Sempre più numerosi, si rivolgono alla chirurgia plastica per modificare i loro caratteri somatici, e rendere quindi meno riconoscibile la loro nazionalità: sono i cittadini provenienti dall’America latina immigrati in Spagna, dove, per contro, ritenevano di trovare un ambiente più favorevole data la comunanza della lingua. Il quotidiano El Pais, denunciando il crescente razzismo iberico, cita il caso di Orly Cuzco, un ecuadoriano di 28 anni che ha pagato 4.200 euro a un chirurgo di Madrid per far “correggere” alcuni tratti del suo volto: “Mi marcava molto il mio aspetto inca. Ora attiro meno l’attenzione”.
Negli ultimi tempi numerosi episodi di violenza contro immigrati latino-americani sono stati segnalati dalla stampa spagnola. Su Internet è stato diffuso il pestaggio – ripreso con un cellulare – di una ragazza, anch’essa ecuadoriana, aggredita da un gruppo di coetanee spagnole al grido di “matala” (uccidila). Secondo la Ong Ruminahui, “queste aggressioni di stampo razzista sono diventate quotidiane in Spagna, ma vengono ignorate. Molte vittime delle aggressioni hanno paura a denunciarle”. Un altro episodio ripreso e diffuso su Internet riguarda una ragazza, anch’essa ecuadoriana, picchiata e coperta di insulti razzisti nel metrò di Barcellona da uno spagnolo ubriaco, senza che nessuno dei presenti reagisse in alcun modo.
Di qui il ricorso alla chirurgia plastica da parte di quegli immigrati provenienti dall’America latina che portano più evidenti sul loro volto il segni dell’origine inca. E sono molti, poiché in quasi tutti i Paesi di quel continente i discendenti, puri o meticci, degli indigeni originari costituiscono la parte più povera della popolazione. Secondo El Pais, il fenomeno della ricerca di “occidentalizzare” il loro aspetto è in continua crescita. “Molti di quei clienti vengono con la scusa di un difetto da correggere, ma quello che vogliono in realtà è modificare le narici schiacciate, e attenuare i tratti che ne identificano la nazionalità”, dice il chirurgo Diego Tomas, aggiungendo che “c’è stato un importante aumento di questi pazienti negli ultimi anni. E anche Antonio Porcina, presidente della Società spagnola di chirurgia plastica (Secpre) sottolinea l’aumento dei pazienti che “vogliono un naso più occidentale”.
Le correzioni più richieste sono il ritocco delle narici, e l’arrotondamento degli occhi. Inoltre, molti di questi interventi sfuggono alle inchieste giornalistiche, poiché sono numerosi gli immigrati che approfittano delle loro vacanze in patria per farsi operare a prezzi notevolmente più bassi. Ma va detto che nessuna chirurgia plastica può mascherare la gravità di queste manifestazioni di razzismo, come sempre fondate su un misto di violenza e ignoranza, purtroppo più diffuso di quanto si pensi.
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