Ancora una volta sono i poliziotti a pagare il prezzo più alto di una scellerata politica del risparmio e di un’incapacità dell’Amministrazione, e dei vari questori che l’hanno preceduta, a non creare strutture ricettive per il personale operante a Napoli, ma proveniente da fuori regione.
E’ ancora forte l’eco della protesta che questa organizzazione sindacale ha posto in essere in un recente passato, che consentì una sistemazione alloggiativa dignitosa anche per i giovani poliziotti assegnati in questo capoluogo come primo servizio. Pensavamo che il peggio fosse passato, ma ci siamo accorti che ad esso non c’è mai fine; infatti il problema è riaffiorato con i recenti trasferimenti in maniera ancora più virulenta del passato.
Non ci sembra dignitoso, e mi permetto di dire onorevole, per la nostra Amministrazione costringere i nuovi arrivati a dormire nelle proprie autovetture, visto i costi proibitivi degli affitti e finanche dei posti letto. Pensiamo che ai nuovi colleghi qualche sacrificio vada chiesto, ma sul fronte dell’impiego in servizio in una realtà di trincea sul piano della lotta alla criminalità, e non certamente su quello della logistica.
E’ arrivato il momento che lei, “nuovo arrivato” faccia uno sforzo di fantasia e concordi con l’Amministrazione centrale, e se possibile con le Istituzioni locali, ogni sforzo anche economico per consentire ai trasferiti un’idonea sistemazione, in alternativa la invitiamo a richiedere al Dipartimento della Ps un cambio con personale napoletano che potrebbe avvantaggiarsi dell’alloggio in famiglia.
Vogliamo inoltre approfittare dell’occasione per ricordarle, a proposito di logistica, che non molto tempo fa, in un grande Ufficio di Polizia cittadino, è stato trovato un grosso topo che è stato “disattivato” grazie alla tenace lotta del personale, ma la carcassa è stata in mostra per quasi due giorni e solo con la nostra pressante, ripetuta e ossessiva richiesta, si è proceduti alla rimozione; in un Paese civile adesso si dovrebbe realizzare un’efficace disinfestazione, vogliamo sperare che questo, i suoi Uffici, lo hanno già programmato.
Ritornando invece alla carenza (anche se non per sua colpa) degli alloggi, ci vediamo costretti a comunicarle che, ove malauguratamente si determinassero le condizioni, gli interessati verrano inviati a dormire anche nelle tende che questo sindacato allestirà sia presso la Prefettura che la questura, in modo da far risaltare alla pubblica opinione e alle forze politiche di ogni schieramento che sulla sicurezza fanno molta demagogia, le condizioni di disagio del personale della Polstato, che oltretutto è sperequato anche su questo versante da quello delle altre Forze di polizia ad ordinamento militare, che continuano ad avere caserme e, quindi, posti letto in abbondanza, forse su questo, ci permettiamo di suggerire, si potrebbe cercare un valido ed utile coordinamento.
Nel rimanere pertanto in attesa di un suo cenno di riscontro, le porgo distinti saluti.
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