Sessantacinque anni fa, con lo sbarco in Normandia del 6 giugno 1944, aveva inizio l’ultima fase della Seconda Guerra Mondiale, fino, undici mesi più tardi, alla sconfitta del Terzo Reich e alla liberazione dei Paesi occupati da Hitler.
Questi momenti, insieme drammatici per le morti e le distruzioni che li hanno fatalmente accompagnati, e gioiosi per la fine dell’incubo nazista, sono raccontati in immagini esposte a Roma alle Scuderie del Quirinale, scattate dagli americani Lee Miller e Tony Vaccaro. La Miller, fotografa di moda, già partecipe del movimento surrealista, nel 1940 era passata al giornalismo di guerra, sempre conservando il suo estro dissacratore: a Monaco si era fatta ritrarre mentre faceva il bagno nella vasca del Führer. Vaccaro, figlio di immigrati molisani, da soldato era diventato fotografo sul campo, acquisendo rapidamente la dote di mostrare gli aspetti più intimi del grande dramma di cui era protagonista e spettatore. Entrambi trasmettono testimonianze uniche, suggestivamente parlanti, di quegli eventi che sono alla base del mondo in cui oggi viviamo.
La mostra “Scatti di guerra. Lee Miller e Tony Vaccaro. Dallo sbarco in Normandia a Berlino”, a cura di Marco Delogu e Umberto Gentiloni, è aperta alle Scuderie del Quirinale dal 3 luglio al 30 agosto 2009.
FOTO: "Il bacio della liberazione" - Tony Vaccaro/Galerie Bilderwelt, Berlin
|