Ventiquattr’ore in terra di camorra

C’è un’altra Italia che vive sul confine tra la provincia di Caserta e Napoli. Posti dove si dipanano le storie dimenticate, i singoli destini di una popolazione che cerca di sopravvivere in un quotidiano fatto di regole a parte, di disoccupazione, di abusi, di sfruttamento, di poteri distratti o collusi, di morti annunciate o accidentali. Un mondo a stento registrato dai media che se ne accorgono solo quando ci scappa un morto di troppo.
Lo spettacolo del Bronx nostrano va in onda allora nei servizi giornalistici e televisivi che spesso guardano ai fatti descritti senza saperli decifrare, quasi fossero barbarie di un mondo esotico e tribale senza alcun collegamento con la realtà economica e sociale italiana. Quando la notizia si raffredda insieme con i cadaveri, la marea mediatica si ritrae. Mondragone, Castelnuovo, Arzano, Villa Literno, Aversa, Frattamaggiore e tanti altri agglomerati urbani tornano nel cono d’ombra ed i protagonisti delle storie rientrano nella loro opprimente quotidianità.
Un mondo fatto di gente che ogni mattina riprende a lottare per la propria dignità senza alcuna garanzia di farcela e un mondo di gente che ha dichiarato guerra al mondo degli altri.
Nazzaro affonda le mani in una realtà fatta di sfruttamento, dolore, disoccupazione, morte, violenza, sottosviluppo. Il suo sguardo registra le piccole cose delle grandi tragedie che nessuno vuole vedere, le storie che nessuno racconta.
Nato e cresciuto a Mondragone, in queste vicende marginali di muratori abusivi, poliziotti mortuari, legionari napoletani, avvocati cocainomani, spacciatori e vedove di morti ammazzati, ci entra con tutte le scarpe.
La sua rabbia è una disperata forma di compassione. Un atto di solidarietà e cruda testimonianza scandito con il ritmo serrato del vero romanzo d’azione. Un romanzo duro e bruciante come la vita di tutti i giorni tra l’Asse mediano e la Domiziana.

Sergio Nazzaro
IO, PER FORTUNA C’HO LA CAMORRA
Fazi ed.
pagg. 224 L 14,50
_____________________________________
Cos'è veramente la morte?

Dopo un’ondata di caldo torrido, a Stoccolma si è creato un campo elettrico di grande intensità. E mentre nell’aria si avvertono strani ronzii, si scatena una violenta emicrania collettiva. È un ubriaco a vedere per primo una minuscola larva bianca che come uno spirito penetra il marmo di una lapide. Si diffonde la notizia che negli obitori i morti si stanno risvegliando. Ma quando i morti tornano, cosa vogliono? Quello che desiderano tutti: tornare a casa. Scrittore horror di originale talento, Lindqvist racconta una storia emozionante sulle nostre paure più grandi e l’amore che sfida la morte. Perché alla fine, è proprio d’amore che si tratta, della capacità di lasciare i morti al luogo cui appartengono, trattenendoli soltanto nei nostri ricordi.

John Ajivide Lindqvist
L’ESTATE DEI MORTI VIVENTI
Marsilio ed.
pagg. 384 L 17,50
_____________________________________
LiberaMente in cammino...

Il protagonista, un uomo nel quale tutti noi potremmo riconoscerci, incontra casualmente una donna che gli cambierà l’esistenza. Sotto la sua guida, e grazie ai suoi suggerimenti, l’uomo imparerà a guardarsi dentro, riconoscerà le paure che lo attanagliano e lo immobilizzano e scoprirà che è possibile superarle. Una tappa dopo l’altra, prendendo coscienza di sé e dei valori ai quali non intende rinunciare, il protagonista percorrerà il cammino che lo condurrà alla “spiaggia perfetta”, luogo di pace che regna nello spirito di ogni essere umano. Questo libro, scritto con stile accattivante e coinvolgente sotto forma di romanzo, unendo narrativa e crescita personale, si presta a diversi livelli di lettura lasciando comunque un segno indelebile nel lettore.

Gianluca Lucchese
LA SPIAGGIA PERFETTA
Miele ed.
pagg. 144 L 13,70
_____________________________________
Islam, Democrazia, Occidente

Il 27 dicembre 2007 Benazir Bhutto, leader dell'opposizione democratica pakistana, viene uccisa in un attentato. Cinque giorni prima aveva consegnato al suo agente letterario un libro.
Benazir Bhutto dimostra in questa sua ultima testimonianza tutto il suo coraggio, condannando aspramente non solo il fondamentalismo islamico, ma anche l'Occidente, e gli Stati Uniti in particolare, per aver condotto una politica cinica e scellerata che li ha portati a sostenere gli stessi fondamentalisti islamici e la dittatura militare del generale Zia, in funzione antisovietica. Ma da queste pagine emerge anche la chiara visione che una riconciliazione è possibile. E forse è proprio questa fede incrollabile che l'ha condotta, con assoluta consapevolezza, al sacrificio della propria vita.

Benazir Bhutto
RICONCILIAZIONE.
Bompiani ed.
pagg. 448 L 20,00
_____________________________________
Unione Europea

Do popo aver tracciato una breve storia del processo d’integrazione dell’Europa, gli autori ne illustrano le tappe principali: l’unione doganale, la formazione del mercato unico e l’introduzione del mercato comune; rievocando il difficile cammino che ha portato all’adozione dell’euro e al patto di stabilità e crescita.
Il libro non si esaurisce tuttavia con la spiegazione degli eventi, ma individua cinque sfide a cui non ci si può sottrarre e su cui si giocherà nei prossimi anni il futuro dell’Unione: una politica fiscale comune, una politica agricola comune, una riforma del mercato del lavoro, la promozione della società della conoscenza e infine una politica di crescita e sviluppo in grado di tutelare l’ambiente e rispettosa di una corretta politica energetica.

A. Mantovani - L. Marattin
ECONOMIA DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA
Il Mulino ed.
pagg. 200 L 11,50
_____________________________________
L'Italia che reagisce

Cirri e Solibello, conduttori di Caterpillar, programma cult di Radio2, raccolgono in queste pagine il ritratto di un'Italia che sembra di fantasia e invece è realtà.
Un'Italia matura, consapevole, folle e geniale al tempo stesso, dove il chiacchiericcio della politica televisiva sembra lontano anni luce, dove i problemi si affrontano e si risolvono. C'è l'imprenditore pavese che vende il riso ai cinesi e c'è il sindaco che ha costruito i vigili urbani di cartone. Ci sono Comuni dove i dipendenti vanno a raccogliere funghi per rimpinguare le casse del municipio e poi ci sono quelli che risparmiano energia, vivendo meglio.
Persone molto differenti, capaci di cambiare stili di vita e di consumo. Da subito, perché il vecchio pianeta non può aspettare.

M. Cirri - F. Solibello
NOSTRA ECCELLENZA
Chiare Lettere ed.
pagg. 200 L 12,00