Nella mattinata del 17 dicembre dello scorso anno, negli uffici del commissariato di Ps Tor Carbone, si è tenuta una partecipata assemblea sindacale, non certo per riflessi pavloviani, si sono evidenziati problemi atavici e mai risolti.
Mentre nella società si avanza nell’affrontare i temi che riguardano i lavoratori, nel commissariato indicato ed in generale su tutta la questura di Roma, le antiche consuetudini non vengono tradite. Il rispetto dei turni con la loro appendice di norme, viene sistematicamente violato in nome di improbabili “esigenze di servizio”.
Come se affrontare una partita di calcio sia una emergenza riconducibile alla volontà di ventidue ragazzi che decidono di sfidarsi su un campo di calcio dopo una cena al ristorante e non ad una programmazione effettuata per lo meno un anno prima da organismi preposti.
Ormai sembra naturale imporre orari di dieci-dodici ore al personale comandato in servizio di ordine pubblico, spesso senza assistenza o tutto al più nutrendoli con panini che all’interno dello stadio per la loro durezza potrebbero essere usati come pietre.
Altro tema sentito dal personale riguarda la presenza dei colleghi che svolgono turno serale o notturno nel corpo di guardia. In questa fascia oraria accade che il personale svolga il servizio in perfetta solitudine, cercando di barcamenarsi tra monitors che ispezionano il perimetro dello stabile, telefoni che squillano, controllo degli accasermati ed altro. Sì, perché in quello stabile vi sono anche degli alloggi di servizio.
Purtroppo, in questo freddo inverno, abbiamo avuto modo di constatare che anche i riscaldamenti sembrano un lusso per le donne e gli uomini del commissariato Tor Carbone.
Per tutti questi motivi il Silp-Cgil chiederà un immediato incontro con il dirigente al fine di chiarire e regolamentare l’attività ed il benessere del personale
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