Da qualche tempo, all'interno della GdF di Ancona, nel silenzio assoluto dei mass media, va svolgendosi una vicenda giudiziaria che assume tutti gli aspetti più paradossali di un dramma che definire kafchiano è veramente poco. Proviamo a sintetizzare: un ufficiale superiore, fino ad allora con buone note caratteristiche, viene accusato da un collega di un furto nel suo appartamento.
Così poco? Dirà a questo punto l'uomo della strada, abituato da anni a leggere sulla cronaca casi di corruzione e concussione di ben altro livello, relativi ad appartenenti al Corpo. Possibile che un ufficiale superiore della Guardia di Finanza, che avrebbe, volendo, e come hanno fatto alcuni in passato (basta sfogliare le raccolte dei giornali degli ultimi decenni), possibilità di appropriarsi di somme davvero notevoli abusando del suo grado e delle sue funzioni (sono cose accadute tante volte, ripeto, tanto che un magistrato, quello di Pinerolo, parlò, purtroppo, in sentenza, addirittura di tendenza genetica alla corruzione), che un ufficiale superiore dunque si riduca a rubare a casa di un collega? Ma comunque, cosa avrebbe rubato costui?
Secondo le accuse, generi alimentari, i soldi da un salvadanaio, qualche gioiello di non eccelso valore, un paio di sterline. Paradossale! Comunque, le inchieste giudiziarie sono inchieste giudiziarie e quindi il processo va fatto, avviato dalla Procura Militare, che poi si dichiara incompetente, e passa alla Procura ordinaria. Ma come finisce? Con sentenza diventata definitiva l'ufficiale superiore che si accontentava davvero di poco viene assolto dal furto, non ha rubato nulla, ma viene condannato in primo grado per violazione di domicilio nella casa del collega. Lo accuserebbe un video.
Ma perché allora sarebbe entrato, per fare cosa? Strana vicenda, tenuto conto tra l'altro che i due ufficiali, che un tempo erano amici ed abitavano nello stesso stabile si frequentavano regolarmente con assiduità. Comunque, se un video dimostra… ma pare che la perizia sul video presenti molte incertezze e desti numerose perplessità. Insomma una vicenda davvero singolare e paradossale che presenta molti lati oscuri.
Non resta che aspettare l'esito dei procedimenti penali ancora in corso per dire l'ultima parola ed ogni giudizio va sospeso, ma il Paese, dalla Guardia di Finanza, nell'Italia, Patria riconosciuta dell'evasione fiscale, si attenderebbe ben altro. Sarebbe auspicabile che in un Corpo di Polizia si sviluppassero anticorpi tali da evitare situazioni in effetti spiacevoli. Comunque ne riparleremo a sentenze passate in giudicato, perché questa faccenda ci interessa molto.
|