Un libro di Giovanni Floreani,
musicista, e di Alberto Madricardo, filosofo
e letterato, presenta un’analisi originale,
approfondita e a largo raggio, su un aspetto
fondamentale della nostra cultura, anzi
della nostra esistenza


Viviamo in un mondo di suoni. Le nostre emozioni, i nostri sentimenti, sono legati ai suoni, e quindi lo è anche il pensiero, che di continuo registra, regola, elabora emozioni e sentimenti. Partendo da questa condizione iniziale, ci si muove in uno spazio che si espande in tutte le direzioni dell’esistenza di ogni essere umano, di ogni essere vivente, di tutta la natura con cui coesistiamo. Tutti insieme viviamo in un mondo la cui “sonorità” è la caratteristica che lo distingue, e forse lo esclude, dall’universo muto e sordo che lo circonda. Ecco, il suono – che sia rumore, parola, canto, musica – è in noi e in tutto ciò che, al pari di noi umani, vive.
Leggendo “La natura dei suoni”, di Giovanni Floreani e Alberto Madricardo (Associazione culturale Fûrclap, pagg. 128), e ascoltando il Cd Strepitz accluso al libro, osservando le immagini che intervengono con un loro autonomo ed evocativo linguaggio, ci si chiede come questa opera, così fuori dai sentieri usualmente battuti dalla saggistica e dalla letteratura (non sapremmo inserirlo in una categoria precisa), abbia potuto essere realizzata, e anche perché nessuno lo abbia mai fatto prima.
“Due percorsi, uno musicale, uno di pensiero, si mettono qui a confronto, partendo da punti molto lontani l’uno dall’altro. Per l’uno il suono è materia esistenziale da penetrare ed elaborare, per l’altro è la manifestazione più intensa della relazione originaria che la vita ha con se stessa. L’uno giunge a chiedersi quale è la “natura del suono”, l’altro ricerca l’impronta emozionale che in epoche diverse l’essere lascia sull’anima umana, e di indicarne la espressione sonora essenziale.
I due percorsi qui accostati non sono direttamente in dialogo, perché il dialogo appartiene già al versante del pensiero. Quando il pensiero dialoga, parla già solo con se stesso. La musica non dialoga, non sostiene tesi, non afferma: scioglie, intensifica, armonizza. Il loro confronto si compie nello starsi accanto, nel creare con la loro contiguità una tensione.
Giovanni Floreali racconta la sua esperienza nel mondo dei suoni, i suoi pensieri, le sue convinzioni maturate sulla musica e il suo mondo fin dai primi passi compiuti entro di esso.
Alberto Madricardo cerca di cogliere il “suono metafisico” che attraversa ogni epoca, ne impronta lo spirito e il destino”.