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Maggio-Giugno/2008 - Interviste
Israele/Palestina
“Il Muro del Pianto è il nostro cuore”
di Intervista a cura di Leandro Abeille

Il Rabbino Sahmuele Rabinovitz è un uomo di circa 40 anni, giovane per essere il responsabile religioso del Muro del Pianto e di tutti i luoghi santi ebraici d’Israele. Lo incontro in un piccolo ufficio a pochi metri dai resti del Tempio di Salomone.

Che significa il Muro per voi ebrei?
Il Muro è tutto ciò che rimane del Tempio di Salomone. Ogni ebreo israeliano ed ogni ebreo non israeliano che visita Gerusalemme prega perché il Tempio sia ricostruito. Questo è il posto dove la gente ha pianto per secoli, ricordando la terra d’Israele e Gerusalemme capitale che (prima del 1948 e del 1967 n.d.r.) non c’era più. La foto del Muro, ed in passato i disegni, è in ogni casa di ebrei. Il primo Rabbino d’Israele disse, paragonando il Muro agli uomini, che alcuni di essi hanno il cuore di roccia, mentre la roccia che costituisce il Muro ha il cuore di un essere umano. Il Muro è, per noi ebrei, un posto molto speciale.
Dal punto di vista religioso il Muro ha una sua specificità, quando il Re Salomone ha costruito il Tempio, ha pregato, ed ogni persona che ha pregato e che pregherà dopo di lui viene ascoltata. Questo è il posto santo più potente che esiste al mondo.

Gerusalemme è una città santa per tre religioni, ci sono problemi tra le confessioni?
Credo nella mia religione, nel mio Paese e nella mia gente, la nazione giudaica è una nazione di pace ed io rispetto tutti. Tutte le nazioni andranno con il loro Dio e noi ebrei andremo con il nostro. Capisco che Gerusalemme è nei sogni e nelle preghiere di altre nazioni (religiose), sono contrario alla violenza e non ho problemi con nessuno, ma Gerusalemme è nostra, noi siamo stati i primi a viverci e noi ci vivremo in futuro.

Entrando nella zona del Muro sono stato benedetto da un tizio vestito da rabbino a cui ho elargito 10 euro in beneficenza, lo stesso soggetto mi ha poi chiesto altri soldi per intervistare un suo amico rabbino. Ho poi scoperto che alcuni personaggi benedicono per lavoro.
Quando la gente dà soldi ai poveri va bene, quando un ricco aiuta un povero la sera dorme meglio. Non è facile vivere sapendo che i tuoi amici non hanno da mangiare, è sempre bene fare la carità e ricordarsi dei più bisognosi nelle preghiere. Qualcuno, qui al Muro, dà conforto spirituale e benedizioni come un lavoro, alcuni non sono neanche ebrei, non bisogna dare soldi a questi truffatori. Molte persone aiutano sinceramente i pellegrini e i soldi che raccolgono li usano per fare beneficenza, altri fanno beneficenza per sé stessi. Abbiamo provato a fermarli ma non abbiamo avuto successo perché non siamo riusciti a discriminare i buoni dai cattivi. Lo farà Dio.

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