Lo sceneggiato tratto dai libri di Valerio Varesi,
interpretato da Luca Barbareschi e diretto
da Riccardo Donna, è un valido
tentativo di migliorare
il prodotto della fiction,
con qualche trascuratezza
nella sceneggiatura
È iniziata il 9 novembre la seconda serie di Nebbie e Delitti, sei episodi in onda su Rai 2, interpretati da Luca Barbareschi, Natasha Stefanenko e diretti da Riccardo Donna.
Il regista e gli attori sono riusciti a rendere le atmosfere create da Valerio Varesi nei suoi romanzi e il pubblico di lettori che ha imparato ad amare il commissario Soneri si rende conto e apprezza gli sforzi fatti dalla produzione per creare un prodotto che vada controcorrente, puntando molto sulla lentezza e qualità delle scene. Un movimento interiore, quindi, fatto di riflessione, come i libri di Varesi ci hanno abituato.
L’unica incongruenza è la sceneggiatura, a volte banale e non accurata, dove i particolari sono trascurati, rendendo forte il distacco con la qualità della recitazione e della regia.
Agostino Saccà difende la scelta di mandare gli episodi in una serata difficile come quella del venerdì, spiegando però che vuole abituare il pubblico della rete a un appuntamento fisso con la fiction.
Alla conferenza stampa di presentazione della serie, tenuta nella sede Rai di viale Mazzini, il direttore di rete ha ricordato come importanti attori del cinema italiano provengano dalla fiction, segno di una qualità sempre in crescita di quel tipo di produzione che fino a poco tempo fa veniva snobbata.
Non sappiamo quanto il pubblico e la critica convengano sull’analisi fatta da Saccà, è certo però che Nebbie e Delitti è un buon tentativo di aumentare la qualità dei prodotti televisivi italiani.
|