Comunicato congiunto - Incontro per il prossimo vertice G8
Nella giornata del 29 aprile, si è svolto presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza un incontro tra tutti i sindacati di Polizia ed il vice capo vicario della Polizia di Stato Prefetto Nicola Izzo, relativamente al prossimo vertice G8 programmato per l’estate 2009. Si è trattato di un primo incontro interlocutorio, propedeutico certamente di altri sempre più specifici rispetto ai temi di nostro interesse.
E’ emersa, comune e condivisa, la volontà di un confronto continuo ed articolato, di un dibattito non fine a sé stesso ma capace di modulare proposte e soluzioni operative concrete affinché la Polizia di Stato ed i suoi operatori siano sempre pronti ad affrontare situazioni di ordine pubblico che, seppur nella loro straordinaria rilevanza internazionale, debbono poter svolgersi in un clima sereno ed ordinario rispetto al lavoro del poliziotto. Se l’obiettivo comune dei sindacati e dell’Amministrazione è programmare ed organizzare, riservando al sindacato non un mero ruolo consultivo ma di attiva proposta, secondo tutte le sigle aderenti al Cartello unitario è imprescindibile il confronto continuo su alcuni argomenti importanti per il personale.
Oltre il modello operativo, i temi che sono stati posti in agenda sono: l’apparato e l’organizzazione logistica del personale; il vestiaio ordinario; le forme di tutela degli operatori; l’equipaggiamento per l’ordine pubblico.
La riunione è terminata con l’impegno di proseguire il confronto e la discussione in maniera continua, con una calendarizzazione di massima affinché ogni punto sia adeguatamente valutato, approfondito e discusso, certi di poter arrivare all’appuntamento, in maniera professionalmente adeguata e con spirito di servizio verso il Paese e i cittadini.
Siulp Siap-Anfp Silp-Cgil CoispFsp-Ugl Uilps Consap
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Siulp
Felice Romano è il nuovo Segretario generale eletto dal Consiglio generale nazionale riunitosi a Fiuggi l’8 e il 9 maggio 2008.
Oronzo Cosi, Segretario generale uscente, eletto Presidente onorario, ha lasciato il testimone al neosegretario che, come primo atto, in continuità con la linea del predecessore, conferma la Segreteria nazionale eletta all’ultimo Congresso del Siulp.
“Partiamo dall’ottimo lavoro sinora svolto da Cosi: il Siulp esce da questo Consiglio di oggi unito e forte. Anche per il rafforzato rapporto politico con la Cisl che, contraddistinguendo la sua azione confederale, gli ha consentito di essere radicato sul territorio e pronto in vista dell’agenda che lo attende, che è ricca di impegni per dare alla categoria i giusti ed attesi riconoscimenti.
Cinque i temi al centro dell’attenzione: il recupero del potere di acquisto delle retribuzioni e pieno riconoscimento della specificità; la separazione dei Comparti Sicurezza e Difesa, per meglio esaltare le diverse professionalità, e la riapertura del tavolo per la contrattualizzazone della dirigenza; la valorizzazione delle risorse umane attraverso un riordino delle carriere (sventato nella scorsa legislatura non perché non lo volevamo ma perché non rispondente alle esigenze del Paese e degli operatori); la definizione urgente dell’Accordo nazionale Quadro e del secondo livello di contrattazione; la revisione dei patti per la sicurezza che rischiano, così come sinora previsti, di vincolare la destinazione delle risorse umane e di innescare un processo di ‘privatizzazione’ della sicurezza a scapito del quadro nazionale complessivo.
Mancano uomini, mezzi e risorse per dare reale attuazione alla politica della sicurezza; il controllo del territorio è stato condizionato da queste carenze e rischia di sviluppare a macchia di leopardo. Il messaggio al nuovo governo e al neo ministro dell’Interno Roberto Maroni, al quale il Siulp, oltre che formulare i migliori e più proficui auguri di buon lavoro, offre la consueta e costruttiva disponibilità di dialogo, è chiaro: la sicurezza è un investimento e non un costo. Pensare di risolvere i problemi della sicurezza solo attraverso l’individuazione di meccanismi che consentano di espellere più stranieri, o attraverso il rafforzamento dell’esperienza del poliziotto di quartiere, fa correre il rischio di partire con il piede sbagliato. Insomma dialogo, proposte e rafforzamento del territorio; perché è lì che stanno i lavoratori ed è lì che si può definire come tutelare meglio la loro professionalità, i loro diritti e la sicurezza dei cittadini”.
Temi questi cari anche a Raffaele Bonanni, Segretario generale della Cisl il quale, intervenuto ai lavori, dopo aver ringraziato Cosi per il lavoro svolto ed aver formulato i migliori auguri di buon lavoro al neo Segretario, ha affermato che la Cisl su questi temi sentirà sempre prima il parere del Siulp. Alla fine dei lavori i Consiglieri generali si sono alzati in piedi per ricordare con un lungo applauso la figura di Aldo Moro e dei cinque agenti di scorta, assassinati per mano terroristica.
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Silp-Cgil
Ecco il testo di una lettera inviata dal Segretario nazionale Daniele Tissone al Dipartimento della Ps - Ufficio per le relazioni sindacali: “Si porta a conoscenza codesto ufficio della difficile situazione in cui versa il personale del Reparto Autostradale di Bagno di Romagna (Fc), costretto, suo malgrado, a percorrere migliaia di chilometri a bordo di automezzi di servizio con chilometraggi che superano i 200.000 chilometri.
Sappiamo che la situazione non è delle più favorevoli per il bilancio di specie, ma non è neppure favorevole per il personale viaggiare su automezzi che, costretti a svolgere servizio continuativo su due interi quadranti nelle 24 ore, su itinerari piuttosto lunghi, affronta un tratto di strada che, per conformazione e manutenzione, non è dei migliori rischiando così anche la propria, individuale, incolumità. Questa organizzazione sindacale è quindi del parere che il Reparto, in situazione di perenne carenze di organico, necessiti da subito di un rinnovato parco veicolare onde garantire un miglior servizio per la collettività, come soddisfacenti condizioni di lavoro per l’intero personale”.
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Ecco il testo di una lettera che il Segretario generale Sandro Ciotti ha inviato al ministero dell’Interno - Ufficio Relazioni Sindacali e, per conoscenza, alla Segreteria nazionale Silp per la Cgil e al questore di Roma: “Risulta a questa Segreteria provinciale che in alcuni Uffici della Capitale siano in pagamento i compensi straordinari per le date concernenti la visita in Roma del Presidente Usa George W. Bush e per la celebrazione del 2 giugno dello scorso anno. I detti pagamenti - peraltro parziali in quanto ammondanti, pare, al 40% del dovuto a distanza di anni dall’avvenuta prestazione - sarebbero avvenuti mediante corresponsione di contanti presso alcune casse, dietro firma per quietanza del tabulato relativo.
Tale modalità di cassa appare, a questa Segreteria, assolutamente meritevole di censura, venendo a creare di fatto un momento di mancanza di trasparenza e correttezza nel rapporto tra Amministrazione e personale dipendente. La mancata esibizione e consegna di uno statino munito dei dati relativi a: indicazione evento o data della prestazione, monte ore da retribuire, retribuzione oraria lorda, retribuzione complessiva lorda, aliquota impositiva applicata e retribuzione complessiva netta, corrisponde nei fatti a una illegittima comprensione della facoltà di controllo dell’avente diritto sugli aspetti contabili che lo riguardano personalmente, con conseguente inversione del dovere di certificazione della prestazione. Inoltre, questa Segreteria ritiene di potere osservare che le accennate circostanze - oltre a rappresentare una inaccettabile lesione del prestigio professionale dei dipendenti, trattati alla stregua di soldati mercenari ai quali non viene neanche rappresentato quando verrà loro corrisposta la residua parte del credito - denuncino una sostanziale, inqualificabile approssimazione ed inefficacia delle strutture deputate alla delicata materia della gestione del personale e della retribuzione.
Al riguardo si rappresenta che il protrarsi e ripetersi di tali eventi e condotte non sarà più passivamente accettato e verrà esaminata ogni soluzione risolutiva e risarcitoria”.
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Sappe
Il Segretario Generale Donato Capece, in relazione al pacchetto sicurezza allo studio del governo, dichiara: “Il pacchetto sicurezza dovrà tenere nel debito conto le ricadute che ciò comporterà sui nostri penitenziari, già abbondantemente sovraffollati con 53mila detenuti presenti a fronte di poco più di 42mila posti. Non si può immaginare l’equazione ‘più sicurezza = più carcere’. Le nostre strutture non sono in grado di sostenere un ulteriore aumento di detenuti. E gli organici del Corpo di Polizia Penitenziaria sono carenti di ben 4mila unità. Questo vuol dire più assunioni e un generale ripensamento del sistema carcerario nazionale.
Mi auguro, ma credo di poter dire che ce lo auguriamo tutti, che le lodevoli dichiarazioni di intenti di governo, maggioranza ed opposizione parlamentare, per un’ampia collaborazione bipartisan nell’interesse del Paese che prescinda dalle appartenenze sulla questione penitenziaria, produca effetti benefici per il Paese e per le donne e gli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria. Per altro, lo stesso Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha spesso parlato della necessità di ripensare l’intero sistema sanzionatorio e della gestione della pena, ritenendo indispensabile che in Parlamento si cercassero soluzioni condivise per la trasformazione dell’Amministrazione della giustizia e del mondo penitenziario, soluzioni che tengano nel dovuto conto un nuovo impiego operativo della Polizia Penitenziaria ed un necessario adeguamento degli organici”.
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Coisp
Franco Maccari, Segretario generale del Coisp, è rimasto fortemente perplesso innanzi all’indagine di 4 mesi a Rovigo, che ha dato adito all’iscrizione nel registro degli indagati per 22 poliziotti accusati di dormire in servizio di Volante, ha inviato questo comunicato stampa: “Siamo perplessi perché altre sono le metodologie previste dal regolamento di disciplina, dove esistono le sanzioni ed altre prassi, senza arrivare ad un’indagine che in 4 mesi ha fatto spendere soldi ai cittadini, ha utilizzato tecnologie avanzate, ha distolto gli investigatori da altri, forse più importanti, incarichi, posto in discredito le Forze dell’ordine proprio in un momento in cui esse vanno difese dagli assalti verbali no global e da tutto il fango gettato dalla sinistra radicale. Se il fatto è accaduto non è certo giustificabile, però, a fronte dell’obbligo di rilevare subito le infrazioni disciplinari da parte di quasiasi superiore - e questo non pare sia stato fatto - questa indagine sembra più un divertissment della magistratura rodigina, forse poco impegnata, e la prova che forse il nuovo questore di Rovigo non ha fatto, e non ha fatto fare, quanto invece andava fatto, oltre probabilmente a non essere così impegnato come altri suoi colleghi questori d’Italia.
Molti dirigenti delle Squadre Volanti consigliano un breve riposo in caso di colpi di sonno e non certo in auto sulla strada, dove già abbiamo lasciato colleghi morti. Mi sembra sensato ed il male minore. Se poi vogliamo parlare serenamente del servizio Volanti, prendiamo in considerazione tutto: i turni, le mancate corresponsioni di straordinario, lo stato di servizio degli operatori che in mancanza di assunzioni portano una media di 40 anni ed oltre, le situazioni di disagio nel servizio. Certo, questo non giustifica quanto si avrà da accertare, però se vogliamo parlare di servizio... lo si intenda come prisma, senza vederne solo una facciata”.
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Sap
La Segreteria nazionale ha inviato questo comunicato stampa: “Ancora un poliziotto ferito per una partita di pallone. Ringraziando Dio, il campionato di calcio è finito. Nessuna legge o divieto potrà mai impedire a delinquenti travestiti da tifosi di spostarsi da una città all’altra e devastare autogrill, macchine e strutture sportive, lanciando bottiglie incendiarie e fumogeni come avvenuto a Parma, nell’ultima partita di campionato Parma-Inter, dove è rimasto ferito il nostro collega.
La strada è e resta una sola: la responsabilità oggettiva totale delle società di calcio per i propri tifosi, perché non possiamo sprecare ogni domenica migliaia e migliaia di agenti per una partita di calcio, distogliendoli da altri e più importanti compiti. Per essere chiari, alla Società Calcio Inter sarebbe opportuno infliggere una pesantissima sanzione. Queste soluzioni sono state da tempo percorse in altri Paesi europei, con successo. Purtroppo in Italia il calcio è solo un business e i morti, come ebbe sfortunatamente a dire il presidente Matarrese, fanno parte del sistema. Un sistema che la Polizia non accetta più sulla propria pelle e per questo rivolgiamo un appello al nostro ministro Maroni affinché dalla prossima stagione le cose possano cambiare radicalmente”.
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Uilps
Il Segretario nazionale Antonino Alletto e una delegazione con a capo il Segretario generale provinciale di Torino Antonio Lanzano hanno incontrato il Prefetto Luciano Rosini. Durante l’incontro sono stati trattati temi di interesse nazionale quali il futuro delle Squadre Nautiche; la dotazione delle nuove tute di ordine pubblico per i Reparti Mobili; l’impiegonell’imminente G8 e i riconoscimenti premiali promessi dal Dipartimento in occasione delle Olimpiadi di Torino.
Il Prefetto Rosini ha dato la sua personale assicurazione che qualsisi progetto di razionalizazione e trasformazione delle Squadre Nautiche sarà oggetto di ragionamento con i sindacati. Per quanto concerne i Reparti Mobili, oltre ad assicurare un diretto interessamento affinché il personale venga correttamente utilizzato, ha assicurato che le nuove tute verranno distribuite con largo anticipo e in misura di n. 2 per ogni singolo operatore dei Reparti. Alla pressante richiesta formulata dalla nostra organizzazione sindacale in merito al mancato riconoscimento premiale, il Prefetto ha mostrato perplessità poiché, a suo dire, non è mai stato informato della vicenda, garantendo comunque un suo fattivo interessamento.
Sui temi trattati la Uilps ha preannunciato una costante opera di vigilanza affinché le tematiche vengano risolte”.
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