Siulp
Il Segretario generale Oronzo Cosi, ha dichiarato: “La sentenza sul G8, a prescindere dai suoi contenuti, fa piena chiarezza sulle reali responsabilità che hanno determinato i gravi fatti di Genova.
Errori ci sono stati anche dalla parte delle Forze di polizia, ed è senz’altro giusto che chi ha sbagliato paghi.
L’Autorità giudiziaria ha sancito quello che tutti gli operatori di Polizia hanno sempre saputo: ci sono state devastazioni e saccheggi a Genova ascrivibili a centinaia di facinorosi che nulla hanno a che fare con chi democraticamente manifesta il proprio pensiero.
Per questo riteniamo che soltanto l’Autorità giudiziaria possa rendere giustizia reale ai fatti di Genova.
E se alcuni parlamentari insistono, anche adesso, dinanzi a questa sentenza, nella propria intenzione di svolgere indagini ‘autonome’ sul G8, allora il sospetto diventa certezza: non si vuole una Commissione d’inchiesta, si vuole in realtà una Commissione di comodo per addossare alle Forze di polizia, e quindi allo Stato, responsabilità che vanno ricercate altrove, occultando invece le colpe reali dei veri responsabili.
E il Siulp sarà sempre contro questo modo di fare giustizia sulle piazze anziché nei Tribunali”.
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Silp-Cgil
Il Segretario nazionale Daniele Tissone ha inviato al ministero dell’Interno - Ufficio rapporti sindacali, questa lettera: “Giunge notizia a questa organizzazione sindacale che nel corso del ritiro, presso gli uffici preposti, del nuovo copricapo in dotazione al personale femminile, non vengano contemporaneamente distribuite le calotte fluorescenti per il nuovo tipo di copricapo (Dpi) con lo scopo di essere utilizzate in sostituzione del precedente tipo di accessorio.
Qualora ciò rispondesse al vero si rammenta il dovere di sicurezza da parte del datore di lavoro che non deve impiegare il personale femminile in servizi esterni di vigilanza se non dotato degli appositi Dpi - calotte fluorescenti - per il nuovo copricapo in sostituzione di quelle per il vecchio già fornite nel cosiddetto kit rinfrangente.
Nel segnalare che la questione di cui sopra riguarda - nello specifico - anche il Servizio di Polizia Stradale, si chiede quale tipo di intervento urgente questo Dipartimento intenda adottare al riguardo, significando che il personale femminile in argomento dovrà essere messo immediatamente nella condizione di poter svolgere, senza rischio alcuno, il servizio esterno per cui è stato comandato e che non si dovrà consentire la definitiva sostituzione de quo in assenza di una contemporanea distribuzione dei menzionati nuovi dispositivi fluorescenti”.
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Sap
“Si è svolto al Dipartimento, un incontro, sollecitato dal Sap, con le organizzazioni sindacali per le questioni attinenti l’applicazione della nuova convenzione tra Ferrovie e Specialità Polfer.
La delegazione del nostro sindacato ha ribadito al direttore del Servizio di Polizia Ferroviaria, dottor Guido Longo, la necessità che simili convenzioni, pur migliorative dal punto di vista economico, siano sempre ed in primo luogo concordate preventivamente con le organizzazioni sindacali.
Questo, tra l’altro, avrebbe evitato il determinarsi di problemi che in alcuni Compartimenti Polfer stanno creando forti disagi, a causa soprattutto della carenza di personale e dei turni di servizio notturni che sono in contrasto con quanto previsto dall’Accordo nazionale Quadro.
Il Sap ha ribadito, contrariamente a quanto richiesto dal Dipartimento, che i Compartimenti Polfer devono poter decidere in autonomia la predisposizione delle scorte notturne, sulla base della disponibilità di personale e delle esigenze di servizio.
Non è possibile, in sostanza, ipotizzare un ‘obbligo’ determinato da una convenzione firmata con un Ente esterno all’Amministrazione che, nei fatti, risulta ad oggi ‘imporre’ ai nostri Uffici un servizio quotidiano. Sono i nostri Uffici (di Polizia) a decidere come e se fare le scorte, non certo Ferrovie Spa.
A questo proposito, il Sap ha chiesto un aumento del personale per quei Compartimenti Polfer che sono, dal punto di vista dell’organico, fortemente deficitari.
Per quel che concerne gli operatori, è stata ribadita la necessistà di far svolgere le scorte prioritariamente al personale in possesso della Specialità (che si consegue dopo un regolare corso alla Scuola di Cesena) o che comunque abbia molti anni di servizio alla Polfer. Effettuando scorte con due o tre persone, è di tutta evidenza che dovrà esserci almeno un operatore ‘anziano’ ed esperto.
Su tali aspetti, il Dipartimento ha promesso attenzione. Registriamo questa volontà e valuteremo, adesso, risposte concrete.
Sono state poi poste altre questioni, a partire da quella relativa alla possibilità che, durante i servizi di scorta, sia effettuato un arresto, interrompendo quindi il viaggio in treno. E’ stato ribadito, dal dottor Longo, che la prescritta indennità spetta comunque, indipendentemente dalla durata della scorta in treno. E questo è un punto molto importante che il Sap ha chiesto e ottenuto.
Ne verificheremo, adesso, l’applicazione. In attesa di una circolare esplicativa che, ci auguriamo, possa recepire le osservazioni che abbiamo posto”.
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Siap
“Si è tenuto presso il Dipartimento di Pubblica Sicurezza l’esame congiunto per discutere la bozza di decreto di razionalizzazione dell’assetto organizzativo dei servizi ippomontati e dei servizi cinofili della Polizia di Stato.
La delegazione Siap ha sostenuto con forza la propria contrarietà alla soppressione del centro di formazione per conduttori cinofili di Nettuno, come già ufficializato col parere espresso in data 25 ottobre 2007, per non disperdere la professionalità acquisita da quel personale che invece avverrebbe con il trasferimento di questi ultimi all’Ipi di Nettuno, anche alla luce del fatto che Ladispoli dista circa 150 km da Nettuno, ed ha proposto la creazione di una sezione allevamento con 7 operatori, compresi due infermieri cinofili, atteso che non è previsto neanche per il Centro di Ladispoli, ripristinando il Caacp che anni addietro era imperniato nell’Ispi di Nettuno.
Il Siap ha inoltre ricordato ai vertici del Ministero la grave carenza di personale ‘generico’ che possa affiancare i conduttori cinofili nelle operazioni di Polizia; si pensi alla figura indispensabile del cosiddetto ‘uomo caldo’ la cui assenza complica la buona riuscita dei servizi di prevenzione per la ricerca di materiale esplodente.
Il Siap ha anche rappresentato la necessità di avere una Squadra cinofila quantomeno in ogni aeroporto atteso che, soprattutto in questo delicato momento storico, costituiscono obiettivi sensibili.
Il Dipartimento di Ps, pur condividendo la richiesta del Siap, ha dichiarato l’impossibilità di aprire nuovi uffici a causa della difficoltà di reperire i fondi per l’acquisto di nuovi cani e per la costruzione degli stabili idonei all’interno degli aeroporti.
E’ stata, infine, denunciata la difficoltà per alcune Squadre cinofile e Reparti a cavallo di poter espletare al meglio la propria attività poiché, essendo inseriti negli Upg e Sp delle questure, devono confrontarsi con l’esiguo monte ore di straordinario a loro assegnato.
La Segreteria nazionale non mancherà di informare il personale sugli ulteriori sviluppi”.
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Ugl
Il Segretario di sezione di Palermo, Cristoforo Rubino, comunica: “Questa organizzazione sindacale, impegnata nel territorio provinciale alla costante affermazione dell’attività sindacale fin qui svolta ed alla ricerca di nuove tematiche che hanno potuto portare all’acclamazione del diritto sancito nei vari accordi nazionali, ha incontrato gli operatori Falchi dell’Upg di Palermo i quali lamentano problematiche legate alle precarie condizioni di vestiario del loro settore.
Nello specifico le lamentele riguardano il giubbotto invernale, i caschi ed i pantaloni; il giubbotto in dotazione non osserva i criteri minimi di protezione in caso di incidente ed in caso di condizioni climatiche rigide, il casco di protezione attualmente in uso deve essere sostituito con frequenza periodica in quanto logorati dall’uso, lo stesso dicasi per i pantaloni.
Questa organizzazione sindacale ha proposto l’uso del capo di vestiario in dotazione ai motociclisti della Polizia Stradale in quanto esso rappresenta una corretta applicazione dei problemi legati alla sicurezza per gli infortuni derivati dallo specifico compito svolto per tutti i 365 giorni dai Falchi di Palermo.
In data 23 ottobre 2007 la Direzione centrale per l’Anticrimine - Servizio di controllo del territorio, ha stabilito che Palermo dovrà inviare numero 2 dipendenti i quali visioneranno e proveranno il nuovo vestiario creato appositamente dalla società Dainese. Qualora fosse accattato, in breve ogni ufficio Upg dovrà fornire le taglie ad personam per la vestizione.
Questa organizzazione sindacale, certa dell’impegno assunto nei mesi passati, ringrazia il personale del Nucleo Falchi di Palermo per il costante impegno dimostrato”.
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Ulps
La Segreteria nazionale comunica: “Un forte segnale di bisogno di una città sicura è partito da Sciacca nel corso di una iniziativa promossa dalla Uilps, in cui hanno perso parte i rappresentanti delle Istituzioni locali e dove sono intervenuti componenti delle associazioni di quartiere e degli imprenditori della città.
Particolarmente seguiti gli interventi del presidente provinciale di Confindustria Giuseppe Catanzaro e del Sostituto Procuratore della Repubblica di Sciacca Salvatore Vella, che hanno richiamato l’attenzione sulla necessità che la politica e il governo aiuti la rinascita del Meridione e dell’imprenditoria locale con concreti provvedimenti legislativi che diano la stura ad un’azione mirata concretamente allo sviluppo dell’economia, senza la cappa opprimente della criminalità organizzata.
La manifestazione è stata aperta dal segretario nazionale Uilps Antonino Alletto e dal sindaco di Sciacca Mario Turturici. Quest’ultimo ha sottolineato la volontà dell’Ente locale di essere vicino alle esigenze delle Forze dell’ordine e della Polizia in particolare.
Lo stesso sindaco ha ricordato di avere personalmente sollecitato la questura a potenziare l’organico del commissariato di Polizia di Sciacca, di sostegno concreto con mezzi e uomini utili all’azione investigativa.
Ha parlato lo stesso magistrato Salvatore Vella, che ha valorizzato non poco l’organizzazione della manifestazione e il bisogno di azioni concrete da parte del mondo politico.
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Emergenza nelle carceri
Ecco un comunicato della Cisl-Funzione pubblica, a firma di Marco Mammuccari, coordinatore responsabile penitenziario.
“Il nuovo allarme lo ha lanciato recentemente il capo del Dap Ettore Ferrara, chiedendo interventi strutturali urgenti per il sistema penitenziario italiano.
La Cisl denuncia, fin dall’approvazione dell’indulto, l’atteggiamento di sottovalutazione del problema ed i rischi che oggi, drammaticamente, lo stesso Ministero conferma.
Abbiamo ripetutamente chiesto d’intervenire sul potenziamento delle misure alternative alla detenzione in carcere. Ignorare che ogni giorno sono decine i nuovi arresti, e che di questo passo stiamo tornando alla situazione antecedente all’indulto, corrisponde ad una politica dello struzzo, che mette la testa sotto la sabbia per non vedere ciò che sta per trasvolgerlo.
L’opinione pubblica chiede più sicurezza ed il dibattito politico si mostra sensibile al tema. Peccato però che poi mancano completamente gli interventi necessari a realizzare quella paventata sicurezza.
La Cisl lancia nuovamente l’allarme e chiede al Parlamento di intervenire, con urgenza, perché non si può restare fermi nonostante quanto accade, per poi tra un anno ripresentarsi al Paese con l’esigenza di un nuovo indulto.
Il sistema penitenziario ha bisogno di interventi importanti, compresa la necessità di un urgente adeguamento degli organici del personale. Questa però non è una richiesta rivolta al governo solo per fini occupazionali. Il sistema penitenziario vive gravissimi problemi ed in alcuni settori è al collasso.
Servono poliziotti, anche e soprattutto per i nuovi compiti richiesti al Corpo di Polizia Penitenziaria e serve assumere il personale civile. Le carenze di quelle piante organiche costringe il Dap ad utilizzare non meno di 2.000 unità di Polizia Penitenziaria per compiti amministrativi, contabili, tecnici, ecc.
Basterebbe intanto assumere i vincitori dei concorsi pubblici già espletati quasi due anni fa...”
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