Il 19 gennaio scorso, a Trieste, il pubblico ministero di Torino, dott. Raffaele Guariniello, nell’ambito di un convegno tenutosi nella sala congressi “Oceania” della Stazione Marittima, ha incontrato una delegazione di dipendenti ed ex della Guardia di Finanza, tra i quali anche il presidente del Movimento dei Finanzieri Democratici e coordinatore nazionale dei Finanzieri Esposti all’Amianto, Lorenzo Lorusso. Quest’ultimo nel ribadire la piena fiducia dell’associazione nell’operato della magistratura ha condiviso la proposta del dott. Guariniello per una Procura nazionale che si occupi solo di amianto e di problematiche ambientali. Il presidente della nostra associazione è stato reiteratamente intervistato sull’argomento da radiogiornali locali e nazionali.
Nell’ambito dell’intervento pubblico del magistrato piemontese lo stesso ha sottolineato la rilevanza della problematica espositiva-manipolativa del pericoloso minerale afferente alle Forze di polizia e, più precisamente, alla Guardia di Finanza. I sacchi di eternit che transitavano dai porti fino a non molti anni fa – è emerso in maniera inequivocabile dal convegno – erano fatiscenti e spesso si rompevano, liberando nell’aria polveri altamente cancerogene che venivano inalate sia dagli operai sia da quei finanzieri che erano obbligati dalle consegne di servizio ad effettuare un riscontro manuale e senza alcuna protezione.
Fatta questa necessaria premessa corre l’obbligo sottolineare che, sempre durante l’intervento di Guariniello, è emerso che l’organo deputato al controllo ed alla sicurezza interna delle caserme è gestito dallo stesso comando militare (art. 13 del d.lgs 81/2008). Il controllore e il controllato hanno, nel migliore dei casi, una dipendenza gerarchica, ma potrebbero essere anche la stessa persona. Nulla sembra vietare che queste due mansioni possano coincidere. Allora, ci chiediamo, quali garanzie di imparzialità e di obiettività potranno mai avere i finanzieri che su tutto il territorio nazionale sono stati, a vario titolo, esposti all’amianto?
Lo stesso Guariniello fa intendere che questa normativa andrebbe modificata e noi concordiamo pienamente con questa posizione in quanto, almeno fino ad ora, non ci risulta che sul territorio nazionale sia mai stata applicata la sorveglianza sanitaria per le centinaia di finanzieri che sono concretamente stati esposti all’amianto.
Eppure, da una attenta lettura della sentenza n. 186/2011, datata 10.10.2011, della Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia (riguardante proprio un graduato della Guardia di Finanza) si evince che i limiti imposti dalla circolare prot. 15/SEGR/0001940, datata 25 gennaio 2011, del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sono, di fatto, stati sforati.
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