Impegno e sacrificio hanno raggiunto
i massimi livelli, ma i dati che emergono
rivelano una situazione allarmante
Abbiamo sperato che almeno questa volta il governo prendesse a cuore le sorti della Sicurezza, invece con la conversione in legge del d.l. 112/08, sono stati realizzati tagli alla Sicurezza per circa 3,5 miliardi di euro per il prossimo triennio .
Eppure sino a qualche mese chi doveva essere eletto, di entrambi gli schieramenti politici, non aveva perso l’occasione di denunciare le gravi condizioni lavorative del personale della Polizia di Stato, le carenze croniche di organico e mezzi, l’inadeguatezza dei stipendi. Il risveglio del post-elezioni ha portato ad effettuare tagli in settori in cui le risorse non potevano certo definirsi eccessive, ma al contrario dovevano essere aumentate. Quando da più parti, ancora oggi, si proclama più sicurezza, non si capisce come la stessa si possa garantire con meno risorse umane e materiali.
La logica politica-istituzionale del molto romano “volemose bene”, della Polizia di Prossimità, di “poliziotto un amico in più”, che sono sentimenti insiti in tutti gli operatori della Polizia di Stato, mal si conciliano con l’impegno ed il sacrificio quotidiano che donne e uomini della Polizia di Stato profondono senza risparmio, per far fronte con l’abnegazione a carenze tecniche ed operative che negli ultimi anni hanno raggiunto i loro massimi livelli.
La realtà romana ne può essere un esempio, su questo la Consap - la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia - da mesi sta denunciando lo stato di malessere e abbandono in cui versa la Polizia della Capitale e lo sta realizzando attraverso una campagna di denuncia e sensibilizzazione denominata “SOS Sicurezza Roma” da tale campagna ancora in corso, emergono dati allarmanti. Roma “sta vivendo un'involuzione, dal punto di vista della sicurezza, senza precedenti” in qualità di poliziotti sentiamo il dovere civile di denunciare questa situazione.
Volanti: negli ultimi anni le “pantere” del Reparto Volanti - Caserma Maurizio Giglio - sono passate da poco meno di trenta a circa dieci.
Tagli: bisogna fare economia, quindi si taglia sulla Polizia, le macchine restano ferme nei garage in attesa di riparazioni che non arrivano. Discorso che non vale per le auto blu, che godono di un diversa voce in bilancio.
Il Commissariato fantasma: Centocelle via dei Gelsi, stabile che fino a qualche anno fa ospitava il commissariato di zona. Oggi a tenerlo “in vita” ci pensano quattro agenti, suddivisi in due turni. Ricevono pubblico e raccolgono denunce. Cinque piani oltre all’affitto mensile, la corrente ed il riscaldamento il Ministero paga persino le pulizie giornaliere dell’intera struttura.
Carenza Organico: Aurelio - personale effettivo 77, personale previsto 110; Salario Parioli - personale effettivo 73, personale previsto 130; Ostia - personale effettivo 110, personale previsto 145; Ispettorato Gen. Vaticano - personale effettivo 135, personale previsto 160; Fiumicino - personale effettivo 70, personale previsto 125; Casilino - personale effettivo 110, personale previsto 130; Romanina - personale effettivo 90, personale previsto 140; Anzio Nettuno - personale effettivo 100, previsto 135; Viminale - solo nell’ultimo anno perse 20 unità... e così via.
La persistente carenza di personale diventerà cronica nel 2009 poiché soltanto un poliziotto su dieci che andranno in pensione verrà rimpiazzato. Il cittadino impotente subisce le nostre inefficienze fino a perdere fiducia nei nostri confronti, e nel nostro operato, arrivando al rifiuto di segnalare i soprusi subiti perché convinto che la Polizia non è in grado di tutelarlo e una denuncia si tradurrebbe in una perdita di tempo e di danaro (facendo insorgere quelle forme di giustizia fai da te che hanno sempre determinato situazioni di pericolo per la società).
Sfratti esecutivi che vengono disattesi e rimandati, provocano disagio ai cittadini che legittimamente devono tornare in possesso delle loro proprietà.
Malgrado le difficoltà in cui versa il Dipartimento della Pubblica sicurezza per l’attuale mancanza di fondi e per gli ulteriori tagli, si assiste alla immissione nel territorio dell’Esercito, che “sostituisce” in alcune loro funzioni le forze dell’ordine e in altre “concorre” e “affianca”.
Quanto danaro è stato distolto dalle casse del ministero degli Interni per coprire le spese per l’impiego dell’Esercito nelle funzioni di Polizia? Risorse che potevano, perché non vengono impiegate per “coloro” che sono “istituzionalmente” deputati al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica?
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