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Agosto-Settembre/2007 - Panorama sindacale
Le notizie dei sindacati
di

Contratto: siglata la pre-intesa

Nel pomeriggio del 27 luglio, a Palazzo Vidoni, è stata siglata la pre-intesa tra governo e sindacati sul contratto collettivo nazionale di lavoro per gli operatori della sicurezza
E’ stata una trattativa lunga, sofferta e difficile, che ha trovato una svolta nella scorsa nottata quando, dopo un durissimo confronto con la delegazione governativa irrigidita su posizioni di rigore, dettato dalle esigenze di contenere la spesa pubblica, l’alto senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali e del fronte governativo presieduto dal sottosegretario on. Gian Piero Scanu ha prodotto una convergenza sull’unico punto di mediazione possibile.
Martediì 31 luglio si è proceduti pertanto alla firma del contratto vero e proprio, a Palazzo Chigi, con il presidente del Consiglio Romano Prodi.
Un contratto, che segna senz’altro un punto a favore degli operatori della sicurezza ai quali viene attribuito un adeguato incremento stipendiale (125 euro lordi mensili di media pro capite) e un soddisfacente riconoscimento della propria specificità professionale.
E un punto, non meno importante a favore dei cittadini, visto che il medesimo contratto nel suo complesso, accompagnato da un documento che impegna governo e sindacati ad un vero e proprio patto per la sicurezza, nel quale ognuno farà il suo dovere per migliorare l’efficacia e l’efficienza del servizio di Polizia, pone le premesse per un concreto miglioramento del livello nazionale di sicurezza.
Senz’altro soddistaggi quindi i sindacati di Poliwia che, costituitisi da due anni in un unico cartello per facilitare il confronto con la controparte governativa (puntando sulla valorizzazione degli aspetti tecnici più che sulle caratterizzazioni ideologiche), hanno oggi la consapevolezza di essere riusciti a creare un formidabile strumento di tutela per il lavoratore di Polizia ed un mezzo concreto per consentirgli di partecipare al dibattito nazionale sulla sicurezza.

Siulp Siap-Anfp Silp-Cgil Consap Fsp-Ugl Coisp
Uilps Lisipo Sodipo Rinnovamento sindacale per Ugl
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Siulp

Il Segretario generale provinciale di Torino comunica: “Questa organizzazione sindacale denuncia la grave situazione, tuttora in atto, presso il presidio di Polizia situato a Venaus. Sembra assolutamente inaccettabile, impensabile, per una organizzazione sindacale della Polizia di Stato del 2000, che per una irragionevole scelta di carattere organizzativo, personale della Polizia di Stato possa essere isolato, abbandonato o quasi sotto sequestro all’interno di un cantiere costruito per realizzare il progetto Tav, assolutamente impossibilitato dopo oltre 15 ore di servizio, notte inclusa, a ricevere l’indispensabile sostituzione di altri operatori privi nel contempo di qualunque genere di conforto.
Il personale di Polizia isolato da una catena di manifestanti che non consentono l’ingresso ai cantieri di altri operatori di Polizia diretti a rilevare quelli sul posto, deve continuare esausto e completamente privo di energie a permanere inderogabilmente sul posto per simboleggiare comunque la presenza dello Stato. Sembrerebbe che il precipitare delle cose sia attribuibile al ritiro di altri presidi di Polizia, avvenuto nel pomeriggio di ieri, dislocati in punti strategici all’esterno del cantiere e necessari per impedire il concentrarsi di autovetture e di manifestanti innanzi ai cancelli d’ingresso del cantiere in questione. A parte le eventuali responsabilità di carattere organizzativo, questa organizzazione sindacale ribadisce con forza che una questione squisitamente politica con ricadute ovviamente di carattere sociale non dovrebbe tradursi in un problema tecnico operativo di Polizia scaricando complessivamente la controversia nella gestione dell’ordine pubblico.
Il Siulp di Torino pur comprendendo le legittime preoccupazioni dei cittadini residenti nella Valle di Susa stigmatizza il metodo adottato per realizzare la loro volontaria e determinata contestazione obbligando uomini e donne della Polizia che rappresentano lo Stato e la sua collettività in condizioni ingiuste, ingenerose e soprattutto tagliando la scelta dell’avversario politico. L’interesse di una, che è rappresentato dagli abitanti della Valle di Susa a condizioni di salubrità verificate, non può e non potrà mai avere il sopravvento sull’interesse generale”.
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Sap

Sit-in del Sap in piazza ad Alessandria per protestare contro la scarsità di Volanti e la mancata assegnazione delle nuove Alfa Romeo 159.
La manifestazione, organizzata dalla Segreteria provinciale Sap, ha registrato una buova presenza di cittadini e la partecipazione di autorità e politici, oltre all’adesione del Segretario generale del Sulpm. Il Sap ha anche distribuito ai bambini che si sono avvicinati con curiosità agli stand allestiti, alcune “macchinine” in miniatura delle Volanti.
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Li. Si. Po.

La Segreteria provinciale di Palermo comunica: “In occasione del quindicesimo anniversario della strage di via D’Amelio questa segreteria provinciale ha deliberato una serie di iniziative volte a sensibilizzare i vertici istituzionali, nonché l’opinione pubblica sullo stato di carenze di mezzi tecnici che affliggono gli addetti ai servizi di scorta.
Gli eccessivi servizi di protezione, il più delle volte inutili, assorbono personale altamente qualificato che potrebbe essere adibito a servizi di prevenzione anticrimine di una città ad alta densità mafiosa come Palermo.
Il Comitato provinciale dell’Ordine e la Sicurezza Pubblica dovrebbe, a parere del Li.Si.Po. di Palermo, valutare attentamente le revisioni ed assegnazioni dei servizi di protezione, i quali molte volte sono sollecitati dagli interessati per mero interesse di facciata e di comodità per l’utilizzo di costose autovetture blindate del ministero dell’Interno. In particolare, alcuni politici dell’Antimafia che di tanto in tanto si fanno sentire solo per il rinnovo dell’ambito servizio, vanno, a parere dell’organizzazione sindacale palermitana, valutati attentamente per il necessario recupero di mezzi e uomini che ormai hanno raggiunto un limite enorme e insopportabile.
Per quanto sopra esposto la struttura periferica Li.Si.Po. si farà promotore per la difesa e la sicurezza degli operatori delle scorte di apposite iniziative finalizzate ad ottenere mezzi e supporti più efficienti nonché un controllo e bonifica del territorio palermitano che dia più sicurezza ai cittadini”.
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Usp

Ecco il testo di una dichiarazione congiunta del segretario generale nazionale Vito Giannotti e del segretario regionale delle Marche Marco Di Somma. “Appare incredibile, ma nella questura di Ancona la Polizia già da tempo non sa più cosa sia la pulizia!
Scale interne a rischio di caduta in quanto piene di polvere scivolosa e di terriccio; ambienti di passaggio, dove peraltro non è raro scorgere scarafaggi e blatte, con pavimenti ricoperti di cicche di sigarette, fazzoletti di carta, residui di cibo e altre sporcizie, presenti anche in corrispondenza del bar interno; un’aula didattica dove ovunque scorazzano indisturbate, in terra e sulle pareti, centinaia e centinaia di formiche, presenti finanche dentro i costosi pc e nelle centraline elettriche della stanza.
Una situazine igienica che non è limitata ai soli ambienti attualmete soggetti a lavori di manutenzione, probabilmente dovuta alla prolungata assenza di un serio e costante intervento di pulizia e di disinfestazione dei vari uffici, dove giornalmente operano e stazionano i numerosi dipendenti, con conseguente pericolo per la loro salute e sicurezza.
E tutto ciò è sicuramente un pessimo biglietto da visita per chiunque, a qualsiasi titolo, frequenti l’imponente stabile che ospita l’importante presidio di Polizia della provincia.
Per tale motivo, l’Unione Sindacale di Polizia, con lettera diretta al Capo della Polizia, ha sollecitato un immediato intervento presso gli uffici competenti, al fine di ripristinare le indispensabili condizioni di igiene, di vivibilità e di sicurezza all’interno della questura di Ancona, in quanto i poliziotti anconetani meritano forse maggiore attenzione”.
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Coisp

La Segreteria nazionale comunica: “La nostra organizzazione sindacale ha espresso parere contrario alla chiusura del Distaccamento del Reparto Mobile di Bari e Taranto, in quanto il contesto in cui versa in questo momento il capoluogo jonico, in conseguenza del noto e grave dissesto finanziario, vede proliferare quotidianamente manifestazioni di protesta con gravi ricadute sull’ordine pubblico, e solo la presenza in loco del citato Distaccamento sta consentendo di affrontare prontamente ed adeguatamente tutte le situazioni connesse all’ordine pubblico che continuamente si vengono a creare.
La chiusura dello storico Distaccamento di Taranto del Reparto Mobile non porterà ad una maggiore efficienza della nostra Amministrazione ma tutt’altro. Ed i colleghi che vi prestano servizio, dopo anni di contributo ad intere comunità italiane, non meritano tale sgradito ringraziamento per quanto profuso a difesa delle Istituzioni e della gente.
Un’eventuale, non condivisa, decisione di chiudere quel Distaccamento dovrà pertanto tener conto, nella riassegnazione del personale che vi presta servizio, delle esigenze e delle richieste di ognuno di quei colleghi, come delle professionalità e specializzazioni da questi acquisite”.
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Uilps

Il Segretario regionale Emilia Romagna, Ugo Vandelli, comunica: “In seguito alla relazione trasmessa dal ministero dell’Interno alla Commissione Affari Costituzionali della Camera sullo stato della sicurezza in Italia, è stata finalmente avviata un’indagine più approfondita sull’argomento.
Questa organizzazione sindacale da molti mesi, attraverso gli organi di stampa, ha lanciato l’allarme sicurezza evidenziando proprio quanto emerso dalla relazione, ovvero uno scandaloso taglio dei fondi e una ormai cronica carenza dell’organico. Risultano infatti mancare 8.500 agenti, proprio gli operatori che principalmente vengono impiegati nei servizi di controllo del territorio, essenziali per garantire elevati standard di sicurezza, quali Volanti, poliziotto di quartiere, ecc.
Proprio in ragione della carenza di operatori nel ruolo agenti, la Uilps ribadisce l’urgenza di bandire concorsi in Polizia, ormai fermi da anni. Occorre nuova linfa anche perché molti poliziotti a breve andranno in pensione.
Su tutto il territorio nazionale i cittadini quotidianamente manifestano, anche in piazza, chiedendo maggior sicurezza; nonostante ciò la Finanziaria ha tagliato i fondi ad essa destinati, senza nessun altro programma di intervento.
Così accade che gli uffici di Polizia, oltre che scontare carenze in tutti i settori, faticano addirittura anche nel reperire le auto per assicurare i servizi essenziali e a volte il carburante.
La Polizia Stradale e la Polizia di Frontiera operano con organici sottodimensionati e ormai non rispondenti alle reali esigenze operative, dato l’enorme numero di utenti in movimento sulle strade, nei porti e negli aeroporti. Nel frattempo gli incidenti stradali continuano a mietere vittime mentre il terrorismo e la criminalità, più o meno organizzata, continuano a minacciare la sicurezza dei cittadini.
Questa organizzazione sindacale chiede al governo, tramite i parlamentari del nostro territorio, di destinare parte del cosiddetto ‘tesoretto’, da tanti ambito, oltre che per il rinnovo del contratto di lavoro delle Forze dell’ordine, oramai scaduto da tempo, anche per assicurare ai cittadini il bene primario: ‘Sicurezza’”.
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Siap

La Segreteria nazionale comunica: “A seguito di una nostra nota su alcune problematiche segnalate per il trattamento di missione fortettario e per il trattamento economico di trasferimento (ove il parametro di riferimento per il peso delle mazzerizie fissato, implica una sperequazione di trattamento per quel personale trasferito d’ufficio la cui condizione familiare e personale - quindi inerente la sfera privata - non è mnisurabile da un mero dato numerico) il Dipartimento della Ps ha inviato una nota in cui: ‘...si precisa che non vi sono motivi ostantivi alla concessione del rimborso forfettario in caso di convocazione dei rappresentanti sindacali presso le Commissioni paritetiche istituite a livello centrale. In tali casi peraltro le relative spese sono a carico delle Direzioni presso cui sono istituite le Commissioni stesse; pertanto gli uffici di appartenenza devono necessariamente curare l’inoltro delle istanze ai competenti uffici centrali.
Tale procedura può quindi determinare se mai una dilatazione dei tempi per definire le relative pratiche. Si assicura, pertanto, di avere già provveduto a sensibilizzare gli Uffici per una celere definizione delle pratiche, ferma restando la necessità che anche l’istanza dell’interessato sia prodotta cfon tempestività.
Per quanto concerne l’ulteriore questione relativa ai limiti di peso attualmente vigenti per il trasporto delle masserizie, si conferma la piena disponibilità di questo Ufficio ad approfondire l’eventuale possibilità di una modifica normativa, significando che la sede naturale potrebbe essere quella dei lavori per il rinnovo del contratto’”.

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