Comunicato congiunto
Le scriventi organizzazioni sindacali, in rappresentanza di tutte le sigle sindacali del Comparto Sicurezza, manifestano per sensibilizzare i cittadini sui pericoli per la sicurezza del Paese in relazione ai tagli previsti con l’attuale legge Finanziaria che riducono le risorse al Comparto Sicurezza di oltre 1 miliardo di euro.
Il governo, che durante gli incontri ufficiali con le organizzazioni sindacali del Comparto aveva assunto precisi impegni volti a realizzare investimenti sulla Sicurezza e la Difesa, con la legge Finanziaria 2009 non ha, ad oggi, ancora aperto un confronto nè ha assunto alcun formale impegno in ordine alla previsione, entità, tempi e modalità circa la corresponsione degli stanziamenti economici per il 2009.
L’attuale manovra finanziaria, che prevede ingenti tagli alle risorse per le Forze di polizia, non prevede, invece, sufficienti stanziamenti per il Contratto di lavoro per il biennio 2008-2009 né il riconoscimento sul versante economico della specificità, né le ulteriori risorse che, aggiunte a quelle già esistenti, potrebbero consentire una riforma struttuale delle carriere.
Il governo, nonostante l’esistenza delle risorse, nella Finanziaria 2008, e nonostante le sollecitazioni delle organizzazioni sindacali, non ha ancora aperto il tavolo della trattativa per l’adeguamento dell’ora di lavoro straordinario, il buono pasto e la coda contrattuale economica 2008 e l’accordo normativo 2006-2009.
Per questi motivi le scriventi organizzazioni sindacali del Comparto manifestano in tutto il Paese nella consapevolezza che il varo di una simile Finanziaria costituirà un abbassamento del livello complessivo di sicurezza nel Paese e di tutela degli operatori.
Siulp- Silp per la Cgil - Sap - Consap/Anip/Italia Sicura
Coisp Siap/Anfp - Fsp/Ugl - Uilps - Sappe - Osapp
Cgil Fp - Sinappe - Uil Penitenziari - Sapaf - Cisl Fps
Uspp (Ugl-Fnpp-Llpp-Lisiapp) - Ugl - Uil Pa - Fe.Si.Fo.
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Silp-Cgil
La Segreteria di Frosinone comunica: “Occorre potenziare urgentemente l’organico della Squadra Mobile e della Digos, utilizzando criteri trasparenti per i movimenti del personale che, oltre al primario interesse dell’Amministrazione, tengano conto delle esperienze, delle professionalità e delle aspirazioni dei lavoratori di Polizia.
Perciò, intervenga direttamente il questore, per evitare i disastri del passato e che tutto si riduca ad un inutile spostamento di pedine invece di un reale rafforzamento degli organici del settorre info-investigativo”.
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Siulp
Il Segretario generale provinciale di Novara Tommaso Di Gaudio comunica: “Il Siulp novarese apprende da organi di stampa che altro soggetto sindacale della Polizia di Stato, appartenente alla federazione sindacale Siap-Anfp, si sia espresso favorevolmente all’istituzione del commissariato in Borgomanero. Questa organizzazione sindacale apprezza il fatto che il comunicato diramato condivide e conferma tutto quanto detto e fatto dal Siulp novarese dal 1989 ad oggi. Auspichiamo ad un rapporto sinergico di tutte le parti in campo affinché l’annosa questione diventi realtà nel più breve tempo possibile, visto che il tutto è realizzabile a ‘costo zero’.
Spiace constatare per l’ennesima volta la discesa in campo di interessi campanilistici che poco hanno a che fare con gli interessi generali della collettività che già da tempo si è espressa a favore della maggiore sicurezza e dei servizi di Polizia amministrativa fruibili esclusivamente con l’istituzione del commissariato di Ps in Borgomanero (attraverso le migliaia di firme raccolte). Servizi amministrativi ormai divenuti indispensabili ad una collettività che con il tempo è andata modificandosi, che nella multietnicità sta radicando e costruendo il proprio futuro socio-politico ed economico.
Il Siulp novarese continuerà le proprie iniziative a sostegno dell’Istituzione del commissariato di Ps a Borgomanero con il coinvolgimento delle istituzioni politiche, amministrative e sociali; in quanto ritiene che la vertenza sicurezza del medio alto-novarese sia, a maggior ragione oggi più di ieri, un’attualità concreta”.
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Usp
La Segreteria nazionale comunica: “L’ipotesi si soppressione del Distaccamento della Polizia Stradale di Porto Recanati per carenza di organico, costituisce l’ennesima resa dello Stato alle bande criminali e il fallimento di quella tanto sbandierata politica della prevenzione degli incidenti stradali.
Tale Ufficio costituisce, infatti, l’unico presidio della Polizia di Stato su un vasto territorio che registra un considerevole aumento di presenze, con conseguenti problemi di sicurezza. Pertanto, più che parlare di chiusura, il Dipartimento della Ps dovrebbe disporre l’invio urgente di almento altri 15 uomini, per dare manforte ai circa 10 loro colleghi che vi sono rimasti in servizio, e che rischiano ora di essere trasferiti in altre strutture della Polizia. E’ necessario un incremento degli organici per elevare gli standard di efficienza e assicurare la presenza sul territorio di una o più pattuglie, anche dopo la prevista chiusura serale della locale Stazione Carabinieri.
L’Usp, nel ritenere che la sicurezza si ottenga con i fatti e non con le chiacchiere, ha chiesto al Capo della Polizia Manganelli e al direttore centrale della Polizia Stradale Sgalla, di adottare ogni utile iniziativa affinché il Distaccamento Polstrada di Porto Recanati mantenga la propria operatività e ottenga in tempi rapidi un aumento dell’attuale organico”.
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Sap
La Segreteria di Roma comunica: “Le costanti esigenze legate ai servizi di ordine pubblico stanno ormai costringendo, da diverso tempo, gli operatori di via Patini ad un lavoro extra.
Le difficoltà riscontrate sono di diversa natura, il numero degli operatori che viene impiegato è quasi raddoppiato e buona parte dei servizi di ordine pubblico sono impossibili da programmare, sia per il ritardo della relativa ordinanza da parte del locale ufficio di Gabinetto, sia per il fatto che il servizio è emergente e pertanto devono essere necessariamente impiegati tutti gli operatori presenti sul posto e al momento, riducendo pericolosamente l’aliquota di personale presente negli uffici. Tale riduzione di personale, nel quadrante notturno, impone, in rari casi per ora, la chiusura del settore fotosegnalamento, in quanto l’uscita di due operatori lascia tale Sezione con una singola unità, che per motivi tecnici legati all’uso del sistema visascan e alle normali procedure di autotutela, non può operare da sola.
Il numero di autovetture, per altro, sembra non sia sufficiente a coprire buona parte dei servizi, molte sono ricoverate e molte altre, per assoluta esigenza, vengono utilizzate anche se hanno apparati radio non completamente funzionanti. A completare il quadro è il monte ore straordinario destinato al personale del Gips, assolutamente insufficiente e che spesso, già a metà del mese, viene bloccato in quanto rimane destinato per le sole esigenze di ordine pubblico.
La naturale conclusione di quanto sopra esposto è che il Gips di Roma ha bisogno di rinforzi di organico, ha bisogno di autovetture ed ha bisogno di una nuova programmazione dei servizi di ordine pubblico, onde evitare l’abuso di personale si consiglia pertanto di prendere in considerazione l’eventualità di attingere, in maniera costante, dal personale in servizio presso la Dac, ciò permetterebbe di risparmiare, oltre al personale, anche i mezzi utilizzati in detti uffici.
Questa organizzazione sindacale si impegnerà affinché tali problematiche vengano risolte, ognuna da chi di competenza”.
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Siap
La Segreteria provinciale di Crotone: “Abbiamo segnalato il disagio del personale della locale Sezione Polstrada, costretto ad effettuare i servizi di vigilanza stradale e l’attività di controllo del territorio in condizioni di scarsa sicurezza a causa delle vetture vetuste del parco auto. La Segreteria nazionale è intervenuta presso i competenti uffici ministeriali ricevendo assicurazione su una probabile assegnazione nel 2009 di nuove vetture, in occasione della stipula del nuovo contratto di acquisto che prevede l’arrivo di circa 250 nuove vetture per la Polizia Stradale.
Il Siap seguirà con cura la problematica evidenziata che, pur interessando molte realtà territoriali, in alcune è talmente grave da mettere a repentaglio la stessa incolumità degli operatori”.
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Uil-Pa
Il Segretario generale Uil Pa Penitenziari Eugenio Sarno comunica: “Non c’è dubbio che l’approvazione alla Camera dell’articolo che riconosce lo sganciamento dal Pubblico impiego per il Comparto Sicurezza e Difesa rappresenta un obiettivo condiviso da tutti i sindacati e le rappresentanze e pertanto va accolto con soddisfazione, ma non è la panacea dei nostri problemi tuttora irrisolti.
Sia ben chiaro che per ora l’articolo approvato si limita ad affermare solo un principio di massima. Benché sia molto importante, è comunque necessario riempire di contenuti veri la specificità. E’ ovvio che noi rivendichiamo trattamenti economici e di carriera diversificati dal Pubblico impiego. Con questa norma ora sarà possibile. Bene anche la previsione di inserire le Forze di polizia e le Forze armate nelle categorie di lavoro usurante.
Sento e leggo troppi trionfalismi. E’ un impegno mantenuto che ora va onorato con mezzi e strumenti. E non parliamo solo di aspetti economici quanto di opportunità e dotazioni. Per noi è anche un significativo aspetto legato ad una dignità da ritrovare e recuperare. In ogni caso, l’approvazione non impedisce a tutti i sindacati e i Cocer di manifestare contro i tagli previsti in Finanziaria in materia di sicurezza e per sollecitare l’apertura del tavolo contrattuale. Anche dagli esiti di questi confronti misureremo la valenza della specificità, ovvero se si tratta dei soliti annunci o di fatti concreti.
Non sarà un caso se tutti, da destra a sinistra, hanno detto e ripetuto che la specificità
senza soldi è solo una declaratoria di intenti”.
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Coisp
Grande soddisfazione è stata espressa dal Segretario generale Franco Maccari, per le parole del ministro dell’Interno Roberto Maroni, il quale, al termine della riunione che ha presieduto nella Prefettura di Caserta con i vertici di Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e dei Procuratori della Repubblica di Napoli e Santa Maria Capua Vetere, ha ritenuto che “ci sia un ottimo coordinamento tra Forze di polizia e magistratura.
Bene - dice Maccari -, perchè in effetti i veri risultati nel contrasto ad ogni forma di criminalità si ottengono grazie alla sinergia tra chi svolge attività di indagine sul territorio e chi è deputato a trarne le conclusioni, portando in un’aula di Tribunale i frutti del lavoro degli operatori di Polizia. Va da sé che in tal modo il Ministro riconosce ampiamente la necessità di questa sinergia e, dunque, il valore dell’attività di intelligence operata in termini di retribuzione o di soddisfazione di alcun tipo.
Ed ecco perché - aggiunge il Segretario - non possiamo essere altrettanto d’accordo con le aspettative che il Ministro ha rispetto ai risultati dovuti all’impiego dei militari schierati nel casertano. Per carità, le divise per la strada fanno bene senz’altro, e dunque ben vengano, ma è fin troppo evidente - sottolinea Maccari - che per avere risultati sul piano del reale controllo del territorio e soprattutto nel contrasto alla malavita organizzata, altri sono i mezzi che è necessario impiegare. Infatti un conto è un’operazione d’immagine che accresca la percezione di sicurezza nei cittadini, un altro è la predisposizione degli strumenti operativi nella lotta ad ogni forma di malaffare e di criminalità.
Certamente - incalza il Segretario - il poderoso taglio di risorse delle somme da destinare a Forze dell’ordine che il governo ha predisposto non segue la logica delle conclusioni cui lo stesso Maroni è giunto a Caserta. Se si hanno precise aspettative in tema di sicurezza e si pretendono determinati risultati dalle Forze di polizia, forse, bisognerebbe anche creare un contesto in cui quelle aspettative e quei risultati possano concretizzarsi. Un contesto - conclude Maccari - in cui gli operatori delle Forze dell’ordine abbiano almeno i mezzi sufficienti per lavorare, invece che, come ricompensa per il loro sacrificio, vedersi solo tagliare stipendi e straordinari”.
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Fps-Ugl
La Segreteria provinciale di Terni comunica: “Il Segretario provinciale di Terni Filippo Girella, nel corso di un incontro con il questore, si è fatto portavoce delle legittime e sacrosante aspettative dei colleghi che, ormai da diversi mesi, attendono il pagamento di oltre 1.800 ore di straordinari, effettuati perché disposti dai dirigenti dei vari uffici e mai retribuiti.
Il questore Urti si è mostrato sensibile a tale problematica e, nella stessa mattinata, si è attivato presso il competente ufficio del Dipartimento della Ps per trovare una soluzione che, nel giro di breve tempo, consentirà ai colleghi di ottenere il pagamento dello spettante.
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La Segreteria provinciale di Caserta comunica: “Il Segretario provinciale di Caserta Giuseppe Raimondi ha inviato una dura nota al direttore della Scuola allievi agenti della Polizia di Stato con la quale si lamenta la mancata informazione preventiva in merito ad alcune decisioni prese dalla direzione dell’istituto”.
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