? Si sarebbe aspettata che da lì sarebbero nati così tanti attacchi?
Era chiaro che questo sarebbe successo, non dovevano assolutamente muovere quelle brave persone che per essere chiari ci facevano da scudo e da guardiani.
Ha degli amici o conoscenti arabi? Se sì, come sono i rapporti con loro?
Non ho conoscenti arabi, ho amici Drusi che sono veramente brave persone.
Cosa ne pensa degli ebrei e degli israeliani che manifestano continuamente contro la politica di Israele?
Penso che sono traditori! O almeno malati di mente.
Cosa ha provato quando è venuto a conoscenza delle manifestazioni violente anti-Israele che sono spesso sfociate nell’antisemitismo puro?
Déja` vu, è quello che ho provato! Io sono reduce del razzismo fascista e posso facilmente immaginarmi dove possono sfociare queste manifestazioni.
Quale è la sua opinione in merito ai comportamenti violenti dei coloni religiosi che sono arrivati al punto di attaccare persino la Polizia e l’Esercito di Israele?
I media hanno dato molto peso a questi comportamenti che erano veramente sporadici. Io sono contraria ad ogni comportamento violento, ma bisogna anche valutare il comportamento della Polizia e dei diversi Tribunali che sono stati molto rigidi anche se si parlava di ragazzini e ragazzine minorenni.
Cosa la preoccupa di più: il terrorismo palestinese, la minaccia iraniana o il fatto che vi sentite soli come israeliani?
Tutte e tre sono minacce molto gravi. Tra un animale feroce e l’altro come possiamo dire chi è più inquietante? Tutte le minacce che incombono su di noi ci fanno molta paura.
Perché secondo lei esiste questa crescente antipatia nel mondo nei confronti di Israele?
Credo che il mondo ha rispetto per chi rispetta se stesso, invece Israele negli ultimi tempi cerca di essere politically correct con tutto il mondo, invece di dire cosa Israele deve fare per vivere sicuramente, senza preoccuparsi dei giudizi delle altre nazioni. Solo quando Israele agirà così avrà il rispetto e la simpatia del mondo.
Tra coloro che denunciano il terrorismo islamico nessuno o quasi prende in considerazione l’importanza economica del petrolio che va a vantaggio dei regimi islamisti totalitari.
Questo è un problema che si doveva risolvere molto tempo fa. Israele è uno dei Paesi che manda avanti ingegnosamente l'idea della energia solare e quella del vento. Tutti questi progetti sono stati fermati per via d'interessi diversi: ora che si parla del "mondo verde" c'è da aspettarsi che pian piano queste idee andranno avanti.
Non crede sia folle continuare a dipendere dal petrolio tenuto conto che i proventi vanno a finanziare chi odia Israele?
La risposta è inclusa in quella precedente. E` veramente folle finanziare tramite il petrolio quelli che ci vogliono morti.
In Israele, per quanto in misura molto minore che negli Stati islamici, esistono degli estremisti religiosi. Come si pone nei loro confronti?
Io credo che gli estremisti, qualunque siano, non portano nessun buon risultato. Bisogna in ogni modo fare notare che gli estremisti religiosi ebraici non predicano la morte.
Cosa le piacerebbe far conoscere di Israele ai lettori?
Prima di tutto gli Israeliani sono un popolo molto affettuoso e molto aperto, e secondo me vale la pena di conoscerlo. Certo non è sfuggito alla vista delle persone intelligenti il fatto che molte delle invenzioni degli ultimi decenni vengano da Israele, nel campo del high tech, nel campo della medicina, della fisica, con le famose macchine che fanno radiografie speciali, e potrei andare avanti a lungo con esempi simili. Poi ci sono anche i posti sacri a tutte le religioni che val la pena di visitare, e le antichità che dimostrano inconfutabilmente il legame ebraico a questa terra. E il deserto della Giudea che è bellissimo in tutte le stagioni, e la verde Galilea con il mare della Galilea. Insomma siete invitati a visitare Israele.
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