L’emergenza Alitalia, con il declassamento dell’Hub milanese, come tutti sapete, ha provocato un incremento di transito di passeggeri sullo scalo di Fiumicino, portando con sè ingenti risorse economiche che nei prossimi anni diverranno sempre più cospicue. Nello scalo romano transiteranno, oltre ai viaggiatori diretti verso nuove destinazioni assegnate a Fiumicino, anche i passeggeri croceristi che faranno tappa al civino porto di Civitavecchia.
Se da parte di tutti gli altri Enti aeroportuali vi è stato, e vi sarà, uno sforzo organizzativo atto a garantire la sicurezza ed il benessere del cliente, da parte del Dipartimento della Ps sembra non esserci l’attenzione necessaria ad affrontare le problematiche legate ad un impatto così importante, quale può essere l’aumento del 30% del traffico passeggeri.
Sembra di capire che questo contesto abbia favorito l’Ente di gestione aeroportuale ad avanzare una proposta di convenzione tra quest’ultimo e la Polaria di Roma Fiumicino, e non sappiamo bene se anche Roma Ciampino sia beneficiata da questo accordo. Di certo abbiamo avuto modo di constatare che quanto offerto da Adr è lacunoso e inadeguato nella formulazione del progetto, rispetto alle prestazioni richieste. L’incentivazione al lavoro straordinario proposto da Adr ed eventualmente corrisposto dalla medesima, appare inapplicabile con i dettami normativi che regolano i rapporti tra Amministrazione dell’Interno e dipendenti.
Ancona più complicata e poco chiara è stata la rappresentazione della corresponsione del lavoro straordinario che di fatto per i fruitori verrebbe tassato, oltre che con la normale imposizione fiscale, anche con una ulteriore tassazione del 32% (oneri a carico Amministrazione); per fare un esempio, un ispettore superiore sostituto commissario percepirebbe, con i fondi messi a disposizione da Adr, per un’ora di lavoro straordinario circa 6,30 euro, mentre per un assistente sarebbero circa 4,80.
Va da sè che, come presentata, questa bozza di convenzione non ci convince e chiediamo, se eventualmente si voglia perseguire ad una ipotesi di accordo, di illustrarla con dati certi e meno approssimativi
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