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Novembre-Dicembre/2007 - SOLO ON LINE SU POLIZIA E DEMOCRAZIA
Protezione civile
di Veronica Rodorigo

In ogni Paese industrializzato, parlando di Protezione civile si apre un argomento importantissimo che ipotizza una organizzazione efficiente, in grado di far fronte ad eccezionali eventi naturali di carattere catastrofico, o disastri causati dall’uomo come incendi, inquinamenti e contaminazioni varie.
La Protezione civile comprende l’insieme di tutte le misure predisposte per poter prestare soccorso alle persone rimaste colpite da calamità naturali o provocate. Tutto l’apparato consiste in strutture meccanizzate secondo nuove tecnologie, in grado di offrire a coloro rimasti privi di servizi o infrastrutture, una assistenza che permetta di proseguire una vita individuale almeno tollerabile. Oltre a ciò la Protezione civile provvede, nei casi di emergenza, a ricostruire valori di solidarietà tra gli individui, favorendo il ricucirsi del tessuto sociale distrutto dall’effetto traumatizzante delle catastrofi.
Riassumendo i principali compiti del servizio di Protezione civile, si inizia con l’attuazione di misure volte a determinare previsioni di catastrofi, calamità e probabili eventi disastrosi, studiandone le cause.
Seguono la predisposizione e l’attuazione di misure di prevenzione per ridurre gli effetti degli eventi, oltre che alla attuazione di programmi in modo da assicurare un soccorso tempestivo alla popolazione sia in insediamenti urbani che industrialli.
I componenti del servizio di Protezione civile comprendono:
- amministrazioni dello Stato, centrali e periferiche;
- amministrazioni regionali, provinciali e dei Comuni;
- enti pubblici nazionali compresi istituzioni pubbliche e private che svolgono attività di Protezione civile.
Oltre a questi componenti vi sono enti e organismi militari come:
- Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco;
- Forze armate con unità operative specializzate negli interventi di Protezione civile;
- Polizia di Stato con servizi di controllo e tutela per i superstiti;
- Corpo Forestale dello Stato che collabora con il servizio con unità operative per il supporto tecnologico specialmente per quanto riguarda la previsione e la prevenzione delle catastrofi e calamità naturali in genere;
- Comitato nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo dell’Energia nucleare e delle Energie alternative;
- Croce Rossa Italiana, partecipa agli interventi di primo soccorso e d trasporto dei feriti e dei malati, oltre che a concorrere alle attività assistenziali in favore delle popolazioni colpite da calamità;
- Servizio Sanitario nazionale con predisposizione di presidi di assistenza, partecipando alle attività di soccorso alle popolazioni.
La prima autorità che stabilisce l’attuazione dei programmi operativi è il Capo della Protezione civile. Per far sì che l’intera struttura del servizio possa mettersi in moto in tempi brevissimi è indispensabile prevedere il coordinamento operativo delle attività di emergenza attuato dai rappresentanti di tutti i Ministeri, Enti pubblici e privati, organismi militari e tutte quelle realtà che partecipano al piano di Protezione civile.
Uno degli elementi più importanti nell’apparato della Protezione civile è costituito dalla Medicina e relative strutture sanitarie che entrano in azione nel preciso istante in cui viene determinato lo stato di emergenza.
Ed è proprio la Medicina di emergenza un elemento fondamentale per affrontare situazioni improvvise che coinvolgono popolazioni di aree geografiche per eventi eccezionali.
La Medicina applicata alla Protezione civile è costituita dall’apparato sanitario che deve essere predisposto per l’emergenza sia a carattere individuale che collettivo escludendo improvvisazione.
L’efficiente struttura sanitaria, in grado di operare in caso di urgenza, costituisce la punta di diamante di tutta l’organizzazione di Protezione civile esistente in ogni Paese.

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