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Febbraio-Marzo/2008 - Articoli e Inchieste
Mafia
Cronologia del ricatto - Dopo gli attentati la rivolta degli imprenditori
di [Tratto da Antimafia Duemila numero 5/2007]

30-31 luglio 2007 Attentato incendiario nella notte presso il deposito di vernici e materiale plastico appartenente a Rodolfo Guajana il quale aveva aderito alla campagna di Addiopizzo.

28-29-30-31 agosto 2007
Quattro attentati di fila danneggiano i cantieri della Cosedil, la ditta dell’imprenditore catanese Andrea Vecchio.

1 settembre 2007
Nella riunione di Caltanissetta Confindustria reagisce agli ultimi attentati prendendo una decisione storica: gli imprenditori che non si ribelleranno al racket delle estorsioni, pagheranno il pizzo o in qualunque forma “collaboreranno” con la mafia saranno espulsi dall’associazione.
E’ quanto ha deciso il direttivo regionale degli industriali siciliani, che dopo ripetute intimidazioni ha anche invocato l’intervento dell’Esercito contro la criminalità organizzata.
Preoccupato il presidente dell’associazione Luca Cordero di Montezemolo, che ha telefonato al ministro dell’Interno Amato.

12 settembre 2007
La Federazione Antiracket Italiana ha messo a punto il progetto Tutor Antiracket che prevede forme di assistenza e di sostegno agli inmprenditori con lo scopo di favorire gli investimenti al Sud. Inizialmente il progetto interessa cinque aree sensibili del Meridione: Napoli, Lamezia Terme e poi le siciliane Gela, Messina e Siracusa. Ma poi il progetto dovrebbe estendersi a tutto il Mezzogiorno.
Lo slogan per il lancio con molta pubblicità sarà: “Libera Impresa” e il coordinatore sarà Tano Grasso, presidente della Federazione Antiracket Italiana. La nuova iniziativa si propone di agevolare la collaborazione delle imprese con le Forze dell’ordine, offrendo concrete garanzie attraverso la mediazione di un soggetto tutor.

23 settembre 2007
Giuseppe Marceca, vice presidente di Confindustria di Trapani, rassegna le proprie dimissioni intuendo che la propria presenza in Confindustria avrebbe ostacolato il salto di qualità che la stessa aveva da poco compiuto.
Nel 2002, infatti, Marceca aveva patteggiato una condanna per favoreggiamento alla mafia. Qualche giorno dopo le dimissioni lo stesso Marceca dichiara: “Oggi il mio passo indietro è solo ed esclusivamente un atto dovuto nei confronti delle persone che mi hanno dato la loro fiducia in una votazione libera e democratica. Alla riunione di Caltanissetta in cui fu decisa all’unanimità la linea dura di Confindustria ero presente solo io come rappresentante dell’Assindustria Trapani e ho aderito alle decisioni assunte nel pieno rispetto delle mie idee”.

25 settembre 2007
Il vice presidente di Confindustria di Caltanissetta, Marco Venturi, denuncia: “L’ottanta per cento delle imprese siciliane, a iniziare dai commercianti, paga il racket”.
26-28 settembre 2007
Nel giro di pochi giorni due indimidazioni ai danni dell’avvocato Stefano Giordano, legale di Vincenzo Conticello. Prima un misterioso furto alla vigilia dell’udienza, poi il taglio dei pneumatici delle automobili della propria famiglia.

5 ottobre 2007
Incontro a Roma fra una delegazione di Confindustria e Prodi per chiedere un pacchetto sicurezza con più mezzi e uomini per magistrati e Forze dell’ordine, l’alleggerimento delle misure fiscali, nuove infrastrutture, un patto tra società e Istituzioni e certezza della pena per gli estortori.

1 novembre 2007
Varato dal governo il decreto legge secondo cui le aziende che denunciano di subire estorsioni rischiamo il commissariamento. Si tratterebbe di “misure di cautela e di sostegno” tra cui, appunto, l’Amministrazione giudiziaria per un periodo non inferiore a sei e non superiore ai dodici mesi.
Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia dice: “Ho letto cose incredibili, spero non siano vere”. Il ministro Mastella smorza: “Nessun intento di penalizzare le aziende oneste”.
8 novembre 2007
Sos Impresa, Fai (Federazione nazionale Antiracket), Addiopizzo, Confindustria, Confcommercio e la Provincia avanzano la richiesta di parte civile nel processo a carico di dieci negozianti della Noce che hanno negato di aver pagato il pizzo e sono accusati di favoreggiamento. “Con il loro silenzio - dicono gli avvocati Caradonna e Forello - danneggiano la categoria degli esercenti che coraggiosamente si ribellano all’imposizione del pizzo”.
Il giudice dell’udienza preliminare Mario Conte ha dato il via libera alla costituzione di parte civile delle associazioni.

10 novembre 2007
Nasce l’associazione antiracket “Libero Furuto”, la prima composta da imprenditori palermitani.

16 novembre 2007
Vengono condannati Francolino Spadaro, 16 anni, Giovanni Di Salvo, 14 anni, e Lorenzo D’Aleo, 10 anni e sei mesi, per il tentativo di estorsione all’“Antica Focacceria San Francesco” di Palermo.
Vincenzo Conticello, imprenditore coraggioso, dice: “Mi aspettavo una condanna che rispettasse le richieste del pm e così è successo. Questo rafforza la mia fiducia nello Stato. I Carabinieri in cinque mesi sono riusciti a chiudere le indagini arrestando i colpevoli”.

16 novembre 2007
Attentato incendiario ad Agrigento nell’impianto di trattamento dei rifiuti del presidente provinciale degli industriali, Giuseppe Catanzaro. Secondo gli inquirenti si tratterebbe di un atto indimidatorio.

25 novembre 2007
La Confesercenti apre la campagna “Scarica il Pizzo”. E’ passato quasi un mese dalla cattura di Salvatore Lo Piccolo. I magistrati chiedono agli investigatori di identificare con certezza ogni voce delle entrate segnate nel libro mastro del boss palermitano, per poi convocare chi ha scelto di pagare.
La Confesercenti, mettendo a disposizione il numero di telefono 331 9099459, chiama così tutti i commercianti a denunciare i propri estorsori “invitando tutti a diffidare delle scorciatoie legali che potrebbero garantire agli operatori economici di non finire in carcere, ma li marcherebbero definiticamente e gli farebbero perdere il loro diritto a fare i commercianti”.

26 novembre 2007
Raid vandalico presso la sede di Confindustria di Caltanissetta. Qualcuno è entrato da una porta finestra la notte precedente ed è uscito portandosi via alcuni faldoni di documenti e parecchie copie di cd sui quali erano memorizzati i dati dei soci industriali iscritti.

29 novembre 2007
Al convegno sulle mafie oggi in Europa tenutosi a Palermo, il rettore dell’Università Giuseppe Silvestri rivela che in passato fu chiesto il pizzo anche all’Ateneo in occasione dei lavori per l’apertura di una sede in centro.
Dopo la denuncia e l’esposizione della targa dell’Università non accadde più nulla.

6 dicembre 2007
Vengono allontanati da Confindustria una decina di imprenditori siciliani perché non hanno denunciato le richieste di pagamento del pizzo.
Ad annunciarlo è Ettore Artioli, vice presidente di Confindustria, durante l’assemblea straordinaria sui temi della legalità e della lotta al racket che si svolge nella sede degli industriali a Palermo.

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