Non solo penalizzati dalla mancanza di personale! Non solo penalizzati dalle continue richieste di aggregazioni da parte della questura!
Non solo penalizzati dalla esiguità delle risorse tecnico informatiche! Ma in quel commissariato sono costretti a lavorare anche a fasi alterne per questioni legate alla erogazione dell’energia elettrica.
Risulta decisamente assurdo ed incomprensibile su quanto accade all’interno di quel commissariato, ed ancor più grave l’indifferenza di chi dovrebbe intervenire per sopperire alle deficienze strutturali interne. A parte le questioni indicate in preambolo, l’erogazione della corrente, che dovrebbe essere continua e costante, non è di certo meno importante.
Da svariati anni il distacco dell’erogazione dell’energia elettrica avviene nei momenti più impensati, come negli istanti di maggior affluenza di pubblico, causando la caduta di tensione di tutte le attrezzature elettroniche (compuer, ecc.). Per non parlare poi delle ore notturne quando tutta la palazzina rimane completamente al buio e risulta assai difficoltoso raggiungere il pannello centrale per riattivare l’impianto elettrico.
Da almeno venti anni, periodo in cui si sono cominciati a verificare i primi distacchi di energia, sono state avanzate richieste di installare un gruppo elettrogeno centrale e dei gruppi di continuità ai vari piani per risolvere l’annosa questione, ma a quanto pare il muro di gomma resiste ancora.
Per lo stesso problema, da pari epoca, è stata avanzata una richiesta per il potenziamento dei kilowatt, ma per mancanza di fondi, almeno così dicono, l’aumento di potenza non è stato possibile e allo stato attuale il contatore continua a scattare quando meno te lo aspetti.
Dal punto di vista della sicurezza elettromagnetica possiamo sostenere, senza ombra di smentita, che la gabbia di faraday presente, così com’è, mai sottoposta a procedure di manutenzione, non sia assolutamente in grado di garantire la protezione che dovrebbe, a protezione delle persone e degli strumenti presenti presso quel commissariato.
Un’altra nota dolente è il notevole impegno profuso per il posizionamento di un sistema di difesa passiva, risalente all’epoca dell’omicidio del dottor Vinci, che allo stato attuale tutto fa meno che difendere passivamente una proprietà dello Stato.
La non perfetta efficienza dell’impianto elettrico potrebbe causare conseguenze ben più serie, oltre a quelle già prospettate, come nel caso in cui dei cosiddetti “non addetti ai lavori”, si prodighino per riattivare la corrente nella cabina dei contatori generali. La nostra formula dubitativa è dettata dal fatto di non sapere se l’impianto sia stato posto in opera a regola d’arte così come previsto dall’art. 81 del d.lg. 9/4/2008, o sia conforme alle leggi 186/68 - legge 46/90 e al D.p.r. 447/91.
Solo di una cosa siamo certi: che la latitanza istituzionale su questa specifica questione, come su altre, incide negativamente sia sul personale di quel commissariato sia sulla cittadinanza.
In virtù di quanto sopra chiediamo al questore di Roma, di assolvere ai suoi obblighi nella sua funzione di datore di lavoro, e di convocare in via d’urgenza, a tutela e salvaguardia della salute e della incolumità dei lavorator del commissariato Primavalle, gli organismi previsti dal d. lg. 9/4/2008 n. 81 che integrato e sostituito il d. lg. 626/94.
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