home | noi | pubblicita | abbonamenti | rubriche | mailing list | archivio | link utili | lavora con noi | contatti

Giovedí, 22/10/2020 - 15:01

 
Menu
home
noi
video
pubblicita
abbonamenti
rubriche
mailing list
archivio
link utili
lavora con noi
contatti
Accesso Utente
Login Password
LOGIN>>

REGISTRATI!

Visualizza tutti i commenti   Scrivi il tuo commento   Invia articolo ad un amico   Stampa questo articolo
<<precedente indice successivo>>
Dicembre/2008 - Interviste
Società
Il domatore
di a cura di Leandro Abeille

Sonny Caroli è un giovanissimo domatore, a solo 18 anni già tratta con leoni e tigri, guadagna 3.500 euro al mese ma quasi 2.000 li spende per i suoi compagni di spettacolo a 4 zampe, ha un segno distintivo: durante lo spettacolo si veste da gladiatore.

Perché proprio il domatore?
A 2 anni già giocavo con serpenti e giraffe, a 10 aiutavo mio padre, grande domatore, nel suo lavoro, non saprei che altro avrei potuto scegliere. Con i leoni ci sono cresciuto ho imparato ad amarli e adesso a rispettarli.

Domanda scema, ma devo fartela, non hai paura quando sei in gabbia da solo con una decina di leoni e tigri?
Mi piace sfidarli, affrontarli muso a muso, sapendo che se volessero potrebbero farti volare con un colpo della zampa, ma in fondo è un gioco dove tutti partecipiamo divertendoci, accettandone regole e rischi. E’ il mio lavoro c’è chi fa il medico o il poliziotto, io faccio il domatore. Però, in sincerità, un po’ di paura ce l’ho sempre.

Hai fatto qualche scuola specifica per diventare domatore?
Nessuna scuola, ogni giorno apprendo dalle esperienze di mio padre e ne faccio di nuove. Ogni giorno si imparano cose nuove.

Come si fa a far capire ad un leone a salire su uno sgabello?
Con il carattere, le bacchette di plastica e i bocconcini.

E la frusta?
Si usa solo quando ti vogliono mangiare, per fargli capire che non è il caso, ad ogni modo è più il rumore a funzionare che non altro. Il vero segreto è la costanza a farli provare e riprovare finché non fanno quello che dici tu e allora arriva il premio.

Ti hanno mai graffiato?
Tante volte che non mi ricordo più quante, dell’ultima ho ancora i segni ( e mi mostra un paio di tagli profondi sulla gamba).

Non credi che i leoni e le tigri non siano animali nati per questi spettacoli?
Lo spettacolo rappresenta quello che fanno in natura, saltano, stanno seduti, si sdraiano, non fanno nulla che non sia nel loro Dna, non mando certo i leoni in bicicletta.

La cosa più bella e quella più brutta dell’essere domatore?
La più bella sono gli applausi del pubblico, la più brutta è chi mi accusa di maltrattare gli animali.

Il tuo sogno?
Diventare un domatore migliore di tutti e di esibirmi a Montecarlo.

Che succede se vedi per strada qualcuno che maltratta una persona?
Difendo il più debole

Se maltrattassero i tuoi animali?
Mangerei chi ci prova!

Chi butteresti nella fossa dei leoni?
Chi non ama e non capisce l’essenza del circo.

Coma mai ti fai chiamare “il Gladiatore”?
Perché anticamente i gladiatori lottavano contro i leoni, dopo il film, potrebbe sembrare scontato, ma nella realtà ogni giorno scendo nell’arena per lottare, stavolta, in maniera incruenta ma con la stessa forza di volontà dei gladiatori del passato. Ho provato a cambiare nome ma “Pippicalzelunghe” proprio non ci stava bene.


<<precedente indice successivo>>
 
<< indietro

Ricerca articoli
search..>>
VAI>>
 
COLLABORATORI
 
 
SIULP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
 
Cittadino Lex
 
Scrivi il tuo libro: Noi ti pubblichiamo!
 
 
 
 
 

 

 

 

Sito ottimizzato per browser Internet Explorer 4.0 o superiore

chi siamo | contatti | copyright | credits | privacy policy

PoliziaeDemocrazia.it é una pubblicazione di DDE Editrice P.IVA 01989701006 - dati societari