Un quotidiano degli Emirati Arabi ha pubblicato
l’editoriale di un deputato giordano che accusava
i Cavalieri di Malta di un oscuro complotto
su scala planetaria: basandosi su incongruenze
e falsità (di origine americana)
Per qualcuno sparare sulla Croce Rossa non è abbastanza, si dovrà iniziare a pensare di sparare anche sui Cavalieri di Malta.
Tutto merito di un editoriale scritto da un parlamentare giordano Jamal Muhammad Abidat sul quotidiano degli Emirati Arabi al-Bayan, dal titolo “Cavalieri di Malta, più di un complotto”. Nell'editoriale si narra la storia dell’Ordine ospedaliero, in chiave di rivendicazione islamica, descrivendo l’importanza dei Cavalieri di Malta durante le crociate e sostenendo che lo stesso ruolo sarebbe in atto oggi, in Medio Oriente, per la guerra americana in Iraq e Afghanistan.
L’Ordine viene accusato di aver svolto, durante le crociate, lo stesso compito che le compagnie di contractors americane, come la Blackwater, stanno svolgendo in Iraq e di essere attualmente diretto dagli uomini del Presidente Bush. L’ordine di Malta sarebbe una specie di governo ombra che manovra, da anni, i destini della gente e si legherebbe ad inconfessabili amici, i quali all’oscuro delle democrazie, muovono i destini del mondo.
A poche ore di distanza, sui siti jihadisti la risposta all’editoriale non si è fatta attendere. Le teste calde islamiche, da sempre sensibili alle crociate, hanno riversato sul web fiumi di odio, qualcuno intimava ai fratelli egiziani a non essere avari e di far saltare con un’autobomba la sede egiziana dell’Ordine al Cairo, altri invocavano la cacciata da tutti i territori dell’Islam, altri ancora il semplice sterminio insieme ai loro alleati ebrei.
Di nuovo il mondo islamico per alimentare l’odio anti-occidentale ed inter-religioso prende ad esempio, non conoscenze proprie e dirette sull’argomento, ma pura disinformazione occidentale.
Le dichiarazioni del parlamentare non sono infatti basate su una propria esperienza personale o su dati di cui egli è a conoscenza, ma su ciò che scrivono i siti complottisti americani, e sul libro di uno scrittore (americano) Jeremy Scahill che, a proposito di Blackwater, dichiara che “la presenza dei mercenari in Iraq non è solo frutto di un accordo fatto con il Pentagono per sostituire in alcune situazioni di combattimento l'Esercito americano, ma è anche frutto di un accordo su base ideologica che comprende anche i Cavalieri di Malta, perché loro sono l'ultimo gruppo crociato che controlla chi prende le decisioni negli Stati Uniti”.
Chi al giorno d’oggi si ritiene dotato di un minimo di onestà intellettuale noterà una certa discrepanza tra i fatti ed i presunti complotti.
L’ordine di Malta è un ordine cattolico, ammette tra i suoi 12.500 aderenti solo chi è di fede cattolica apostolica romana, conditio sine qua non per diventare cavaliere. Si può essere l’uomo più potente del mondo ma senza essere cattolico non si entra. Non si fanno sconti, neanche ai Bush, presentati invece dai complottasti come interni all’ordine. Sui siti dei complottisti si fanno nomi altisonanti, di criminali internazionali tipo Augusto Pinochet o di uomini potenti, come il magnate televisivo Rupert Murdoch, il multimilionario David Rockfeller o il potentissimo ex-capo dell’Fbi, J.E. Hoover, dichiarando la loro appartenenza all’Ordine. Chi si è divertito a stilare queste liste di nomi famosi non si è accorto che in molti erano protestanti, ebrei e qualcuno persino musulmano.
La teoria del complotto si basa sull’incontrollabile viscerale bisogno di qualcuno di dare spiegazioni esoteriche al mondo che ci circonda, spesso molto più lineare di come ce lo immaginiamo.
Il teorema complottista diventa falsità quando, per spiegare il significato occulto dei simboli dell’Ordine, si riproducono degli stemmi attribuiti ai Cavalieri di Malta che però non esistono o sono appannaggio di qualche finto ordine.
Un’altra grande parte sull’attacco all’Ordine di Malta la gioca il presunto legame dei Cavalieri con la massoneria, e quando si parla di quest’ultima, le fantasie diventano sfrenate. Tra le chiese o gli edifici dei Cavalieri di Malta a volte si scorge qualche simbolo massone, ma tra il 1600 ed il 1800, data di edificazione di questi luoghi, il mondo si divideva praticamente in due, tra chi era massone e chi lo sarebbe divenuto: i padri dell’Italia erano massoni, quelli della Francia pure, gli americani non ne parliamo. La massoneria diventa un qualcosa di negativo, una potenza oscura, almeno in Italia, verso la fine del ’900, con la Loggia P2 di Licio Gelli, anch’egli, per i cospirazionisti, un Cavaliere di Malta.
Si può escludere categoricamente che qualche mela marcia ci sia, forse i membri dell’Ordine hanno formato un “governo ombra”, magari stanno clonando esseri umani per preparare un esercito e conquistare il mondo, forse custodiscono le armi degli alieni di Roswell, forse hanno poteri particolari ed hanno già inventato le spade laser, forse George Lucas si è ispirato a loro quando ha inventato i cavalieri Jedi.
Tutto questo potrebbe essere possibile anche se molto poco probabile, quello che ho visto, con i miei occhi, è stato tutt’altro.
Ho visto gente, anche di elevato rango sociale, dedicarsi agli altri mediante opere di bene, in ossequio al motto “Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum”, hanno costruito ospedali in zone di guerra per curare i più deboli, senza distinzione di fede o razza, gente pronta a partire con il Malteser International quando qualche calamità si abbatte nei punti più disparati del globo, persone che si dedicano ai malati terminali quando potrebbero fare attività ben più mondane.
E’ vero, nella loro storia i Cavalieri di Malta hanno combattuto per la Terra Santa e sono stati una spina nel fianco dei musulmani per secoli, non solo in Palestina, anche da Rodi e, appunto, da Malta, ma erano ospedalieri prima che la prima crociata entrasse in Terrasanta, e la loro potenza militare si è esaurita nel 1798 con la consegna dell’isola di Malta ai francesi.
Ho visto dipendenti, volontari e Cavalieri di Malta, riabilitare piccoli pazienti tetraplegici, in Libano come a Roma: la Terrasanta è stata riconquistata da quando, nell’ospedale di Betlemme, le donne palestinesi possono partorire i figli nati fuori del matrimonio, senza essere uccise da chi invece vorrebbero mettere le bombe per vendicarsi dei “crociati”.
Ancora una volta l’ideologia Jihadista e terrorista si basa su disinformazione occidentale, ancora una volta la nostra libertà dà voce a chi ci vuole soggiogati. Il tutto condito in salsa storica, facendo ricorso alle crociate, archetipo del colonialismo che non fa più parte della nostra cultura né della nostra volontà, ma evidentemente i fatti di mille anni fa ancora infiammano l’ignoranza di gente pronta ad uccidere.
Chissà, forse, tra qualche tempo registreremo la violenza dei rietini contro i romani, ancora arrabbiati per via del famoso “ratto delle sabine”.
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