Paola Bortolussi è l’addestratrice dei cavalli, durante lo spettacolo ne mostra due, un frisone nero ed un lipizzano bianco. E’ nata ad Ostia il quartiere di Roma che confina con il mare, però parla con il solito accento romagnolo, ha 27 anni e da 22 è in mezzo ai cavalli.
Perché hai scelto i cavalli per esibirti?
Ho sempre amato i cavalli, quando ero piccola stavo sempre nelle scuderie, anche quando mi sentivo poco bene, solo stare vicino ai miei fratelli con la criniera, mi faceva sentire meglio.
Come hai iniziato la carriera?
Nel 2001 ho iniziato a lavorare al circo “Roncalli”, con Yasmine Smart una domatrice inglese, vincitrice del festival di Monte Carlo. Per più di 3 anni sono stata la sua assistente e con lei ho imparato tutto. E’ stato un periodo duro, ero lontana da casa, con base in Germania e guadagnavo 200 euro a settimana, per un lavoro che praticamente non finiva mai, ma è stato pieno di soddisfazioni.
Poi?
Yasmine è andata a lavorare negli Usa, io non l’avrei seguita, evidentemente mi vide pronta e mi regalò il mio primo cavallo, il nero “Rolex”, con cui ho iniziato la carriera.
E l’altro cavallo?
“Cico”, il cavallo bianco, l’ho acquistato in un secondo momento salvandolo dal macello, dicevano che era cattivissimo, ma forse non sapevano come prenderlo, con me è dolcissimo.
Com’è la vita del circo?
Dura. Sempre in movimento, nel freddo, nel fango, senza un punto fisso, vissuta all’aperto. Non saprei fare altro. Quando piove e sento il ticchettio della pioggia sulla mia roulotte all’ora e solo allora mi sento a casa.
Cosa pensi di chi vi accusa di maltrattare gli animali?
Queste persone prima di accusare a vanvera, dovrebbero venire a vedere come trattiamo gli animali.
Come spenderesti i tuoi ultimi mille euro?
Comprerei mangime, fieno, vitamine e carote per i miei cavalli, poi penserei a me.
Quale è la cosa più importante nell’addestramento dei cavalli?
La pazienza nell’insegnare quello che devono fare e tante, ma tante carotine.
Ha mai punito un cavallo frustandolo?
Mai e mai lo farei.
Sei mai stata ferita da un cavallo?
Si, mi hanno morso e quasi rotto un ginocchio, ma non erano i miei cavalli.
Perché hai scelto di esibirti al circo e non hai fatto una disciplina dell’equitazione sportiva?
Sono nata al circo, mi piacciono gli applausi, adoro lo spettacolo, l’equitazione segue degli standard strutturati che fanno sembrare i cavalli delle macchine.
Sposata? Fidanzata?
Fidanzata? Con un circense ovviamente.
Ovviamente… Figli in programma?
Per ora no, ho gia i miei cavalli e sono felice così.
C’è qualcosa che ti fa più paura nel tuo futuro?
Nulla, anche se qualche volta penso a Rolex, ha 20 anni, è un’età avanzata per un cavallo, penso a quando non ci sarà più e mi intristisco.
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